venerdì 11 settembre 2020

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)


SOLUZIONE (FORSE) DI UN MISTERO


‘La formula segreta’, di Sara Rattaro, pubblicato nella collana Contemporanea della Mondadori, racconta uno dei misteri irrisolti del nostro Novecento: la scomparsa di Ettore Majorana.
Sicuramente il personaggio non è fra i più noti, nelle ipotetiche gallerie di personaggi famosi con cui ragazze e ragazzi devono confrontarsi, se non altro per obbligo scolastico.
E così l’autrice, al suo terzo romanzo per ragazzi, tutti in questa chiave di biografie ‘romanzate’, affronta una delle pagine più sconcertanti della storia della scienza italiana.
Ettore Majorana è allievo di Enrico Fermi e frequenta il gruppo di fisici di via Panisperna, che poco prima della seconda guerra mondiale studiava i nuovi orizzonti della fisica.
Il 27 marzo del 1938 acquista un biglietto sul piroscafo che collega Palermo a Napoli, ma non arriva mai a destinazione. Lascia anche delle missive quanto meno ambigue, che fanno pensare al suicidio.
Ma il corpo non venne mai trovato. Da allora le ipotesi sulle sorti del geniale fisico si sono moltiplicate: dal suo ritiro in convento alla fuga in Sud America.
In particolare su questa ipotesi ritornò una famosa trasmissione televisiva nel 2008. Ed è proprio da qui che parte il romanzo della Rattaro, protagonista un ragazzino curioso, Matteo, e il suo papà decisamente intraprendente. Anche lui è un professore di fisica e per soddisfare le curiosità del figlio, organizza un viaggio in Argentina e Venezuela, sulle tracce dello scienziato scomparso. Viene seguita l’ipotesi, poi confermata in tempi più recenti, dei suoi spostamenti nei due paesi sudamericani, così come è stato scritto in un recente lavoro d’inchiesta, pubblicato nel 2016, dal titolo ‘La seconda vita di Majorana’.
Se una risposta definitiva a questo mistero forse non si avrà mai, è interessante ragionare sulle motivazioni che hanno spinto un uomo di così grande talento a negarsi al mondo. Si è parlato di motivazioni psicologiche, di fuga dalle pressioni crescenti che la politica mussoliniana esercitava sugli scienziati, in previsione di una guerra ormai alle porte.
Un approfondimento su questo aspetto e sui drammi e dilemmi che in quegli anni hanno segnato anche la storia della scienza sarebbe stato interessante, non accontentandosi di raccontare le vicende legate alla costruzione della prima bomba atomica.
La permeabilità della scienza ai dettami del potere è materia potenzialmente incandescente che molto avrebbe da dire a ragazzi e ragazze di oggi. Così come l’approfondimento delle tematiche relative alla personalità di Majorana avrebbe illuminato il lato umano della ricerca scientifica.
Sara Rattaro, di formazione biologa e divulgatrice, ha sposato invece una chiave narrativa in qualche modo a metà strada fra la ricostruzione storica e l’invenzione letteraria, formula sicuramente adatta a facilitare la lettura per i più giovani, dagli undici anni in poi, ma nello stesso tempo ha perso l’occasione di accendere discussioni interessanti sul rapporto fra scienza e potere e sulla possibilità di operare, individualmente, scelte contro corrente.
La lettura è senz’altro piacevole, dotata di un buon ritmo e con un’appendice scientifica che cerca di chiarire i termini di discipline assai complicate, legate alla fisica del Novecento.
Come nel caso dei romanzi precedenti, dedicati a Sabin e a Nellie Bly, anche in questo caso si raccontano le gesta di personaggi meno noti a ragazze e ragazzi e questo è un fatto meritorio, che supera la retorica dei personaggi più stereotipati per affrontare personalità importanti nella nostra storia recente.
Consiglio, quindi la lettura, non troppo difficile, a ragazze e ragazzi delle scuole medie, confidando in adeguati approfondimenti da parte di genitori e insegnanti.

Eleonora

“La formula segreta. Il fantasma di un genio del Novecento”, S. Rattaro, Mondadori 2020


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