mercoledì 19 giugno 2024

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)

DI PAROLE, DI NUMERI, DI LIBRI E ANCHE UN PO' DI DAHL 



Perché, caro lettore, non si può rimettere una quercia dentro una ghianda.
Non si può rimettere un temporale dentro una nuvola.
Non si può rimettere un milkshake dentro la mucca.
Hai capito, insomma. Mira era uscita nel mondo, e non aveva intenzione di tornare a rintanarsi nella sua vecchia vita soffocante. Non poteva farlo. E non l’avrebbe fatto.”


E’ un libro sugli adulti distanti.
No, è un libro sul potere dei libri.
No, è un libro sulle domande (addirittura una è nel titolo!).
No, è un libro sui tassi (quelli animali, intendo).
A cosa servono le persone? di Sara Pennypacker è un po’ tutto di quelle quattro definizioni, e anche più, come lo sono i libri di spessore. E di spessore ne ha da vendere, viste le quasi 300 pagine che lo compongono e che filano via dritte come quando un tasso vede un prato da scavare.
E’ la storia di Mira Fiordispina che ha circa nove, dieci anni: lei non lo sa di preciso perché i suoi genitori non hanno ritenuto che la sua data di nascita così importante da doversene ricordare. D’altro canto, per sua madre: “Un bebè è un accessorio di moda che completa il look inconfondibile di una persona”.
La signora Fiordispina è la sindaca della ridente città di Strambore, mentre il signor Fiordispina ne è il tesoriere. Due sono le parole d’ordine dei malefici genitori: soldi e fama! Tutto il resto è niente, tant’è che, dopo che Mira è stata usata per mirabolanti foto mentre era in fasce, ora serve solo come sguattera e cuoca della perfida coppia. Inoltre è sottoposta a severe clausole tutte raccolte nel Manuale del dipendente, scritto di volta in volta dal padre, dove è chiaramente enunciato che è vietato a Mira andare a scuola semplicemente perché è vietato abbandonare il luogo di lavoro.
Ma Mira legge. E legge quello che ha, ossia la Gazzetta di Strambore che riporta la notizia che a breve aprirà una nuova scuola e quindi chiede di poter andare. Gli scudi dei genitori si alzano subito, il Manuale sancisce il divieto.
“Voglio stare con le persone!” azzarda Mira.
Persone?
“A cosa servono le persone?” grida suo padre.
Proprio non ne sanno niente di bambini, questi due allocchi: non sanno che alcune domande mettono in moto i bambini e poi tu non li vedi più. E così fa Mira che per rispondere a una domanda decide di oltrepassare la siepe del suo giardino. E dietro lì cosa si nasconde? Una biblioteca!
Si può dire inizi qui il libro. Con gli incontri di Mira: finalmente sta con le persone e piano impara a cosa servono. Prima incontra Harry Fiorini, ragazzo bibliotecario per procura. Poi incontra sua zia Pauline Fiorini, vera bibliotecaria con ginocchia conciate e grandi capacità pasticcere (Pauline ci offre una visione della vita basata sui biscotti, già questo dice tanto su a cosa servono le persone). Poi incontra il fantastico Osmund, che esce di casa solo con tuta protettiva contro i mille colpi di scena della vita. Poi fa amicizia con Fern, una bambina lettrice che si occupa di 7 fratellini e 2 bisnonni mentre i suoi sono al lavoro.
E infine Bob, il tasso, vero deus ex machina dell’intreccio e scontroso animale scavatore di buche.
Ora a me per sviscerare un po’ questo libro, mi vien voglia di dividerlo in parole. Tipo così:
DAHL [Roald]: anche nella quarta di copertina viene citato il famosissimo autore inglese in relazione al libro della SP. Ed è vero che di lui riconosciamo due aspetti fondamentali per la sua poetica: la meravigliosa cattiveria degli adulti, in particolar modo se genitori, e la caparbia e ostinata innocenza e bellezza della piccola protagonista. Ossia da una parte i monoliti adulti e dall’altra il movimento a crescere dei piccoli protagonisti.
NUMERI: Mira adora i numeri. Di fatto è lei che trova le quadre per il lavoro contabile del padre. I numeri sono la sua specialità e spesso i suoi ragionamenti sono perlopiù ragionamenti logici. I numeri sono la sua stanza di sicurezza, la consolano e la salvano. Incontrerà nel suo sentiero anche Osmund che invece usa i numeri come percentuali di probabilità di incidenti e malattie a dimostrazione del fatto che i numeri possono essere buoni o cattivi, dipende da chi e da come li si usa.
PAROLE: tutti i giorni Mira legge una rubrica dal titolo “Arricchisci il tuo vocabolario” sulla Gazzetta di Strambore, e ogni giorno impara una parola nuova e ogni giorno con esattezza la applica alla realtà che pian piano scopre allontanandosi sempre più da casa. Questa sull’esattezza delle parole e sulla scoperta della novità è un po’ il filo rosso del libro. Mira non solo non conosce il mondo ma non ne conosce nemmeno le parole. Come con i numeri anche con le parole Osmund è la sua nemesi perché conosce parole e mondo ma ne ha una fifa blu, a dimostrazione del fatto che saperle non ti porta dritto alla felicità.
A questo punto è doveroso passare anche alla nostra quarta parola.
LIBRI: sì, si può dire sia un libro sulla potenza dei libri, sulla loro fondata capacità di decifrare persone e mondi. Mira scoprendo i libri, comincia ad aver accesso alla moltitudine. E non solo narrativa è! Ma anche saggistica e teatrale (il teatro è un co-protagonista che spicca nella trama narrativa del libro). I libri sono anche un terreno su cui confrontarsi, come fa con Fern, altra appassionata lettrice: “Mira e Fern avevano letto molti degli stessi libri, perciò avevano l’impressione di essere cresciute insieme”.
Sara Pennypacker, autrice del già ottimo Pax e del suo prosieguo, continua a parlarci di giovani anime che cercano casa, che camminano e che crescono, che si interrogano e osservano il mondo e le persone senza pregiudizi. Così fa anche in A cosa servono le persone? alzando però, a mio parere, il tiro. Parlando anche della nostra società, della facilità con cui perdiamo la visione generale della vita. Mira invece è come il suo nome, arriva al punto, rovistando, come Bob, e crescendo.
Quanto a Matthew Cordell, fa in modo che le sue illustrazioni non siano mero apparato di rispecchiamento. Anzi… Opera una piccola azione sovversiva. A voi scoprirla. Fate come Mira, chiedetevi cosa succede.

Valentina

"A cosa servono le persone?S. Pennypacker, M. Cordell, trad. Paolo Maria Bonora 
Rizzoli 2024





Nessun commento:

Posta un commento