I NOSTRI FUOCHI D'ARTIFICIO
CHE SPARIAMO NELL'ETERE
PER FARE LUCE
PER FARE RUMORE
PER FARE MERAVIGLIA
Il meglio di...
un anno di libri, un anno di ragionamenti,
un anno di recensioni su Lettura candita.
Per ogni libro, il nostro perché
(BUM!)
(BUM!)
Luglio 2020
perché
di questo libro colpiscono due cose:
l’adesione alla realtà della narrazione, che ci fa entrare nella
vita quotidiana, nelle case, ci fa camminare in quelle strade,
entrare nei negozi, come il negozio di caramelle di Ms CeeCee. Un
realismo partecipe, che ci porta a condividere timori, dubbi,
speranze di ragazzi che potrebbero essere quelli che abitualmente
frequentiamo.
L’altro aspetto rilevante è, secondo
me, la qualità di scrittura, lo stile che riesce ad adeguare
linguaggio e ritmo alle storie che racconta. Il dottor De Soto,
William Steig (trad. Mara Pace)
perché
I suoi libri sono mappe per orientarsi. E per questa
ragione, potrebbe essere utile mettere a fuoco due o tre punti che lo
rendono, si potrebbe dire, normativo. [...]
Il politicamente corretto non c'è, non c'è neanche la piaggeria nei confronti del lettore, non ci sono strizzatine d'occhio.
Niente di tutto questo, lui va dritto al punto, in cerca della verità: un nocciolo della questione, come sempre poetico e filosofico, di certo originale e soprattutto autentico.
Niente di tutto questo, lui va dritto al punto, in cerca della verità: un nocciolo della questione, come sempre poetico e filosofico, di certo originale e soprattutto autentico.
Ed è per questo che, se si è lettori, intorno a tutto
questo 'cosa' dovrebbe essere interessante poter dialogare e confrontarsi.
Di certo, ragionarci.
Di certo, ragionarci.
E, se si è autori, si dovrebbe
prendere tutto questo come canone per provare a scrivere belle
storie.
forse proporre questa memoria al
femminile può apparire artificioso, ma credo sia un atto necessario,
e dovuto nei confronti di chi ci ha preceduto, per rendere le giovani
generazioni più consapevoli.
Lettura educativa per ragazzi e ragazze
dai dieci anni in poi.
Ungerer
vola sempre alto e la sua voce parla a tutti. Sta parlando a grandi e
piccoli.
In
questo senso, Vasco rappresenta il prototipo di una umanità che il
vecchio Tomi, fino al suo ultimo respiro, ha desiderato esistesse:
una umanità che sappia fare resistenza, che si opponga con coraggio,
avendo cura di chi ha bisogno. Fragili, piccoli, poveri, ultimi...
Il
canto del cigno è quindi anche il canto di un uomo giusto, rivolto
ai bambini e alle bambine, agli uomini e alle donne.
Un
canto che, oggi più di ieri, si dovrebbe avere il coraggio di
cantare.
Settembre 2020
perché
la struttura del libro è basata, come
si vede, sull’immagine, in cui si inseriscono i riquadri,
contornati di nero, che affrontano sinteticamente l’argomento; alle
alette, che completano l’immagine, e alle righe a pie’ di pagina
il compito di approfondire ulteriormente gli argomenti. Questa
struttura consente una lettura a diversi livelli, che può partire
dallo sfogliare le pagine per il puro piacere di guardare immagini
dai colori sgargianti, oppure per approfondire aspetti della
fisiologia e dell’etologia di animali noti e meno noti.
'Miss Genius' ha
colpito ancora. La Norsdstrom che della Wise Brown dice testualmente
'my favourite author' o la chiama spesso nei suoi fitti carteggi
'miss genius' ha di lei una stima sconfinata, ma nello stesso tempo
ha anche la capacità di rimanere lucida nel proprio ruolo di editor
e sa vedere oltre i libri, sa cioè leggerne il futuro editoriale.
L'intesa tra un
autore e il proprio editor - a patto che tra loro corra fiducia,
stima, comprensione e ascolto reciproco - spesso contribuisce in
buona percentuale a segnare la qualità e il successo di un libro.
Il talento e la
sensibilità della Nordstrom sono leggendari (sotto i suoi occhi sono
passati i più grandi e forse sono diventati proprio così grandi
anche grazie al suo sguardo) e la pagina finale di questo libro lo
attesta.
Ma dietro a questo
armonioso testo, ispirato a un ballata amorosa dei trovatori
provenzali, studiata su Chaucer che racconta una storia d'amore
costruita come una battuta di caccia che prevede trasformazioni
magiche, c'è
anche un altro interlocutore importante per lei, Lucy Mitchell, la
sua insegnante, nonché fondatrice della Bank Street School, ispirata
alla pedagogia deweyana.
perché
La
Wise Brown la sfida in qualche modo e le dice che ha intenzione di
trasformare un testo della tradizione trobadorica in un albo per
bambini piccoli, piccoli: di due o tre anni, l'età in cui per
l'appunto cercano di sperimentare il mondo al di là della protezione
materna, sempre sicuri però di averla intorno - in caso di bisogno.
Ottobre 2020
perché
questo romanzo della Rosoff ha non
pochi punti di forza: la descrizione dell’ambiguità dei
sentimenti, della confusione adolescenziale è rappresentata con
estrema semplicità e naturalezza: il conflitto fra pulsioni
irrefrenabili e consapevolezza di sé e dell’altro emerge
chiarissimo nella protagonista, attratta da Kit, ma nello stesso
tempo consapevole di essere una pedina nel gioco perverso del
ragazzo. La seduzione è un gioco di sguardi, di inviti e di
ritrosie, qui però privi di innocenza. La stessa ambivalenza
sessuale, che nell’adolescenza rientra nella confusa ricerca
dell’identità, è tratteggiata con sensibilità e intelligenza: la
protagonista potrebbe benissimo essere un ragazzo: non ci sono
descrizioni fisiche, né passaggi in cui questo sia chiaro, così
come il finale svela come Kit sappia giocare con la seduzione a
prescindere dall’oggetto del desiderio.
il
piacere più grande sta nel ritrovarsi tra 'vecchi amici'.
Riconoscere i personaggi, certe routine, come quella dei pancakes o
dei bigliettini alla madre, che si modificano solo di poco per
piccole varianti legate al diverso contesto. Piacevole è anche
vedere come, accanto al gruppetto di base delle due amiche e dei loro
animali, la piccola banda di quartiere si arricchisce di nuove
entrate, anche se non propriamente simpatiche (ma ci vuole pur
qualcuno che si immoli e faccia il 'lavoro sporco').
Altrettanto
piacevole è constatare che l'ironia sottile dei primi due episodi è
rimasta intatta.
Novembre 2020
perché
su questo romanzo c’è davvero
moltissimo da dire, innanzitutto per la ricchezza di personaggi che
propone, tutti degni di attenzione, per le caratterizzazioni, che si
rifanno a un genere letterario, potremmo dire di cappa e spada,
molto popolare in Cina. Sono ritratti pensati per colpire
l’immaginazione, descritti nei dettagli, dai tatuaggi ai denti
d’oro, una carrellata fantastica, che può gareggiare con la ciurma
di Sandokan e Tremal-naik. Ma alcuni di questi sono invece raccontati
con accortezza psicologica, a partire proprio dalla piccola
protagonista: una ragazzina coraggiosa, impudente, determinata,
indipendente, ma nello stesso tempo capace di passioni, di amore, di
rabbia. Amante del potere, capace però anche di ritrarsi dal mondo.
Un bel personaggio femminile, per niente banale, che dovrebbe dar da
pensare alle giovani lettrici e ai giovani lettori.
perché
In sostanza, Ruth
Krauss, che non del tutto incidentalmente era compagna di Crockett Johnson, è in grado di confrontarsi con i bambini in totale assenza
di gerarchie: lei si fida di loro e loro si fidano di lei.
Alla pari.
Lei non inventa
bambini, dà loro un posto nella letteratura.
I suoi bambini e il
linguaggio che mette loro in bocca e, più in generale, il linguaggio
di tutti i suoi testi non è inventato, semmai filtrato da una sua
innata capacità poetica. W.D. Snodgrass nel 1958, nel voler definire
il tatto del poeta, usa come esempi i libri di Ruth Krauss e mette in
luce la sua capacità di dare forma al senso, usando parole
'cruciali' o frasi che fino a quel momento non avevano avuto dignità
di stampa. Con questo sancisce, ovviamente,
la grande qualità estetica dei suoi testi. [...]
Sergio Ruzzier ha potuto costruire sulla leggerezza e profondità delle poche parole della Krauss un suo abecedario animale che spesso e volentieri prende spunto dalle parole, ma va a raccontare anche molto altro. Altre piccole storie che prendono forma.
Sergio Ruzzier ha potuto costruire sulla leggerezza e profondità delle poche parole della Krauss un suo abecedario animale che spesso e volentieri prende spunto dalle parole, ma va a raccontare anche molto altro. Altre piccole storie che prendono forma.
A
ben vedere, questo capita in ogni pagina. In alcune però l'assicella
per 'saltare' si alza di parecchio.
Dicembre 2020
Le lettrici e i lettori più giovani
troveranno in questo fumetto non solo le avventure di un ragazzino
digiuno del mondo e costretto ad attraversarlo; troveranno anche una
dissacrante immagine del potere, incarnato dal re e dalla sua corte,
fatta di burocrati, di servi adulatori e di traditori. I singoli
ritratti sono magistrali, mostrando, di volta in volta,
vigliaccheria, ottusità, doppiezza come tratti fondamentali dei
comportamenti degli uomini di corte. Di contro, i personaggi
positivi, dalla Principessa Bianca all’Ucciditore, sono figure,
almeno apparentemente, senza ombre; d’altra parte, lo schema
narrativo del fantasy prevede, in linea di massima, una netta
demarcazione fra il bene e il male.
Detto tutto questo, mi sembra di poter
suggerire caldamente questa lettura a ragazze e ragazzi che vogliano
avvicinarsi al fumetto d’autore, con una lettura divertente e
appassionante.
perché
Costruiti
sul passo breve, anzi brevissimo (dovevano occupare il paginone
centrale della rivista), spesso si tratta di vere e proprie pièces
di teatro, dialoghi pieni di ironia e contemporaneamente di ingenuità
tra i due fratelli o tra questi e il resto degli abitanti della
fattoria. [...]
In un microcosmo tutto (o quasi) animale trova spazio l'intera umanità con le fragilità, le paure, convinzioni e convenzioni che le sono proprie. È un continuo stimolo a ragionare sul nostro bisogno di essere sociali e individui allo stesso tempo, sul nostro piccolo quotidiano e sulla nostra grande spiritualità. Ognuno di noi si confronterà con la percezione del buio nel racconto che ne fa il cane, con la propria fragilità a sentirsi solo nel bofonchiare di oca, con la propria finitezza di fronte alla perfezione, leggendo il discorso sulla luna piena che pronuncia fratello. Ciascuno è chiamato a ragionare sulla propria percezione di quanto sia effimera la felicità, quando leggerà del rammarico di tutti per non aver toccato legno per farla durare...
In un microcosmo tutto (o quasi) animale trova spazio l'intera umanità con le fragilità, le paure, convinzioni e convenzioni che le sono proprie. È un continuo stimolo a ragionare sul nostro bisogno di essere sociali e individui allo stesso tempo, sul nostro piccolo quotidiano e sulla nostra grande spiritualità. Ognuno di noi si confronterà con la percezione del buio nel racconto che ne fa il cane, con la propria fragilità a sentirsi solo nel bofonchiare di oca, con la propria finitezza di fronte alla perfezione, leggendo il discorso sulla luna piena che pronuncia fratello. Ciascuno è chiamato a ragionare sulla propria percezione di quanto sia effimera la felicità, quando leggerà del rammarico di tutti per non aver toccato legno per farla durare...
[Fine]