venerdì 17 gennaio 2020

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


DEI MASSIMI SISTEMI

La filosofia koala, Béatrice Rodriguez (trad. Eleonora Armaroli)
Terre di Mezzo, 2019


ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 5 anni)

"Flip flap flip flap...
'Dov'è il tuo vestito?'
'L'ho tolto. Non è pratico per arrampicarsi sugli alberi. E poi, si poteva vedere sotto... non mi piace che si possa sbirciare sotto il vestito.'
'Ma così sei tutto nudo!'
'Sì, e allora?'
'E' come se ti guardassero sotto il vestito, no?'
'No, perché non ho nessun vestito'".

Era solo poco fa che l'uccellino mostrava a koala un baule pieno di vestiti diversi, aperto proprio sotto il suo albero. Koala ne sceglie uno rosa, lo indossa e poi, felice, improvvisa una danza. Poi sorgono i dubbi: un koala vestito non si è mai visto, argomenta koala con l'uccellino. E nonostante il suo amico lo rassicuri sul fatto che l'amicizia vera non passa per il giudizio, koala teme che gli altri possano prenderlo in giro...


Il koala e l'uccellino passano molto tempo assieme a discutere dei massimi e dei minimi sistemi. Ragionano sul senso della casa, sulla bellezza del niente e del tempo, sulla vita privata e pubblica, sul significato (anche etimologico) della compassione. E mentre i due amici e il camaleonte sono appollaiati su un ramo alto, il vecchio albero cede dalle radici e va giù. E' un vero e proprio lutto e come tale va elaborato. Dopo l'inverno, anche dopo quello interiore, arriva il tempo della primavera, con nuovi sogni, nuove passeggiate, nuove scoperte con inaspettate prospettive aeree.

A metà strada tra l'albo e il fumetto (ha lo spazio arioso di un albo e il ritmo battente di un fumetto), questo altro piacevolissimo libro di Béatrice Rodriguez (suoi sono Il ladro di polli e Una pesca straordinaria, rispettivamente 2011 e 2013 per Terre di mezzo) conferma lo sguardo ironico e mai banale di questa autrice.


Costruito essenzialmente sui dialoghi di due, anzi tre personaggi che ruotano intorno al tronco di un grande albero che un forte vento a un certo punto stende, La filosofia Koala è un concentrato di belle idee.
Bella è l'atmosfera rarefatta e il tempo rallentato, consono all'indole di almeno due dei protagonisti, il koala e il camaleonte. 


Bello è il ritmo: si concede l'alternanza di pagine bianche con il solo volo dell'uccellino al centro, a pagine piene con dialoghi fitti.
Bella è l'inquadratura, quasi una camera fissa, a mezz'aria del ramo intorno a cui tutto ruota, che implicitamente allude alla necessaria distanza dalla vita 'terrena' di cui i filosofi hanno bisogno per poter filosofare.
Bella è la delicatezza del disegno e del colore: un koala tondo e azzurro, un uccellino puntuto e arancione e un camaleonte il più del tempo verdolino che ragionano su uno sfondo di foresta infinita che trascolora dal verde all'azzurro.


Tuttavia primariamente belli sono i ragionamenti di quei tre. Ricordano per argomentazioni e per tono, i dialoghi dei libri che raccontano le storie dell'orso Björn (di nuovo Terre di mezzo), che a sua volta sembra portare in sé il medesimo spirito dei libri di Tellegen.
Li accomuna un universo rigorosamente animale che però dimostra di avere capacità di riflessione molto sviluppate, dietro le quali si potrebbe nascondere il pensiero filosofico che ci appartiene. Entro i loro ruoli predefiniti, che stimolano il dialogo e quindi il pensiero, uccellino, nonostante sia il più aereo, dimostra certo scetticismo e più sviluppato senso della realtà: paradossalmente è il più 'terreno' dei tre, Camaleonte è il 'corpo estraneo', che ha una funzione assimilabile a quella del grillo parlante, ovvero dà voce a una sorta di coscienza remota, ma condivisa.


Il garbo, la gentilezza, il rispetto reciproco tra gli interlocutori, nonostante i punti di vista differenti già solo questo potrebbe bastare per considerare questo libro un oggetto di interesse.
Ma c'è di più: capitolo dopo capitolo, Béatrice Rodriguez cesella nel testo mai scontate domande di senso e apre con leggerezza a possibili e inaspettate risposte. Ed è proprio da queste aperture che si possono spiccare bei salti e fare bei voletti.

Carla

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