venerdì 23 giugno 2023

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)


PIETRE NERE


Pubblicato per la prima volta nel 1984, arriva ora in Italia con la traduzione Valentina Freschi, il romanzo di Guus Kuijer ‘Le pietre nere’, pubblicato da Camelozampa.
Si tratta di un romanzo complesso, in cui si intrecciano tematiche importanti.
L’ambientazione, distopica, ci porta in un mondo rigidamente diviso in classi: i cavatori, i guardiani, i commercianti. Il personaggio principale, Dolon, appartiene alla stirpe dei cavatori e il suo destino, come quello del fratello gemello Omar, è segnato. Una volta raggiunti i quindici anni i ragazzi sono inseriti nell’eterno lavoro dei cavatori, portare le pietre nere, acquistate dai commercianti, in cima alla torre che stanno costruendo. Sono infatti convinti che, raggiunto il decimo piano, prenderà il via una nuova vita. La divisione in classi prevede, come è logico, divieti e punizioni per i trasgressori, espletate dai guardiani. I commercianti vivono nella ricchezza, lucrando sul commercio delle pietre nere e imbonendo gli ingenui cavatori. Chi si ribella è destinato a perdere la vita.
Sia Omar che Dolon sono ragazzi intelligenti e sensibili: il primo ha una forte inclinazione ad occuparsi di animali e piante, è un’anima sensibile e poetica del tutto inadatta alla vita del cavatore; Dolon si fa molte domande inquietanti sul senso di quello che vede accadere e spesso si rivolge ad un vecchio eremita, Dramok, che lo spinge a scappare. Questo avviene quando Omar viene ucciso dai guardiani e Dolon sente di non aver più nulla da perdere. Lo affianca Guida, una ragazza ribelle, figlia di commercianti. Insieme compiono un lungo cammino, durante il quale incontrano una tranquilla tribù nella foresta. Si uniscono agli indigeni, la cui vita scorre in armonia con la natura e all’insegna della gentilezza. Saranno presto raggiunti dagli emissari dei commercianti che provano a corrompere gli indigeni.
Dolon e Guida riprendono il cammino, fino ad arrivare all’ultima Torre, che scoprono essere stata abbandonata da tempo. La verità è sconvolgente per entrambi, sentono di doverla rivelare anche agli altri cavatori e iniziano il viaggio di ritorno, senza sapere se gli abitanti del villaggio da cui provengono saranno disposti ad ascoltarli.
Questa, in estrema sintesi, la trama, molto articolata e complessa. Altrettanto complesse le tematiche, che rimandano ad una visione di società totalmente dominata dal profitto, in cui i poveri, i cavatori, accettano il proprio destino di sfruttamento nel nome di un futuro radioso: ritratto che si può ben applicare a tutti i regimi totalitari, ma anche allo strapotere del denaro che tutto sovrasta nelle società occidentali.
Nello stesso modo si inserisce il tema della tribù isolata, lontana dai miti del popolo dei cavatori, che rimanda alla situazione di molte popolazioni indigene, che in varie parti del globo sono state corrotte dai falsi miti del mondo occidentale, facendosi sfruttare e perdendo la propria cultura.
In realtà, ad un certo punto, si inserisce anche il tema razziale, perché si scopre che i due protagonisti sono neri.
Come si vede, molto, moltissimo, forse anche troppo, all’interno di una struttura narrativa che spesso si dilunga in descrizioni e ripetizioni.
Sicuramente spunto di riflessioni anche importanti, questo è un testo non facile per i ragazzi e le ragazze abituati a strutture narrative più lineari; e forse non aiuta il fatto che oggi gli incubi che coltiviamo, tutti, giovani e meno giovani, parlano di altro: dell’esaurimento delle risorse, del cambiamento climatico, della fragilità della nostra specie.
Il tema che prevale su tutti è certamente quello della libertà di pensiero, la capacità di pensarsi oltre le presunte certezze di una società organizzata gerarchicamente, in cui il dubbio non è previsto.
Molto diverso dagli altri romanzi di Kuijer, sia per contenuto che per struttura narrativa, ‘Le pietre nere’ esplora il territorio del romanzo distopico, fornendo a lettrici e lettori, con almeno quattordici anni, notevoli spunti di riflessione.
Consigliato a chi ama la complessità e le riflessioni, anche cupe, sul mondo.

Eleonora

“Le pietre nere”, G. Kuijer, trad. V. Freschi, Camelozampa 2023


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