LA GRANDE ILLUSION
La casa degli oggetti scomparsi,
B.B. Cronin (trad. Sara Ragusa)
Terre di Mezzo, 2017
ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 4 anni)
"Oggi il nonno ha promesso di
portare i nipotini al parco.
Ma ha bisogno di un po' di aiuto per
prepararsi.
Perché ha perso alcune cose.
Nel soggiorno verde ci sono cuscini,
chiavi, candelabri e due calze.
Dove sono le calze del nonno?"
Il nonno vive in una casa grandissima e
davvero piena di oggetti che si accatastano alla rinfusa. I due
nipotini - un bambino e una bambina - sono piuttosto sconcertati
all'idea di dover setacciare stanza dopo stanza per trovare i molti
oggetti di cui il nonno ha bisogno per la sua passeggiata al parco.
Nel soggiorno verde si nascondono i calzettoni, nella cucina rossa le
scarpe, nel bagno giallo la dentiera...
A ogni stanza, tuttavia, i due bambini
ricominciano la perlustrazione attenta di ogni più remoto angolino;
vanno su e giù, entrano da botole in soffitta, si spingono sulle
mensole in cucina e rovistano dietro ogni sportello, tornano anche
sui loro passi, in cerca di oggetti quasi introvabili.
Ciò nonostante, pezzo dopo pezzo, il
nonno ottiene ciò di cui ha bisogno, sebbene, colpevolmente lo
vediamo sottrarsi alla ricerca coi nipotini, delegando loro ogni
fatica. Sprofondato in poltrona, sdraiato nella vasca da bagno,
nascosto dietro un giornale, assorto nel guardare il panorama, questo
nonno non ce la conta giusta. Nel lettore nasce spontaneo il sospetto
che tutto questo chiedere e ancora chiedere sia solo una scappatoia
per non prestare fede alla promessa fatta: oggi vi porto al parco!
E, visto il finale, per i più
maliziosi il sospetto diventa quasi una certezza.
Un nonno che tanto ricorda quello
rodariano che, complice una memoria non proprio brillante e una
scarsa attenzione per il nipote, faceva correre il tempo A
sbagliar le storie. Qui
l'ambiguità di fondo non permette di dire che il nonno stia
ciurlando nel manico, ma a ogni buon conto lo si può inferire.
La
pazienza di quei due nipoti viene messa alla prova al pari di quella
del lettore che si trova davanti un libro cerca-trova di insolita
fattura e di qualità eccellente.
Cronin,
irlandese a Brooklyn e collaboratore con il NYTimes e il New Yorker, che con questo titolo ha visto nel 2016 la Gold
Medal conferitagli dalla Society of Illustrators, sullo schema
consueto per questa tipologia di libro-gioco, innesta un paio di
novità interessanti che lo rendono un libro superiore alla media.
La
prima: il registro cromatico. La seconda: la complessità del
contesto.
Il
contesto, ovvero il tessuto delle singole tavole che si avvicendano,
è molto diverso dalle consuetudini di libri del genere. Non c'è il
motivo astratto che si ripete come un pattern in cui bisogna saper
cogliere il dettaglio, e quindi concentrarsi sulla forma e sulla sua
anomalia. Non c'è la figura nascosta abilmente dietro altre parti
del disegno. A bene vedere, ci sono entrambe, laddove gli oggetti da
cercare, in un mare di verde o di blu o di arancio, sono camuffati
entro forme simili che illudono l'occhio in continuazione.
Per
fare un esempio: nella pagina in cui la missione è ritrovare gli
occhiali, ci sono cerchietti ovunque, siano essi cornici vuote, o
colli di decine di stivali accatastati. Le righe dei calzettoni si
confondono con le striature del legno.
La
sigla personale sta però nel susseguirsi di pagine monocrome (a ogni
colore corrisponde di fatto un ambiente diverso della casa) con una
singola dominante, ovvero la paletta cromatica che passa dal magenta
al giallo, dal viola al verde acceso, spesso con un preciso nesso di senso
(l'arancio per il tramonto, il verde per la serra, il marrone per la
soffitta).
Tutti
i colori sono saturi, accesi, circostanza questa che lo rende davvero
un cerca/trova 'eccentrico' e unico nel suo genere.
L'altro
elemento cui si accennava è la complessità del contesto. Definire
la casa del nonno una villetta sottosopra è un eufemismo: cosa che
rende il lavoro dello sguardo indagatore lungo e faticoso e
perennemente distratto da arnesi insoliti o fuori luogo, da continui
giochi illusivi e particolari comici.
Per
trovare il papillon, a parte la presbiopia corretta da lenti adatte,
sono stati necessari almeno 7 minuti di intenso setacciamento
dell'intrigo di oggetti che il nonno (un disposofobico?) ha
accumulato nel suo studio rosa/grigio. Per non parlare della dentiera
nel bagno giallo. Accanto a una certa confusione diffusa, Cronin si
diverte a creare piccoli divertissements:
animaletti qui e là, arredi in miniatura, collezioni di oggetti
insoliti quali pneumatici o casette per gli uccelli, cornici o
stivali sempre rigorosamente fuori posto.
Va
detto, a onor del vero, che se da un lato Cronin fornisce senza
sbandierarli una serie di tips utili, dall'altro si permette anche
una serie di giochi di illusione ulteriori con il lettore, attraverso
l'uso di specchi, o facendolo ritornare impunemente su tavole già
scandagliate.
Anche
lui con i suoi lettori è un po' affettuoso e un po' senza pietà,
come quel nonno che rincalza le coperte a quei poveri nipotini che al
parco non li ha mai portati...
Carla
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