BAD BOYS!
Lupoguido 2024
ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 5 anni)
"Il mattino dopo, la maestra Dolcini non venne a scuola. 'Evviva!' urlarono i bambini.
'Ora si che possiamo comportarci veramente male!'
Si misero a fare palline da sputare e gli aeroplanini di carta.
'Oggi saremo più terribili che mai!'
'Non credo proprio!' sibilò una voce molto sgradevole.
Una donna con un orribile vestito nero apparve all'improvviso.
'Sono la vostra nuova maestra, la signorina Acquamarcia.'
E batté con violenza il righello sulla cattedra."
Breve antefatto. La classe della maestra Dolcini è davvero molto indisciplinata: i bambini non fanno mai i bravi nemmeno per sbaglio. Fanno palline di carta che poi ciucciano e sputano sul soffitto e aeroplanini di carta e chiacchiere e risatine, smorfie e mai stanno fermi. Neanche nell'ora di lettura... Per non parlare dei compiti.
Fine dell'antefatto.
E quindi la cosa che succede è che la maestra Dolcini smette di andare a scuola.
Al suo posto, nell'aula 207, arriva l'Acquamarcia che è davvero tremenda. Di sgradevole non ha solo la voce, ma tutto il suo modo di comportarsi è orribile. Una vera strega che li sommerge di compiti e li fa rigare dritti. E così, tutti i giorni.
La maestra Dolcini ora manca loro più di ogni altra cosa al mondo. Tanto da spingere l'intera classe ad andare al commissariato di polizia per denunciarne la scomparsa. Ma il baffuto ispettore Smog non si dimostra risolutivo e anche l'ispezione a casa Dolcini non porta a niente.
Tutte le ipotesi fatte dai bambini disperati, dagli squali divoratori alle farfalle rapitrici, si rivelano infondate.
La signorina Dolcini si è davvero dissolta nel nulla. Possibile?
Se uno dovesse leggere i segni, faticherebbe a non accorgersi che Lupoguido sta portando in Italia James Marshall sotto varie forme. Da una parte siamo già al secondo libro di George e Martha, George e Martha bis! e ora arriva anche La maestra è scomparsa, che è stato scritto da un altro grande calibro statunitense: Harry Allard, uno dei più amati e contemporaneamente contestati autori americani degli anni Settanta e Ottanta.
Evviva, per almeno due ragioni.
La prima: James Marshall è un portento dell'illustrazione.
La seconda: Harry Allard ha scritto libri così originali da aver spaccato in due l'America.
Da una parte ci sono i detrattori di storie geniali come quelle sulla famiglia degli Stupids o come Bumps in the night, ovviamente tutti illustrati da Marshall (tanto gli uni quanto l'altro fino al 2009 sono all'indice secondo i criteri della potentissima ALA, l'associazione dei bibliotecari americani), dall'altra ci sono invece i suoi estimatori che a quegli stessi libri hanno assegnato premi molto prestigiosi.
Ah, che grande paese, l'America...
Il primo evviva dunque è per la diffusione di Marshall.
Sensibile, spiritoso, capace di una grande semplicità e immediatezza di segno e nello stesso tempo capace di comunicare moltissimo attraverso piccoli gesti ed impercettibili espressioni dei suoi personaggi.
Punteggia le sue tavole di particolari esilaranti che sono in grado di dire ancora molto, oltre le parole del testo.
Stimatissimo da Sendak che lo definì l'ultimo di una stirpe di maestri - da Caldecott a Ungerer.
E a proposito di Ungerer forse si possono fare due ulteriori riflessioni.
E qui arriva il secondo evviva.
Tanto Marshall, come illustratore preferito di Allard, quanto soprattutto Allard, in quanto scrittore d'elezione di Marshall, con Ungerer hanno condiviso la stessa visione di un'infanzia che sa essere anche molto scorretta, con Ungerer hanno condiviso il coraggio di non fermarsi in nome del politicamente corretto, ma di proseguire per la propria strada, raccontando e disegnando adulti stupidi che fanno cose stupide, oppure brutti e severi, oppure ancora carini, ma bugiardi e lievemente disonesti e anche un filino omertosi...
Le loro storie si modellano intorno ad altri valori che non sono necessariamente edificanti e men che meno mainstream, anzi.
A parte la 'rivoluzionaria' gentilezza, di cui si è già parlato a proposito di George e Martha, lasciano indietro la correttezza per privilegiare l'assurdo, al posto dell'onestà si manifesta l'imbroglio, le buone maniere soppiantate da pessime abitudini, la cattiveria al posto della bontà, salvo poi concludersi sempre in gloria, ossia con la grande vittoria di chi se la è meritata sul campo!
O in cattedra!
E chi è senza peccato...
Carla
NOTERELLA AL MARGINE.
Non una, ma tre.
La prima è un encomio a Sergio Ruzzier che ha trasformato Viola Swamp nella signorina Acquamarcia e una troppo anonima signorina Nelson in una indimenticabile maestra Dolcini.
La seconda è un altro encomio ai risguardi che sono una galleria di facce niente male.
La terza è un augurio che altri libri di Allard sbarchino da noi. A parte la serie della signorina Nelson, aspettiamo con trepidazione Bumps in the night per goderci una seduta spiritica in piena regola.
Certi che invece la famiglia degli Stupidi, che tanto ci farebbe bene, non ce la possiamo proprio permettere qui, alla periferia dell'impero. Sperando di sbagliarmi.
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