UNA STORIA DI GUERRA
I destini incrociati di tre personaggi sono al centro del nuovo romanzo di Paul Dowswell, dedicato alla Seconda Guerra Mondiale. ‘Destini incrociati. 1944. Giovani, eroi, ribelli’, pubblicato da Feltrinelli, è il drammatico racconto di un aspetto particolare dell’ultima fase del conflitto mondiale: la costruzione, da parte dell’esercito tedesco, dei temibili missili V1 eV2, destinati, soprattutto, al bombardamento di Londra.
I protagonisti, dunque, sono tre, ma sono circondati da una serie di personaggi minori: Marikije è una ragazza olandese, fidanzata con un giovane, Thijs, implicato con la Resistenza contro l’occupazione nazista; Yvie vive a Londra, è di famiglia modesta, ma riesce a sostenere le spese scolastiche grazie ai loschi affari di uno zio; infine Tomasz è un prigioniero polacco, mandato a lavorare in una fabbrica sotterranea di missili.
Tutto ruota proprio intorno a questi missili; prima i V1, aerei senza pilota, poi i V2, razzi a lunga gittata lanciati dalle coste francesi verso Londra, furono protagonisti di un massiccio attacco contro la metropoli. Queste armi, via via sempre più perfezionate erano il frutto delle ricerche di Werner von Braun, e sono state le basi delle successive ricerche dedicate all’esplorazione spaziale.
Ma il centro della storia non è sicuramente questo. Dowswell, come sempre, piega l’accurata ricostruzione storica alle necessità narrative dei suoi romanzi. Il cuore della vicenda è la lotta contro il tempo di Marikije e Thijs per riuscire a far avere agli Alleati le foto dei nuovi missili, le cui rampe di lancio sono vicine al paese in cui vivono; Tomasz lavora proprio lì come saldatore; all’inizio, all’interno della fabbrica sotterranea, viene convinto da un capo squadra francese a sabotare i missili. Dopo la morte del suo capo, viene spostato nel luogo più pericoloso, la rampa di lancio, dove, a causa dei propellenti altamente infiammabili, gli incidenti non sono rari. Marikije riesce a fotografare il missile e far avere il rullino ad un aviatore inglese, che raccoglie anche Tomasz, dopo che questi ha sabotato il lancio del missile. Nel frattempo Yvie vive a Londra nella costante incertezza provocata dai bombardamenti a sorpresa, compreso quello di un grande magazzino da cui era uscita da poco. I destini, dunque si incrociano per il lasso di tempo di quei mesi cruciali, fra il ‘44 e il ‘45, che decideranno le sorti della guerra.
Dowswell dosa sapientemente i riferimenti ad episodi reali, come il bombardamento del Grande Magazzino, con invenzioni narrative che consentono quell’intreccio di destini che già aveva caratterizzato ‘L’ultima alba di guerra’.
Anche in questo romanzo, i protagonisti e la folla di personaggi che li circonda sono eroi per caso, o soldati riluttanti, incastrati nel meccanismo osceno della guerra. I giovanissimi soldati tedeschi, di sedici o diciassette anni, mandati a morire nelle batterie antiaeree, i prigionieri polacchi, trattati come animali e mantenuti in vita quel tanto che basta per farli lavorare, contrapposti alle tristi figure di spie, collaborazionisti e feroci occupanti, il contraltare di quella umanità dolente.
La vittoria contro il nazismo e il fascismo è dovuta sicuramente all’aspetto più direttamente militare, ma è anche il frutto dei piccoli eroismi, le scelte coraggiose che contribuiscono a facilitare l’esito della guerra.
Il grande merito di Dowswell è di non cadere mai nella retorica della guerra ‘giusta’, continuando a mostrare, libro dopo libro, tutti gli orrori che la guerra in quanto tale comporta.
Come sempre costruito con sapiente perizia, il romanzo è dotate di grande ritmo e la sua lettura è avvincente anche per un lettore o una lettrice attratti dall’azione.
Consiglio quindi la lettura a ragazze e ragazzi, a partire dai dodici anni, che amino la storia e l’avventura.
Eleonora
“Destini incrociati. 1944. Giovani, eroi, ribelli’. P. Dowswell, Feltrinelli 2022