SAUDADE
La scimmia dell'assassino, Jakob Wegelius (trad. Laura Cangemi)
Iperborea 2020
NARRATIVA PER GRANDI
(dai 10 anni)
"'Secondo me
dovresti scrivere un libro', disse il signor Fidardo. 'Le memorie di
Sally Jones. Sarebbe una lettura molto interessante.'
Non presi sul serio
quel suggerimento, ma deve essermisi depositato in qualche angolo
remoto della mente."
E
così è stato. Una Underwood n. 5 le è stata regalata dal Capo.
Sally Jones, una gorilla piuttosto dotata, sta scrivendo rigo dopo
rigo - per un totale di quasi 600 pagine a stampa - non esattamente
le sue memorie, ma quanto le è accaduto dal momento in cui, in
quella notte di Lisbona, la sua vita è cambiata. Per amore di verità
scriverà tutto quello che è realmente successo riguardo alla fine
di Alphonse Morro, avvenuta sulla banchina del porto.
Quel
che si dice una serie di sfortunati eventi, ovvero la loro piccola
nave, la loro fonte di guadagno, la Hudson Queen,
affondata da una banda di malfattori nel Tago, tutti i loro averi
inabissati con lei, il Capo arrestato con l'accusa di aver ucciso
Morro, Sally Jones è di nuovo da sola al mondo. Neanche il senhor
Baptista se la sente di darle un letto per dormire e un pasto per
sfamarsi.
Questa
è la storia di come sono andate le cose da quel punto esatto della
sua vita, punto che per molti sarebbe stato di non ritorno, ma per
lei, no.
Additata
da tutti ormai come la scimmia dell'assassino,
Sally Jones ha un unico scopo per vivere: dimostrare l'innocenza del
Capo, il marinaio Henry Koskela per liberarlo e tornare con lui a
navigare. Due soli amici veri su cui contare in tutta Lisbona, Ana e
Fidardo, Sally Jones non smette mai di lottare per la verità.
Chi
sia Sally Jones lo abbiamo imparato nel 2017, a luglio, quando è
comparso un voluminoso libro illustrato dal titolo La
leggenda di Sally Jones (orecchio acerbo). In
quell'occasione non abbiamo solo imparato chi fosse questa gorilla
trapiantata a forza nel mondo degli umani, ma abbiamo imparato chi
fosse il Capo, abbiamo capito che tipo di relazione li teneva
insieme, ma abbiamo anche intuito che Jakob Wegelius è davvero uno
scrittore e illustratore straordinario, al pari della sua scimmia che
sa leggere e scrivere, guidare un camion, riparare un motore e
soprattutto amare ed essere leale.
E
a proposito di amore e lealtà. In una sorta di accordo non scritto,
Jakob Wegelius, quando concepisce La leggenda di Sally
Jones decide, anche lui
evidentemente per un patto fiduciario con i propri lettori e
lettrici, di non abbandonarli, ma di seguirli nella loro crescita,
offrendo loro un seguito alla storia avventurosissima di partenza.
Quindi da un illustrato di un centinaio di pagine, che i più piccoli
hanno amato senza condizioni, passa a un romanzo di seicento pagine
con 79 illustrazioni in testa ai singoli capitoli, a cui si
aggiungono i ritratti di tutti i protagonisti, 17 per la precisione.
Un
romanzo ben più che corposo che i più grandi ameranno altrettanto
incondizionatamente.
Se
queste erano le cose che abbiamo imparato un po' più di tre anni fa,
quelle che impariamo in questo librone che rispetta il canone del
romanzo d'avventura di fine Ottocento, sono altre. In primo luogo
sappiamo che Sally Jones vuole essere chiamata Sally Jones e non solo
Sally. Nel caso aveste deciso di chiamarla confidenzialmente,
sappiate che lei non è d'accordo.
La
seconda cosa che si impara è che le passioni sono motori
indistruttibili. La passione per il canto di Ana Molina che la
porterà lontano, come pure l'attività di liutaio del signor Fidardo
che rappresenta il suo esercizio quotidiano di sapienza. Sally Jones
parteciperà di entrambe e a sua volta diventeranno necessari balsami
cui ricorrere nei momenti di maggiore sconforto.
Che
Sally Jones abbia dimostrato già ampiamente che imparare è la cosa
più furba che si possa fare in questo mondo, lo sappiamo, ma nella
Scimmia dell'assassino
questo modus operandi mette solide radici.
Saper
fare le cose non serve solo a salvarti la pelle, ma è utile per
diventare persone (o gorilla) migliori.
La
terza grande cosa che impariamo riguarda la musica. Presa nelle
diverse declinazioni in cui la praticano gli amici di Sally Jones,
essa rappresenta la bellezza che tutti incanta. A qualsiasi
latitudine, dentro e fuori dalle mura di una prigione. Wegelius le
permette di attraversare l'intero romanzo. Il suono di una
fisarmonica, la voce triste che canta un fado possono conquistare il
cuore di molti: tra loro anche quelli di una gorilla sola, di un
marinaio sfortunato, di un maharajah egocentrico. Ma anche di molti
altri.
Non
so dire se dipenda dalla stessa dolcissima Sally Jones o se siano la
musica e il canto a essere complici, fatto sta che la quarta cosa che
mi pare attraversi le pagine del libro, rendendole rare, è una certa
qual sensazione di commozione latente e universale. È difficile
definirla a parole, ma si tratta di una sorta di senso di armonia
condivisa, per cui anche i peggiori alla fine sanno trovare in sé
una briciola di bene. E mentre le pagine corrono, inevitabilmente ne
partecipi, e la sensazione che percepisci è calda e avvolgente. Pur
restando comunque un grande romanzo di avventura, pieno di intrighi e
con una trama davvero perfetta e complessa, ciò nonostante le
asprezze, i colpi di scena, i contrattempi, si smussano il più delle
volte, dando un senso di piacevolezza, che ti riempie il cuore di
speranza.
E comunque sai che ti porterà a casa, sano e salvo.
Imperdibile.
Carla
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