AVANTI E INDIETRO NEL TEMPO
Davvero originale l’idea di pubblicare due versioni della stessa storia in due libri distinti: si tratta di ‘Temporali’, di Davide Morosinotto, pubblicato da Camelozampa nelle versioni ‘Fabula’ e ‘Intreccio’. In altri termini, nella versione ‘Fabula’, gli eventi sono raccontati nell’ordine cronologico in cui avvengono, nella versione ‘Intreccio’ la narrazione salta avanti e indietro nell’ordine temporale, mescolando diversi fili narrativi che solo alla fine si dipanano. I capitoli in entrambi i casi sono gli stessi, cambia invece l’ordine con cui sono proposti.
Al di là della modalità di narrazione, lineare o intessuta di flashback e flashfoward, la trama ha il suo punto zero in un attentato presso un liceo di Bologna, con molte vittime; a volerlo evitare c’è una squadra di Agenti Temporali, che da Praga sorvegliano gli eventi più drammatici. Per evitarlo, una di questi agenti, Michela Falco, viene spedita indietro nel tempo a Bologna, al massimo ventiquattro ore prima dell’evento. L’intervento della giovane militare deve essere infinitesimale, quel classico battito d’ala di farfalla in grado di scatenare uragani: infatti deve interferire il meno possibile con i ‘Passati’, cioè le persone attive in quella circostanza. Solo che la prima missione non ha successo e neanche la seconda e neanche la terza. In questo snodo si inserisce uno dei colpi di scena più riusciti.
Ma qual è la causa scatenante di questa tragedia? A collocare la bomba è un ragazzo, Enrico, devastato dai problemi personali e familiari, un padre in fuga, una madre assente e la ragazza che ha un flirt con il padre. Così cresce nella sua mente il desiderio di distruzione, una vendetta contro il mondo che deve deflagrare insieme ai candelotti di esplosivo che ha sottratto da un deposito del padre. A fianco a lui c’è Ron, un ragazzo normale che casualmente incontra Michela e coglie le sue singolari sparizioni. A complicare, ma solo apparentemente, questa vicenda c’è anche il tentativo di vendetta di un malvivente, il Grande, che cerca di individuare il traditore che ha determinato il suo arresto.
Come si vede, c’è moltissima carne al fuoco sia sul piano narrativo che su quello dei riferimenti a grandi tematiche. Mi sembra centrale il riferimento alle stragi nelle scuole, che ancora non ci hanno toccato; nello stesso tempo è vivissimo nel cuore e nella memoria di Bologna la strage della Stazione. C’è poi il tema del disagio giovanile; infine il grande omaggio a uno dei temi più classici della fantascienza, quello dei viaggi nel tempo, a partire dallo storico romanzo di Wells. A questo riguardo mi sembra interessante aver ridotto l’arco temporale in cui è possibile agire sul passato a sole ventiquattro ore, quasi a volerlo rendere credibile: tutti gli attori in gioco vivono nello stesso presente e a modificare il corso degli eventi sono piccoli dettagli solo all’apparenza ininfluenti. Ancor più interessante il tema di chi decide cosa vada modificato nel passato per rendere il futuro migliore: lo scontro di visioni sulle diverse opzioni potrebbe presentare paradossi non meno inquietanti di quelli relativi ai cambiamenti operati nel passato, basti pensare alle ‘buone intenzioni’ di chi reprime il crimine in ‘Rapporto di minoranza’, di Dick. Ma la buona fantascienza vive di inquietudini e di dubbi, di paradossi e di contraddizioni.
Morosinotto è un efficace costruttore di storie e qui lo è al limite del virtuosismo, con le consuete ricostruzioni d’ambiente, dettagliatissime e precise; mi convince meno il riferimento a una fascia di lettrici e lettori adolescenti, in questo momento orientati in altre direzioni. Sicuramente il linguaggio e alcune situazioni richiedono lettrici e lettori maturi, a partire dai quattordici anni.
Bella lettura estiva, intrigante come poche con quella giusta dose di colpi di scena che i nostri lettori giovani amano tanto.
Eleonora
“Temporali. Fabula”, D. Morosinotto, Camelozampa 2022
“Temporali. Intreccio”, D. Morosinotto, Camelozampa 2022