lunedì 9 novembre 2020

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)

LA PIU’ GRANDE
 


‘La più grande’ è un romanzo firmato da Davide Morosinotto, pubblicato da Rizzoli con la splendida copertina di Rébecca Dautremer.
E’ un romanzo d’avventura, come diversi romanzi che l’hanno preceduto, da ‘Il rinomato catalogo Walker & Dawn’ in poi: l’azione si svolge in Cina, e inizia a Canton, nel 1770. Racconta la storia di una bambina, orfana di entrambi i genitori, che lavora come serva nella locanda di Bai Bai. Qui conosce un vecchio ubriacone, o almeno tale sembra, che frequenta la locanda accompagnato dal nipote Li Wei. In realtà è un maestro di arti marziali, di un tipo particolare: il wushu dell’Aria e dell’Acqua. Yu, questo è il nome della bambina, riesce a convincere il vecchio a insegnarle quella tecnica: Yu non è una bambina arrendevole, vuole lasciare la locanda e quella vita di umiliazioni. Dopo qualche tempo, alla locanda si presenta Farfalla Notturna, che si dichiara amico del vecchio Li Peng, il nonno di Wei. Nella locanda in cui loro si incontrano si svolge un combattimento, in cui il nonno di Wei muore.
La vita di Yu sembra tornare come prima, senza nessuna possibilità di liberarsi dal giogo di Bai Bai. Ma non è così. Yu, già più grandicella, viene rapita dai pirati, proprio nella locanda, e in quel momento si realizza una nuova svolta nella sua vita. Da piccola aiutante del cuoco di bordo, Abbondanza, si afferma sempre di più come piratessa giungendo a salvare la vita del grande Drago d’Oro, comandante della Morte Rossa. La sua ricompensa è ottenere una propria imbarcazione e una ciurma. Comincia la sua vita da comandante, che avrà momenti di gloria e momenti di umiliazione, momenti di serenità e momenti di lotta serrata contro potentissimi nemici.
Davvero non si può dire di più della trama, senza svelarne i notevoli colpi di scena e senza preannunciare un finale sorprendente.



Su questo romanzo c’è davvero moltissimo da dire, innanzitutto per la ricchezza di personaggi che propone, tutti degni di attenzione, per le caratterizzazioni, che si rifanno a un genere letterario, potremmo dire di cappa e spada, molto popolare in Cina. Sono ritratti pensati per colpire l’immaginazione, descritti nei dettagli, dai tatuaggi ai denti d’oro, una carrellata fantastica, che può gareggiare con la ciurma di Sandokan e Tremal-naik. Ma alcuni di questi sono invece raccontati con accortezza psicologica, a partire proprio dalla piccola protagonista: una ragazzina coraggiosa, impudente, determinata, indipendente, ma nello stesso tempo capace di passioni, di amore, di rabbia. Amante del potere, capace però anche di ritrarsi dal mondo. Un bel personaggio femminile, per niente banale, che dovrebbe dar da pensare alle giovani lettrici e ai giovani lettori. Intorno a lei molti uomini: Li Wei, conosciuto da bambina e a più riprese ritrovato, in ruoli molto diversi, ma con un filo rosso di passione che li tiene legati. Tigre Blu e Bel ragazzo, gli uomini di cui, forse, la protagonista s’innamora; soprattutto i suoi maestri Li Peng e Farfalla Notturna, depositari del sapere contenuto nel libro che rappresenta la summa dei saperi legati al wushu di cui sono gli ultimi epigoni.
La trama, che segue la crescita di Yu, dai sei ai quarant’anni, è avvincente, basata sul ritmo veloce dato da capitoli brevi, che fanno correre il lettore da un colpo di scena al successivo, con qualche passaggio che riesce a stupire anche il lettore o la lettrice esperti.
Accuratissima la ricostruzione d’ambiente, dalle città, Macao, Hong Kong, Canton, ai paesaggi, alle prelibatezze culinarie, all’abbigliamento: tutto estremamente dettagliato, ma nello stesso tempo funzionale a calare il lettore esattamente lì, dove si svolge l’azione.



Alcuni aspetti del finale, anzi dei finali, non mi hanno convinta del tutto, forse per il desiderio, che mi sembra di cogliere, di far quadrare ogni aspetto della storia e delle relazioni fra i personaggi; ne risente un po’ il personaggio di Yu: un diverso approccio avrebbe aperto le porte anche a una lettura adulta, facendo di questo romanzo una lettura assolutamente trasversale. Ma forse è una scelta ben ponderata da parte dell’autore, che conosce Yu molto meglio di me.
Non posso non chiudere ricordando come è nato questo libro, durante il lockdown: con un gesto di grande generosità, Davide Morosinotto ha messo a disposizione dei suoi lettori, man mano che li scriveva, i singoli capitoli su una piattaforma ‘social’. Un capitolo al giorno. E noi, del circolo di lettura ‘I Luoghi Veri’, non ci siamo lasciati sfuggire questa occasione: giorno dopo giorno, abbiamo interloquito, suggerito, commentato quello che ci veniva proposto. Un esperimento incredibile di condivisione in un momento di forzata, estrema separazione.
Saremo sempre grati, e io lo sono, per questa opportunità e per la generosità di chi ce l’ha offerta.

Eleonora

“La più grande”, D. Morosinotto, R. Dautremer, Rizzoli 2020




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