SORELLE TERRIBILI
Esce in questi giorni, per i tipi de Il Barbagianni editore, ‘Beezus e Ramona. Questa sorellina è impossibile.’, di Beverly Cleary, con l’efficace traduzione di Susanna Mattiangeli e con le illustrazioni di Jacqueline Rogers.
Il testo è del 1955 ed è frutto del lavoro di una delle scrittrici americane per ragazzi più amate e più premiate. Il primo libro della serie di Ramona ha avuto numerose ristampe e ne è stato tratto anche un film. Nonostante tutto questo, il primo volume della serie arriva in Italia solo ora, aggiungendosi alla gloriosa serie di ritratti infantili anticonformisti, a partire da Pippi Calzelunghe, per arrivare a Lotta Combinaguai, o a Dory fantasmagorica.
Il punto di vista prevalente è quello di Beezus, bambina cresciuta ma non abbastanza da comprendere le bizze della sorellina: cerca di gestirla in modo da contenere le esplosioni della sua creatività distruttiva, ma Ramona spesso e volentieri passa il segno: rovina la festa di compleanno di Beezos, le fa fare brutta figura in biblioteca, scarabocchiando il libro preso in prestito, interviene continuamente nei discorsi della sorella più grande. Beezos si sente in colpa per i sentimenti che prova: la rabbia sembra intaccare l’affetto per la sorella; per fortuna la mamma e la zia le spiegano che fra fratelli e sorelle non è tutto rose e fiori e i momenti di rabbia e di frustrazione sono frequenti, in fondo ciascuno cerca di consolidare il proprio posto nel mondo, anche sgomitando con i propri fratelli.
Avere a che fare con Ramona, la sorellina di quattro anni di Beezus, è obbiettivamente impegnativo. Ramona è in tutto e per tutto una bambina di quattro anni scatenata, contraddistinta dai tratti tipici della sua età: è gelosa (della sorella più grande), prepotente, capricciosa e inevitabilmente combinaguai, capace di improvvisare marachelle imprevedibili sotto lo sguardo attonito della mamma e della sorella maggiore.
Come si capisce da queste poche righe, è una storia divertente, basata sul contrasto fra la sorella grande, proiettata verso il buon senso degli adulti, e la sorella piccola, portatrice di un vento di anarchia inarrestabile.
La lettrice e il lettore si possono immedesimare facilmente nelle vicende delle due bambine, perché di gelosie, prepotenze e momenti di rabbia è piena la vita dei bambini: tutto sta a vedere come queste emozioni sono mediate dagli adulti che in questo testo, se pure hanno narrativamente un ruolo secondario, sono però fondamentali nel riportare equilibrio nei contrasti fra i piccoli.
L’autrice è bravissima a rendere l’ambivalenza dei rapporti familiari, che però non perdono mai la loro funzione di ancoraggio affettivo. Il mondo è visto ad altezza di bambino, che percepisce come assolute le emozioni di un momento, salvo poi dimenticarsele un attimo dopo.
Molti sono i passaggi che fotografano alcune caratteristiche del comportamento infantile: l’ossessione di Ramona per un determinato libro illustrato che la spinge a farselo leggere infinite volte; i voluti fraintendimenti; la vicinanza fra mondo fantastico e mondo reale, che porta la piccola peste a collocare una propria bambola nel forno, proprio sopra la torta per il compleanno di Beezos, perché la sorella le ha detto di immaginarsi come la Gretel dei fratelli Grimm, peraltro per distoglierla dall’attività di spargere briciole sul tappeto come il piccolo Hansel.
La lettura scorre piacevolmente da un episodio all’altro, da un disastro all’altro, mescolando sapientemente ironia, gusto del grottesco e una raffinata comprensione del mondo infantile.
Il libro, stampato con il font ad alta leggibilità, è caldamente consigliato come bella, divertente lettura estiva a bambini e bambine a partire dagli otto anni.
Eleonora
“Beezus e Ramona. Questa sorellina è impossibile.” B. Cleary, ill. di J. Rogers, trad. di S. Mattiangeli, Il Barbagianni editore 2022
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