PROPRIETÀ DEL MARMO
Ci sono milioni di
ricette in rete per preparare le bucce di limone candite.
Questa è il frutto di
una commistione di diverse ricette e di una serie di aggiustamenti
fatti nell'ultimo mese, trascorso a provare e riprovare.
Su di essa pesano anche
alcuni commenti da parte degli utenti finali "forse, un po'
troppo dolci?..." "magari un tantino meno cotte?..."
"che dici, un cincino appiccicose?..." E inoltre mi è
costata varie insinuanti e sessiste offese quando mi sono permessa di
dire che il marmo è più freddo del legno e mi sono sentita
rispondere "ah, voi donne, non lo capirete mai che a uguali
condizioni legno e marmo sono alla stessa temperatura....è come il
fuorigioco: non vi entra in testa e basta."
Quindi, la medesima
ricetta mi è costata anche varie riflessioni personali e lezioni di
fisica/chimica, l'ultima delle quali ieri mattina alle 6.45 ancora a
letto.
Non so se ho imparato a
fare le bucce di limone candite (mi sono sempre venute in modi
lievemente differenti!) ma ora ho chiaro in mente che il marmo sembra freddo
perché assorbe più velocemente il calore rispetto al legno, ovvero
il marmo è un migliore conduttore di calore se paragonato al legno.
Ingredienti
Le bucce di tre limoni
tagliate e striscioline alte 1/2 cm
Zucchero (poco meno
dello stesso peso che hanno da cotte)
1 cucchiaio di acqua
per ogni 100 gr di zucchero
Dopo aver tagliato le
bucce, tenendo anche una buona dose dell'albedo, in striscioline non
tanto larghe né tanto strette - giuste - mettetele a cuocere in un
tegame di acqua fredda e poi scolatele al momento del bollore.
Ripetete l'operazione
per altre 3 volte. Ogni volta scolatele e ricominciate con acqua
fresca. Questa operazione -fondamentale - serve ad attutire l'amaro
dell'albedo.
Ora stendetele su un
panno e fatele asciugare per bene.
Pesatele, le mie
pesavano circa 150 gr.
Mettete in una pentola
lo zucchero (o lo stesso peso delle bucce asciutte o poco meno) e
l'acqua e fate sciogliere lo zucchero a fuoco basso. Aggiungete le
bucce e, girandole spesso soprattutto alla fine, fate evaporare
l'acqua e assorbire tutto lo zucchero. Fate attenzione a non
caramellare le bucce, a non farle 'cuocere' troppo e quindi a
indurirle. Girate, girate e girate ancora.
Quando sul fondo della
pentola non c'è più zucchero fuso e le bucce sono un bel grumo
'asciutto', mettetelo su carta da forno su lastra di marmo,
(o di metallo) avendo cura di separare le bucce in modo che si freddino
separatamente.
Se le avete tolte dal
fuoco prematuramente, avrete una patina di sciroppo zucchero che le
avvolge e le rende appiccicose. Per renderle 'asciutte', spolveratele
da fredde con lo zucchero a velo e poi scuotetele bene per eliminarne
l'eccesso.
Tutto quello che so, l'ho scritto.
Carla
Noterella al margine: per non mandare perduto il succo di limone, preparate dei buoni budini.
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