lunedì 14 settembre 2020

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)

'MISS GENIUS'

Dove scappi, coniglietto?, Margaret Wise Brown, Clement Hurd
(trad. Beatrice Masini)
HarperCollins 2020


ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 3 anni)

"Una volta c'era un coniglietto che voleva scappar via. Così disse alla sua mamma: 'Io scappo via'.
'Se tu scappi via' disse la mamma, 'io ti rincorro. Perché tu sei il mio coniglietto.'
'Se tu mi rincorri' disse il coniglietto, 'io divento un pesce in un ruscello e scappo via da te a nuoto.'
'Se tu diventi un pesce in un ruscello' disse la mamma, 'io allora divento un pescatore e vengo a pescarti.'
'Se tu diventi un pescatore' disse il coniglietto 'io allora divento una roccia sul monte, in altissimo sopra di te.'"

E se il coniglietto diventa una roccia la mamma si farà scalatore. 


Allora lui diventerà un croco di un giardino nascosto, ma lei diventerà giardiniere e lo scoverà. Nel frattempo lui è diventato uccello ma lei è diventata l'albero verso cui tornare a casa. Lui diventa barchetta e lei vento per soffiarlo dove vuole. Per sfuggirle lui volerà via sul trapezio, ma lei sarà equilibrista e sul filo per aria arriverà da lui.
E solo a questo punto il coniglietto decide di diventare un bambino e correre in una casa, ma mamma coniglia si fa mamma di quel bambino per abbracciarlo forte... Il coniglietto ci pensa e dichiara che forse la cosa migliore da fare è quella di... restare.


Se la storia fosse finita con la constatazione che in fondo di scappare può non valerne la pena, avrebbe avuto un lieve retrogusto di brusca e rassegnata sconfitta.
Oggi parrebbe innegabile, anche se per la Wise Brown all'epoca, non era stato percepito così.
A che sarebbe valso sognare di andare in lungo e in largo, se poi si arriva alla conclusione che la cosa migliore è quella di non scappare affatto?
Questa grande domanda per fortuna se l'è posta invece Ursula Nordstrom, la editor di Harper e Row nel 1941, quando la Wise Brown le manda in visione la prima stesura. Il suo grande fiuto le dice che il testo è perfetto, ma il finale va cambiato e risponde nel suo cablo alla Wise Brown, che il testo funziona, tranne nel finale. A quel cablo, la Wise Brown con assoluta immediatezza risponde con un altro cablo in cui si legge: "Have a carrot, said the mother bunny."


'Miss Genius' ha colpito ancora. La Norsdstrom che della Wise Brown dice testualmente 'my favourite author' o la chiama spesso nei suoi fitti carteggi 'miss genius' ha di lei una stima sconfinata, ma nello stesso tempo ha anche la capacità di rimanere lucida nel proprio ruolo di editor e sa vedere oltre i libri, sa cioè leggerne il futuro editoriale.


L'intesa tra un autore e il proprio editor - a patto che tra loro corra fiducia, stima, comprensione e ascolto reciproco - spesso contribuisce in buona percentuale a segnare la qualità e il successo di un libro.
Il talento e la sensibilità della Nordstrom sono leggendari (sotto i suoi occhi sono passati i più grandi e forse sono diventati proprio così grandi anche grazie al suo sguardo) e la pagina finale di questo libro lo attesta.
Ma dietro a questo armonioso testo, ispirato a un ballata amorosa dei trovatori provenzali, studiata su Chaucer che racconta una storia d'amore costruita come una battuta di caccia che prevede trasformazioni magiche,

if you pursue me I shall become a fish in the water, and I shall escape you
if you become a fish I shall become an eel
if you become an eel I shall become a fox and I shall escape you.., ecc ecc.

c'è anche un altro interlocutore importante per lei, Lucy Mitchell, la sua insegnante, nonché fondatrice della Bank Street School, ispirata alla pedagogia deweyana.
La Wise Brown la sfida in qualche modo e le dice che ha intenzione di trasformare un testo della tradizione trobadorica in un albo per bambini piccoli, piccoli: di due o tre anni, l'età in cui per l'appunto cercano di sperimentare il mondo al di là della protezione materna, sempre sicuri però di averla intorno - in caso di bisogno.
Se un piccolino ascolta questo testo ha la percezione che la mamma funziona da ponte tra il mondo reale e quello immaginato, senza mai perdere il suo essere persona. 


Quando lui è croco, lei è giardiniere, quando lui è pesce lei è pescatore. Nel finale è lo stesso coniglio che decide di diventare bambino e di rifugiarsi in un luogo senza via di fuga, la casa. Ed ecco che il mondo reale irrompe - quello che la Bank Street School sosteneva dovesse essere il punto di riferimento di ogni bambino: il mondo qui e ora.
La Mitchell con lei ragiona sulla eccessiva regolarità e ripetizione del testo, che in poesia medievale ha una sua ragion d'essere, ma che forse in un albo per bambini diventerebbe un po' noioso, e suggerisce alcune piccole varianti, che Beatrice Masini rispetta, nell'alternare il verbo diventare con il verbo essere, esattamente come fa anche Wise Brown. L'unica libertà che si prende è in quel superlativo 'in altissimo' che strizza l'occhio all'uso dei superlativi nei discorsi dei bambini.
Altro merito della Masini è quello di non voler usare i femminili per  tutte le trasformazioni materne (alle volte, il politicamente corretto si scontra con la cacofonia e bisogna cedere).
Per questo libro, come poi per Buonanotte luna (di cinque anni più giovane, in cui le citazioni figurative di Dove scappi, coniglietto? sono numerose), la Wise Brown suggerisce un illustratore che, a suo giudizio, è il miglior disegnatore di conigli sul mercato. Clement Hurd lo illustra con questo alternarsi di tratto in bianco e nero (due tavole contigue) cui fa seguito una tavola doppia tutta a colori, a occhio dipinta a olio.
Nel monocromo si illustra l'immaginazione del coniglio, nel colore quella della madre. 
 

Che la ragione di tutto questo fosse dettata da esigenze di risparmio è un fatto (il foglio di stampa costa meno se ha il colore solo su un lato), che l'illustratore 'cavalchi' questo limite imposto, creando questa intelligente soluzione, sfruttando il testo, è un merito. 
Gran libro.

Carla

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