mercoledì 10 gennaio 2018

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


L'ETÀ D'ORO

Lena, Trille e il mare, Maria Parr (trad. Lucia Barni)
Beisler Editore 2017



NARRATIVA PER GRANDI (dai 10 anni)

"Pensai alle mille volte che c'eravamo rifugiati laggiù a chiacchierare di tutte le cose possibili e immaginabili. Adesso eravamo entrambi muti. Ascoltavamo lo sciabordio sotto il peschereccio alle prese con i nostri pensieri, mentre lentamente l'oscurità si portava via tutto ciò che restava del giorno."

Sono nascosti sotto coperta nel vecchio peschereccio del nonno di Trille, ormeggiato in porto. Lena ha appena sparato con un fucile ad aria compressa a un'ombra che si aggirava intorno al pollaio. Purtroppo non era la volpe, ma il padre di Trille.
E' l'inverno di un anno pieno di novità a Martinfranta.
Tutto prende l'avvio da un'estate. Un'estate alla grande per Lena che ha un papà tutto nuovo, con il quale lei e sua madre hanno appena trascorso delle meravigliose vacanze a Creta.
Lena irrompe nella tranquillità del fiordo con un tuffo nell'acqua gelata e tutto sembra essere come prima. Lei è il solito tornado, Trille è il suo migliore e devoto amico con cui condivide ogni pensiero e ogni progetto
A Martinfranta, però, qualcosa sta cambiando. Con l'arrivo di una famiglia olandese che va ad abitare nella casa di Jon a Colle Ripido, tra i due amici di sempre si affaccia qualcun altro: tra i nuovi inquilini della casa di Jon c'è anche una ragazzina che trafigge il cuore di Trille, Birgitte.
Ora a lavorare alla zattera di Lena c'è anche lei, ma il varo rocambolesco la allontana temporaneamente, con una certa soddisfazione da parte di qualcuno.... Lena, Trille e il nonno per un breve momento ricostituiscono così la 'squadra' di sempre.
E a proposito di squadra, è l'autunno a riservare a Lena una ulteriore sorpresa. Con il cambio di allenatore, Lena perde il suo posto in porta nella squadra maschile per conquistarne uno in quella femminile della città.
Altra rabbia, per Lena. E poi soddisfazioni. Le sorprese arrivano anche per Trille: un nuovo fratello e una inaspettata passione per il piano. Per amore si può imparare a suonare Per Elisa, per esempio.
L'inverno porta con sé cupezza, cattivo tempo, una volpe e un sacco di guai al nonno. E un atto di eroismo da parte di Trille.
Con la primavera il gelo si stempera, il ghiaccio si scioglie e sotto si vede un mondo tutto nuovo...

Quando si chiude l'ultima pagina di questo libro di Maria Parr il mondo che abbiamo davanti è davvero tutto nuovo. Nuovo rispetto a quello delle prime pagine, quanto meno.
E' quel mondo tutto nuovo che ogni bambina e ogni bambino sperimentano al finire della loro infanzia. Che - almeno in letteratura - arriva sempre dopo l'estate. A un certo punto, quando meno te lo aspetti, l'età d'oro - quella che fa credere che tutto sia per sempre, che fa sentire onnipotente per fare tuffi dal molo, o attraversare in zattera la rotta del traghetto - sparisce d'incanto e l'infanzia è andata. L'estate, l'ultima estate da bambini (Beatrice Masini la chiama Estate gigante, Wu Ming 4 l'ha meravigliosamente raccontata in Piccolo regno, nel film Stand by me, altra estate di passaggio, il sottotitolo non lascia dubbi...), è un tempo di felicità inconsapevole. Poi arriva una brezza diversa che si percepisce prima con la pelle e, solo molto tempo dopo, con la testa.
Questo è quello che accade ai due protagonisti: Lena e Trille. Maria Parr con la sua penna felice e la sua anima sensibile, attenta e memore, muove i fili di una storia di crescita. Continuano a esserci gli scherzi, le follie, le impulsività di Lena, ma si assiste anche alla sua maturazione, alla sempre maggiore consapevolezza che ha di sé, alla sua cura affettuosa nei confronti del vecchio nonno di Trille, o verso il timido Isak. Traccia un nuovo profilo della sua grande amicizia. Lena impara anche a stare in silenzio e a stare da sola e a credere in sé.
Trille, dal canto suo, comincia a considerare l'amore, la propria autonomia rispetto agli altri, tocca con mano la finitezza degli adulti che invecchiano, ne ridisegna i contorni che non sono più quelli del mito. E anche lui impara a stare in silenzio e a stare da solo e a credere in sé.
Nella vita vera, questo passaggio a volte può essere tranquillo, a volte doloroso, ma sempre necessario.
Necessario almeno quanto il leggere questo bellissimo libro.

Carla

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