mercoledì 5 giugno 2019

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


LA POETICA DELLA SALOPETTE

La fattoria di Pina, Lucy Cousins
Terre di Mezzo, 2019


ILLUSTRATI PER PICCOLISSIMI (dai 2 anni)

"Pina e i suoi amici vanno alla fattoria.
Ciao pecore! Ciao maiali!
Pina guida il trattore nei campi.
Guarda lo spaventapasseri!"

Pina con Lillo e Piopio aprono il cancelletto del recinto della fattoria. 


Hanno molto da fare: prendersi cura degli animali, pulirli, sfamarli e poi coltivare la terra e quindi fare il raccolto nell'orto. A fine giornata, quando il sole va giù, vorrebbero, forse, mettere tutti a dormire.
Quando la fattoria sembra ormai volgere al silenzio, qualcosa di inatteso sta per succedere. L'interno della stalla si anima: gatti, cavalli, pulcini, gufi, ragni, conigli, un maialino, due pipistrelli e un panda (di peluche) hanno tutti gli occhi sgranati perché - chi l'ha detto che è ora di andare a dormire? - ora ci si diverte davvero. Che il gioco abbia inizio!

È tornata. La Pina è finalmente tornata. La gioia nasce dalla semplice constatazione che la Pina (un po' come Stanlio e Ollio, i Mumin, come Winnie the Puh, Pippi o Mary Poppins) è necessaria per crescere. Non si può diventare grandi per bene senza averli conosciuti, tutti costoro, senza averli attraversati, e senza averci passato almeno un po' di tempo assieme. E alludo a quel tempo che ognuno di noi trascorre senza consapevolezza ma che poi, è sperabile, non si dimentica: l'infanzia.


La Pina è lì insieme a una moltitudine di altri personaggi che hanno contribuito a costruire l'immaginario di ognuno.
Racconta Lucy Cousins che la Pina è la risultante di una sua lunga ricerca iconografica per trovare un animale che potesse diventare personaggio. Personaggio versatile per creare una infinita varietà di libri per bambini piccoli piccoli.
Fogli riempiti di molti altri animali, elefanti, giraffe, fino ad arrivare a questa topetta che ha saputo imporsi e prevalere su tutti gli altri.
La Pina, è chiaro a tutti, è volitiva, indipendente e molto curiosa di tutto ciò che la circonda. Dovrebbe avere circa due anni e mezzo, al massimo tre - è la Cousins a supporlo - e fa cose piuttosto consuete, ma non disdegna l'avventura che spesso condivide con i suoi amici di cui si prende cura, perché lei in un certo qual modo è sempre quella che tiene le fila di tutto.
È gentile e nello stesso tempo non ama troppo smancerie o leziosità. Per esempio nel vestire: indossa salopette o magliette e pantaloni e solo per le grandi occasioni, matrimoni e compleanni, sfodera un vestitino. Come tutti ha un abbigliamento preferito in cui si sente perfettamente a suo agio: la maglietta rossa e i calzoni a righe verdi. Le righe, comunque, le piacciono parecchio, e anche le salopette passioni che condivido entrambe e che testimoniano una scelta di campo. Non ha fiocchi, non ha lustrini, non ha coroncine e neanche cuori sulle magliette. Vorrà pur dir qualcosa...
È sempre molto appropriata: stivali quando c'è da lavorare, e scarpe da ginnastica quando c'è da correre, sciarpa quando fa freddo.
Lucy Cousins la disegna con quella riga nera di contorno sempre molto evidente, veloce e volutamente imprecisa, quel naso 'importante' usa principalmente colori brillanti e puri, unica eccezione è il rosa Pina con cui colora orecchie, muso, coda, mani e baffetti. 
Il resto del corpo ricorda il tipico candore britannico.
Quali sono le ragioni per amarla? Esattamente quelle fino a questo momento elencate più una: è un personaggio di grande inventiva; è piena di interessi; non è leziosa (al contrario di Giulio coniglio) ; quel che dice fa, in altre parole è affidabile, non è saccente (al contrario della Pimpa), ma sa essere istruttiva, non è ironica ma sa far subito squadra. Attraversa la realtà, sempre sorridente. 
Ed è bella!

L. Cousins, Maisy Big, Maisy Small, Walker 2007

La Pina è compagna ideale di letture con bambine e bambini, all'incirca suoi coetanei. Ed è per questo che Terre di Mezzo ha stondato il cartonato quadrato, piccolo e quindi più maneggevole anche per giovanissime mani.
Come nella maggioranza dei libri di Pina, almeno nella loro edizione originale, l'interazione del lettore è richiesta, anzi necessaria. Si tratta di pop-up che si costruiscono con linguette che si tirano, personaggi che si muovono. In questo caso specifico si ottiene l'interno della stalla in cui far agire i personaggi con una semplice apertura di tre fustelle a fine libro. Probabilmente la scelta di un prezzo contenuto ha fatto sì che si è dovuto sacrificare qualcosa del pop up originale che prevedeva oltre trenta fustellati. 


Non sempre si può avere tutto.
Solo su una scelta si potrebbe dissentire, ovvero la doppia lingua.
Il testo originale in inglese è rimasto sulla pagina anche se non in neretto come quello in italiano, comprese le onomatopee. 


E così la pagina si riempie un po' troppo. Sebbene l'intento dichiarato in quarta di copertina 'scopri le prime parole in inglese' sia in linea di principio lodevole, all'atto pratico sembra non esserlo davvero. E soprattutto a scapito di una buona leggibilità dell'immagine.

L. Cousins, Maisy Big, Maisy Small, Walker 2007
Non sempre si deve avere tutto.

Carla

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