giovedì 3 luglio 2014

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)


GENERAZIONI IN CRISI


Ancora famiglie disastrate e ancora ragazzini e ragazzine, come nel caso di Questa sono io, in grado di far fronte ai disastri del mondo adulto.
La protagonista del romanzo di Ludovica Cima e Annalisa Strada è Viola, tredicenne dalla vita molto complicata: vive con la nonna, i genitori sempre lontani; a fianco a lei Arianna, l'amica del cuore con grandi capacità organizzative e un segreto doloroso; c'è una classe scolastica, con il suo repertorio di galline, ovvero il gruppo di fanatiche che si considerano leader, e qualche maschio belloccio e taciturno.
Il vero problema di Viola è che sa ben poco della vita dei suoi genitori, sempre lontani, sa solo che lavorano in teatro, un lavoro che li prende totalmente. Per saperne di più, le due ragazze organizzano un viaggio a Parma, dove risiede il padre; lì il castello di mezze verità e altrettante bugie va in mille pezzi, il padre ha un'altra famiglia, quella vera. Viola comprende dunque di essere la figlia di una relazione clandestina, quasi un inciampo nelle vite professionali dei suoi genitori; per questo porta il cognome della madre, per questo le visite del padre sono così sporadiche.
Anche Arianna, l'amica del cuore, ha il suo bagaglio segreto, la consapevolezza di essere stata adottata in tenerissima età.
Dunque famiglie diverse, in cui non è la generazione biologica il dato fondamentale, ma l'amore scelto consapevolmente: la nonna di Viola, che si è sempre presa cura di lei, cercando di farle vivere una vita normale, e i genitori adottivi di Arianna, che non le hanno mai fatto mancare l'effetto e la presenza costante.
Mi sembra un discorso ben condivisibile, e che potrebbe ampliarsi ancora di più, nel tema delle diversità. E se è senz'altro interessante questo discorso, in tempi di trasformazioni così radicali della dimensione familiare, lo è ancora di più ribaltando l'angolazione di questo racconto: ovvero qui, come in altri romanzi, ci viene restituito un ritratto di genitori inconsistenti, spesso irresponsabili, ricordiamoci dell'ampia bibliografia sull'argomento, carenti, incapaci di comprendere il mondo dei figli.
Se davvero le trasformazioni culturali degli ultimi trent'anni ci hanno portato a questo, come stupirsi di avere per figli degli sdraiati? La mia è ovviamente una provocazione, ma credo sia vero che tanta letteratura con questa ottica ci restituisca l'immagine credibile di generazioni in crisi, sia i genitori sia i figli, alla ricerca di un nuovo ruolo, una nuova prospettiva di vita.
Le due autrici hanno il merito di costruire una storia credibile, raccontata con la giusta misura e con quel pizzico d'ironia che allegerisce il dramma; è una lettura scorrevole, molto complice con il mondo degli adolescenti, adatta dai dodici anni in poi.

Eleonora

Questa sono io”, L. Cima e A. Strada, Il Castoro 2014



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