LAUREN WOLK E I SUOI LIBRI
Un altro incontro molto interessante, durante la manifestazione ‘Un mare di libri’, è stato quello con la scrittrice americana Lauren Wolk, i cui romanzi hanno interessato e coinvolto molte ragazze e ragazzi.
Durante la conversazione, gestita dai ragazzi e dalle ragazze dei circoli di lettura che organizzano la manifestazione, la Wolk ha affrontato molti temi interessanti.
Il più approfondito è stato quello relativo alla ambientazione dei suoi romanzi, da due punti di vista differenti: da un lato l’importanza della ricostruzione storica e ambientale in tutti e tre i romanzi tradotti in italiano (‘L’anno in cui imparai a raccontare storie’, ‘Al di là del mare’ e ‘La ragazza dell’eco’): gli anni della seconda guerra mondiale, come quelli della Grande Depressione, per esempio, descritti nelle diverse parti dell’America sono analizzati con tutta la rilevanza necessaria a contestualizzare la narrazione; l’altro punto di vista, molto importante per l’autrice, riguarda direttamente l’ambiente naturale, quella parte dell’America ancora selvaggia che costituisce, nei romanzi della Wolk, un personaggio a sé stante.
Soprattutto ne ‘La ragazza dell’eco’, la stessa protagonista, Ellie, vive una duplice dimensione, una più razionale, l’altra strettamente interconnessa al mondo animale e naturale circostante. La natura qui è vista come una sorta di forza primordiale, capace ancora di condizionare la vita degli uomini; una visione non infrequente, che attribuisce alla natura incontaminata una sorta di potere trascendente con cui solo alcune persone riescono ad entrare in contatto. Ellie è una di queste ed è non a caso un personaggio anticonvenzionale; come Crow ed Annabelle, protagoniste rispettivamente del secondo e del primo romanzo qui citati, Ellie è una ragazza che disubbidisce, che cerca una propria strada per risolvere i problemi che ha di fronte.
Questo è un altro filo conduttore che lega questi tre romanzi, rispondendo all’esigenza dell’autrice di proporre personaggi femminili forti, indipendenti, capaci anche di infrangere le regole, scritte e non scritte, della propria comunità. Tutti e tre i personaggi sono disposti a mettere in gioco le proprie relazioni familiari, il posto che occupano nella comunità per perseguire il proprio punto di vista, che però non è l’espressione di egoismo, quanto al contrario di una via originale per la soluzione dei problemi. Questo desiderio, da parte della scrittrice americana, di fornire al proprio pubblico di lettori e lettrici dei personaggi femminili così costruiti, e per altro del tutto plausibili, potrebbe far pensare a delle forzature narrative, come capita sovente nei cosiddetti romanzi ‘a tema’. In realtà non è così, grazie all’abilità dell’autrice di costruire storie e personaggi ben delineati che, se pure presentano tematiche impegnative, non perdono mai la loro credibilità drammaturgica. Esemplare il caso del romanzo ‘L’anno in cui imparai a raccontare storie’, in cui il tema del conflitto etico fra legge e morale si incarna nell’umanissimo conflitto interiore della giovane Annabelle.
Le storie ‘a tema’ sono molto frequenti nella narrativa per ragazzi e raramente riescono a raggiungere questo equilibrio narrativo, diventando in sostanza delle storie ‘morali’ , in cui lo scopo didascalico prevale sullo sviluppo narrativo.
Voler spiegare ai giovani lettori e le giovani lettrici come va il mondo e come ci si debba rapportare ad esso attiene in realtà a un altro approccio, non letterario, che la letteratura non può sostituire.
Invito quindi a rileggere con piacere questi romanzi, capaci di far sorgere domande e dubbi salutari.
Eleonora
“L’anno in cui imparai a raccontare storie, L. Wolk, Salani 2018
“Al di là del mare”, L. Wolk, Salani 2019
“La ragazza dell’eco”, L. Wolk, Salani 2022