mercoledì 15 gennaio 2020

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


PIETRA SERENA

La pietra blu, Jimmy Liao (trad. Silvia Torchio)
Camelozampa 2019


ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 5 anni)

"La pietra blu giace serena nel profondo della foresta. Ama il canto degli uccelli, la fragranza sfuggente dei fiori, la luce che filtra attraverso le foglie. Le piace questo luogo, crede che rimarrà qui per sempre.
Ma un incendio divampa nella foresta. Brucia per molti mesi, da est a ovest, da sud a nord.
Infine l'erba non cresce più. Resta solo una pietra nuda e nera che giace sul terreno arido, come una balena senza il suo oceano."

Per fortuna sono in arrivo le piogge che lentamente la ripuliscono da tutta quella fuliggine. E, di nuovo di un blu splendente, tutto sembra tornare come prima, ma una pietra legata a una gru le piomba sulla schiena, spaccandola in due. Una delle sue parti resta nella foresta, l'altra, imbrigliata con delle corde, viene portata via. Ed è proprio qui che comincia il suo lungo viaggio, durante il quale perde la sua forma originaria, rimpicciolisce di volta in volta, subendo tante diverse trasformazioni. 


Attraversa scenari per lei del tutto nuovi, dallo studio di uno scultore che la trasforma in un grande elefante grigio da esporre al museo, arriva a diventare un uccello-fontana, un pesce-testimone di un'attesa disattesa. Finisce anche in fondo al mare, diventa uno spicchio di luna e lapide in un cimitero, gattino da orfanotrofio fino al momento in cui è davvero minuscola e diventa piccolo cuore, al collo di una ragazza innamorata. Il suo peregrinare tra le cose belle e ma soprattutto brutte del mondo non le impedisce di provare costante il sentimento della nostalgia. Spesso si strugge ricordando la sua vita laggiù e non ha mai dimenticato la parte di sé da cui l'hanno strappata.


Ed è lì che sente di dover tornare, alla fine di tutto.

Se, davanti all'evidenza che questa storia sia un'occasione per ragionare delle proprie radici, e sulla forza di un richiamo interiore a tornare lì dove si è nati, tuttavia quello che mi colpisce di più e il lato metamorfico della storia.
Riguardo alla nostalgia, ho una perplessità di fondo che non riesco a risolvere.
Personalmente associo al termine nostalgia parole come struggimento, malinconia, rimpianto. E potrei spingermi anche verso parole come inquietudine che può diventare anche malessere, il male di essere (lontano da qualcuno, lontano da un luogo, lontano da un tempo).
E sebbene la pietra più volte vada in frantumi per la troppa sofferenza di essere stata portata via dalla sua foresta e dalla sua metà, tuttavia essa è spesso anche 'serena'. Ed ecco che la perplessità si genera nella congiunzione tra questo diffuso senso di nostalgia, e la serenità che accompagna spesso il suo giacere su un prato, in un barattolo, nel fango, nel bosco o incastonata in un muro.


Resta da capire da dove nasca questa serenità. Forse ha lo scopo di rendere meno gravoso il lungo girovagare della pietra? I testi di Liao sono il punto più fragile delle sue storie. in questo preciso caso, non sapendo come trovargli un senso definitivo a questa serenità, forse è più interessante andare a vedere l'altro grande tema che attraversa questo corposo libro di Jimmy Liao: ovvero il percorso di trasformazione cui viene suo malgrado sottoposta la pietra.
La prima volta che appare, occupa lo specchio delle due pagine ed è nera di fuoco, poi recupera il suo colore elettrico, un blu profondo che mantiene per poco perché da grande sasso diventa elefante grigio e poi uccello rosa. il suo trasformarsi in qualcosa d'altro riguarda la sua forma e il suo colore, ma come in tutte le metamorfosi un nocciolo di un sé originario rimane sempre. E anche la pietra blu non fa eccezione. Tutte le volte che la nostalgia la fa esplodere e andare in frantumi, lo sguardo del lettore riesce sempre a intravedere e riconoscere tra le sue schegge il suo inconfondibile colore.


La metamorfosi è un tema universale che nasce in uno con la vita stessa, e non è un caso che mito e fiaba se ne siano abbondantemente nutriti.
Jimmy Liao lo attraversa con delicatezza, dicendoci che per quanto una creatura possa cambiare essa sarà allo stesso tempo un elemento fatto di materia mutevole, ma anche di anima unica. Attraverso i continui cambiamenti della pietra, Jimmy Liao attraversa molti scenari differenti, un repertorio di umanità variegata e di luoghi che con la pietra necessariamente si confronta. Nessuno di loro e nessuno dei contesti che abita rimane indifferente alla sua presenza. La pietra stessa dimostra una grande tensione ad adattarsi.
Il lettore, in questo continuo cambio di scenari (in alcuni casi non così fluido come ci si aspetterebbe), inevitabilmente si appassiona e si lega a livello emotivo alla sorte della pietra. 


E se anche a un adulto forse può apparire da subito chiara la circolarità del percorso, i bambini invece, come in un gioco ipnotico, saranno catturati dalle routine del testo e dal continuo avvicendarsi di magnifiche immagini.


 Come in una bella pinacoteca.

Carla

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