mercoledì 14 maggio 2025

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)

TUTTO SI SISTEMA?


Neon, diciassette anni, punta il telefono sul volto di Tuna. 
“Dì il tuo nome. 
Petunia Randolph. Tuna. 
Come descriveresti le superiori in tre parole? 
Penso che dovrebbero essere Tutto si sistema. 
Tutto si sistema? Spero di sì.”

Tutto si sistema? è la domanda che aleggia sopra le teste dei ragazzi raccontati dal premiato scrittore Jason Reynolds nel suo ultimo libro Ventiquattro secondi da adesso… Ma ‘adesso’ cosa dovrebbe succedere? Giustamente vi chiederete. 
Adesso Neon è chiuso in bagno, con un lieve attacco di ansia, a guardare la foto di un cane che lui conosce bene ma con il quale ha un rapporto difficile, che si chiama Denzel Jeremy Washington. Neon è in mutande. E’ in mutande perché era sulla soglia di dover fare un passo importante: connettersi con la sua ragazza, Aria. Così dice: connettersi. Ma se non riuscirà a slacciarle il reggiseno? Se non riuscirà a mettersi il preservativo? Se lo metterà male? Se si dovesse bucare? Ma si deve strappare coi denti? Perché lui l’ha visto al cinema che si fa così, e allora ha provato ad allenarsi ma gli è rimasto in bocca un sapore di plastica e il preservativo si è rotto. 
Calma. 
Capitolo due: solo ventiquattro secondi fa. 
Inizia così questo romanzo a ritroso nel tempo dove Neon racconta in prima persona tutta la vita che è trascorsa prima di quel momento in cui è rinchiuso in bagno. Il racconto è un lento allontanamento, capitolo su capitolo, un dilatarsi del tempo da quella sera. Il primo capitolo poche pagine, il secondo poche di più. Il terzo, ventiquattro minuti prima, diventa un lungo racconto. Arriveremo ad ascoltare dalla voce di Neon cosa è successo ventiquattro mesi prima di quella serata speciale dell’adesso. 
Che belli i libri perfetti, che girano in tondo, che giocano per spiazzarci. 
Come sua abitudine, Reynolds racconta un tratto di vita di ragazzi neri: loro sono i suoi lettori elettivi, per cui scrive, a cui scrive, come dichiara in ogni intervista che rilascia. Questa volta racconta una storia romantica e sfaccettata come è sua abitudine. 
Neon è all’ultimo anno delle superiori, che negli Stati Uniti è il quarto anno, e si dedica con un gruppo di amici a creare l’annuario scolastico, che sarà un video, vista la sua passione per il cinema. Suo padre gestisce la sala bingo della città e lui arrotonda il fine settimana aiutandolo, ha anche una sorella maggiore spigliata, a cui confida tutti i passi da adolescente che la vita gli mette davanti. Una famiglia normale, una nonna da accompagnare al cimitero, una mamma super, che davanti ai pancake gli fa una lezione sulla sessualità che avercene, quelle pagine sarebbero da stampare e da far leggere a tutta l’umanità maschile dai sedici anni in su. 
La situazione di Aria è più complessa: bravissima a scuola, una madre trombettista internazionale con la quale ha un rapporto non proprio pacifico, un padre anche lui musicista e una sorellina dotata di una voce straordinaria. Lei è l’unica in famiglia senza passione musicale, ma con una grande voglia di lasciare quella casa per il college. 
E Neon? Che ne sarà di loro quando lei se ne andrà via a studiare? Che lui non ha la minima intenzione di andare al college. Tutto si sistemerà? 
Questo il primo grande quesito sul tavolo. Anzi, il secondo. 
Intorno a Neon una carrellata di personaggi incredibili: dagli avventori del bingo agli amici. Amici veri, un po’ borderline rispetto alla normalità: chi in difficoltà col padre, chi sopra le righe sempre e comunque, chi secondo di tre figli (“Sapete cosa si dice dei secondi di tre”, ci dice Neon). I famigliari invece che girano intorno al ragazzo sono un po’ più funzionali: ognuno di loro si approcerà a lui per fargli un discorso intorno a sesso e amore. Ed è molto divertente vedere gli stili, ascoltare le parole di queste persone che a modo loro cercano di tranquillizzare un ansioso ragazzo alle soglie della prima volta, un ragazzo molto emotivo, che piange appena vede qualcuno piangere. 
In un’intervista una giornalista ha chiesto a Reynolds quale fosse il libro che ha nella sua libreria e che avrebbe stupito gli avventori: lui ha risposto “Ne ho una collana, sono tutti i Capitan Mutanda!” Reynolds parla esattamente la lingua degli adolescenti, dei ragazzi e delle ragazze. E’ perfetto. Io non conosco la realtà della vita degli afro americani di diciassette anni, ma me la immagino esattamente come la racconta lui. Una vita, Neon dice, in cui ti può capitare di vivere in un quartiere che potrebbe essere paragonato a uno snack da quattro soldi preso al discount - il quartiere di Neon - o in un quartiere che potrebbe essere un raffinato cracker integrale biologico - il quartiere di Aria. In quella differenza si gioca il futuro di due ragazzi che di sicuro si amano alla follia, come fanno i diciassettenni. 
Reynolds affronta l’ansia della prima connessione in modo autentico, vero, ci si crede sempre, grazie a un tono che alterna umorismo e commozione. 
Due riflessioni mi ronzano in testa. La prima è più un omaggio. La scrittura di Reynolds deve a Aidan Chambers, scomparso pochi giorni fa, moltissimo. Non ha paura Reynolds come non ne aveva Chambers, entrambi si ricordano, sanno cosa vuol dire avere diciassette anni e lo raccontano alla perfezione. 
Il secondo pensiero è proprio mio, di libraia. A chi lo vendo questo libro prezioso? Non certo ai genitori per farne da tramite coi ragazzi, ce ne sarebbero pochi disposti a tanto. Non alle scuole. Sia mai si parli in modo esplicito di sesso in un libro. Ai sedici, diciassettenni? Ma loro questi libri li prendono su internet. Allora proverò con gli adulti, con i genitori anche, ma per loro, non per i loro figli. Per far loro ricordare come era, come si stava, cosa si provava. Per dare loro una possibilità letteraria di "connettersi" con i loro sedici diciassettenni.
Infine, grazie Jason Reynolds che scrivi storie in cui ragazzi e ragazze neri possano rispecchiarsi. 
Ancora ce ne sono troppo poche.

Valentina

"Ventiquattro secondi da adesso…", di Jason Reynolds, trad. Francesco Gulizia, 
Rizzoli 2025 

Nessun commento:

Posta un commento