lunedì 3 giugno 2019

FUORI DAL GUSCIO ( libri giovani che cresceranno)


AL DI LA’ DEL MARE


Lauren Wolk, dopo il successo raggiunto con ‘L’anno in cui imparai a raccontare storie’, ritorna negli scaffali delle librerie con un nuovo romanzo, pubblicato anche in questo caso da Salani, dal titolo ‘Al di là del mare’. E’ un dono di questa autrice riuscire a costruire un racconto dal perfetto meccanismo narrativo, che risulti coinvolgente per il giovane lettore, nello stesso tempo affrontando tematiche di grande portata.
Come nel caso precedente, grande attenzione viene data alla ricostruzione d’ambiente, allo sfondo storico in cui si svolgono i fatti. In questo caso siamo in America, nelle isole Elizabeth, al largo del Massachusetts, fra l’isola di Cuttyhunk e l’isolotto di Penikese, in cui era stato costruito un lebbrosario; su questo dato storico e sul presunto naufragio di una nave pirata, del mitico Capitan Kidd, si svolge l’azione di questo intenso romanzo.
La protagonista è Crow, che ci parla in prima persona: è una ragazzina fortunata e sfortunata nello stesso tempo, essendo stata lasciata in balia delle onde appena nata; ma è stata anche raccolta dal rude Osh, un naufrago volontario che ha rotto la sua solitudine per accogliere e crescere quella bambina, uno straordinario dono del cielo. Noi conosciamo Crow dodicenne, quando è inevitabile farsi domande, soprattutto se il resto del paese in cui vive evita di toccarla. E’ forse arrivata dal lebbrosario? E’ figlia di uno di loro? Con l’aiuto di Maggie, la donna, anche lei sola, che ha contribuito a crescerla e a darle un’istruzione, Crow inizia una sua personale ricerca delle proprie radici, visitando prima l’isola maledetta, in cui però incappa in un bandito in cerca di tesori, poi scrivendo lettere a chi aveva lavorato nel lebbrosario. E dunque l’avventura della ricerca del tesoro, in cui la famiglia ‘di fatto’ di Crow si trova coinvolta suo malgrado, si intreccia con una ricerca ben più impegnativa, quella della propria storia.
Per Osh, padre non biologico, ma padre a tutti gli effetti, aiutarla in questa impresa è doloroso, difficile, perché ogni passaggio sembra allontanare la ragazzina, attratta da un passato che non può restituirle altro che ricordi non suoi. Eppure è un passato necessario, che in qualche modo può consentirle di mettere radici.
Non posso raccontare di più della trama, che ha un suo senso anche nella suspense e nella scoperta progressiva della verità. Vorrei però sottolineare alcuni aspetti importanti di questo romanzo: in primo luogo la riflessione sul ‘passato’. Per Osh il passato è un bagaglio ingombrante, di cui non vuole quasi avere ricordo; per Crow, al contrario, il passato è un tassello mancante, un pezzo della sua storia che si perde nell’indistinto. E dunque per lei è una necessità ineludibile ricostruire i passaggi, individuare le persone, dare un senso al sua arrivo nell’isolotto di Osh. Questo tema si collega all’altro, altrettanto interessante, dei legami di sangue, o presunti tali, confrontati con le relazioni reali, con l’esserci affettivamente, svolgendo un ruolo, al di là delle relazioni di parentela. Tematiche, come si vede, che hanno a che fare con l’identità, quella essenziale richiesta di individuazione così presente nelle teste degli adolescenti. Anche in questo romanzo l’azione, raccontata in alcuni tratti a ritmo serrato, si accompagna a una grande capacità di ricostruzione delle atmosfere familiari attraverso gli oggetti di vita quotidiana, gli animali che condividono la vita dei protagonisti, i diversi personaggi secondari. Esemplari i momenti in cui viene descritto il gatto di casa, con le sue abitudini e il suo linguaggio. Infine la questione storica, il destino delle persone ammalate di lebbra, mandate il più lontano possibile insieme ai pochi temerari disposti a curarle. Ne emerge un ritratto vivissimo di un modo di pensare, di pratiche durissime applicate ai malati, del dolore e della solitudine di chi da quei ghetti non usciva più. Dopo Annabelle, la coraggiosa protagonista del romanzo precedente, anche Crow delinea una personalità femminile raccontata con finezza psicologica, descritta nel groviglio di sentimenti che la lega al presente, certo e rassicurante, e nello stesso tempo a un passato dai contorni imprecisi; è una ragazzina determinata, coraggiosa e, nello stesso tempo solidale con quel mondo di paria da cui forse proviene. Seguiamo passo passo le sue scoperte, la sua maturazione interiore, viviamo le sue scoperte e le sue delusioni. Consiglio caldamente la lettura di questo bel romanzo, adatto a lettrici e lettori di almeno tredici anni.

Eleonora

“ Al di là del mare”, L. Wolk, Salani 2019



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