NANO
Sembra un accostamento azzardato quello fra il tema, abbastanza ostico, delle nanoscienze, e le illustrazioni barocche di Melissa Castrillón, ma è esattamente questa la scelta operata in ‘Nano. La spettacolare scienza del molto (molto) piccolo’, i cui testi sono firmati dalla scienziata e divulgatrice Jess Wade. Si tratta di un bel libro illustrato, ora proposto da Editoriale Scienza, dedicato ad uno degli aspetti più affascinanti della ricerca scientifica contemporanea.
Per farlo, l’autrice parte dai rudimenti della chimica, la struttura della materia, gli atomi, gli elementi e le loro caratteristiche, per descrivere poi quelle che sono alcune discipline di frontiera, come appunto la tecnologia che lavora con materiali sperimentali e che ha applicazioni, almeno potenziali, in moltissimi aspetti della vita quotidiana. Un esempio è il grafene, materiale derivato dalla grafite, ma ridotto ad un unico strato atomico, costituito da una serie di esagoni collegati fra loro. Si tratta di un materiale leggerissimo e resistentissimo. Ma le applicazioni potenziali sono molte e giustamente l’autrice conclude il testo invitando la giovane lettrice o lettore ad immaginarsi nei panni di chi farà progredire ancora di più questa branca della ricerca scientifica.
Chiude il libro un riepilogo delle principali figure professionali che di questi argomenti si occupano.
Su un testo di questa natura, difficilmente riconducibile all’esperienza quotidiana, che ruolo svolge l’immaginifica illustrazione della Castrillón?
Qui, infatti non è possibile tradurre in forma ‘narrativa’ quello che dice il testo: l’illustrazione deve rispettarne il contenuto, che in questo caso è anche piuttosto astratto; in alcune pagine l’illustrazione funziona come cornice che circoscrive il testo, in altre esplicita, rappresenta creativamente il contenuto tecnico del testo. Per dare un’idea della particolarità del grafene, la Castrillón immagina un elefante camminare su un sottilissimo cavo di questo materiale, sotto l’occhio vigile e compiaciuto della bambina che ci guida da una pagina all’altra.
Si susseguono pagine coloratissime, con immagini sorprendenti in grado di risvegliare l’attenzione anche dei più pigri, in cui la piccola protagonista, una perfetta alter ego della lettrice e del lettore, viaggia fra i materiali della vita quotidiana per poi appollaiarsi sulla perfetta struttura geometrica di un atomo.
Il risultato è un bel libro, pensato per suscitare curiosità e meraviglia per qualcosa che non è immediatamente percepibile, stimolante e divertente per lettrici e lettori a partire dai sette anni. Non sfugge all’occhio adulto la presenza preponderante di soggetti femminili nei ruoli di scienziate e ricercatrici. Jess Wade, giovane e brillante fisica britannica, è autrice di numerose pagine di Wikipedia dedicate a scienziate e studiose, attività volta ad incoraggiare le ragazze ad intraprendere la carriera scientifica. Evviva!
Eleonora
“Nano. La spettacolare scienza del molto (molto) piccolo”, J. Wade e M. Castrillón, Editoriale Scienza 2022
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