venerdì 18 dicembre 2015

UNO SGUARDO DAL PONTE (libri a confronto)


NELLE OSCURITA'



Due libri, belli, che parlano di mondi al riparo della luce del sole, uno di ambientazione notturna, l'altro sotterranea; due libri illustrati, guarda caso, adatti per lettori 'grandi'. Tanto a sottolineare che il libro illustrato non è solo 'cosa da piccoli'.


Cominciamo con Il Regno Invisibile, scritto e illustrato da Rob Ryan, ed è proprio un illustrato per grandi, a dimostrazione di quanto questo format rappresenti un filone molto fertile della produzione editoriale dedicata ai ragazzi.


Veniamo alla storia di questo libro, caratterizzata come dicevo, da un'ambientazione notturna: racconta la solitudine di un giovane erede al trono del paese di non si sa dove. Passa il suo tempo nella reggia, accudito da schiere di servi e occupato dalle severe lezioni del suo precettore. Può, certo, esplorare il palazzo, e nel farlo fa la conoscenza del ciabattino di corte, che vive in un oscuro sotterraneo e conosce le scarpe di ciascun ospite del palazzo. E' lui a regalargli una penna speciale, ad inchiostro invisibile, se non illuminato da una luce speciale.
Con questa penna il principino riempie le pareti della sua camera del disegno di una città immaginaria. Così facendo si imbatte in una botola che consente di salire nella soffitta soprastante: qui c'è una finestra, che dopo non pochi sforzi si apre sulla città vera.


Comincia così l'avventura delle esplorazioni notturne nella città addormentata, alla scoperta dei luoghi e delle persone che la popolano di notte. Notte dopo notte scopre strade, piazze e mestieri, vede la vita vera e arriva al cancello la cui chiave gli è stata consegnata dal padre in punto di morte. In realtà, il messaggio che riceve è quello che tutti i genitori consegnano ai propri figli, nel momento in cui percepiscono l'avvicinarsi della maggiore età. Anche per il Principe si avvicina il momento di salire al trono, ma non è la vita blindata di corte ad attrarre il giovane principe. Compiuti i diciotto anni, è necessario per lui prendere una decisione irrevocabile, dagli esiti imprevedibili.
Queste conseguenze ci verranno raccontate nel prossimo volume, intanto seguiamo il viaggio di un ragazzo alle soglie dell'età adulta, capace di scegliere la propria libertà, rinunciando alla sicurezza di un destino segnato. Il prezzo di tale sicurezza è la cancellazione di ogni altro desiderio, di ogni diversa aspirazione, la lontananza dalla vita delle persone normali. E lui non intende pagarlo.
Appare evidente come questo sia un testo non semplice, che affronta un tema, quello di ciò che ciascuno/a vuol fare della propria vita, che coinvolge bambine e bambini 'grandi', nonostante abbia il sapore di una fiaba.
L'ambientazione notturna, le silhouette dei personaggi stagliate sugli sfondi sono frutto della tecnica del papercut, come in un teatro delle ombre. Tutto si svolge nell'ombra con i colori cupi della notte, delle vite spiate dentro le case, nei forni, o vicino ai lampioni. Fino a che la decisione presa illumina il giorno del giovane Principe.



In Mole Town. La città sotterranea, di Torben Kuhlmann, invece, siamo nel mondo oscuro delle talpe. Il testo, qui, è ridottissimo e a raccontare la nascita e lo sviluppo della città delle talpe pensano le immagini.
Tutto inizia da una singola talpa che arriva in un bel prato verde e ci si insedia, raggiunta a breve da molte altre. Ciascuna costruisce la propria casa, con tutti i comfort, e il prato, o meglio il suolo sovrastante, comincia a riempirsi di tubature e condotte. E si scava, si scava sempre più in profondità. Sulla superficie del prato compaiono comignoli, mentre sotto l'attività continua alacremente. Macchine sempre più grandi scavano gallerie sempre più lunghe e profonde, in cui vivono, come in un formicaio, migliaia di talpe, in case munite di televisioni, telefoni, docce. La vita oscura delle talpe, che vedono ben poco, si riempie di luce artificiale.


Dopo anni e anni di lavoro siffatto, del prato in superficie resta ben poco, se non un rettangolino, ben protetto, un parco naturale a memoria di quello che c'era.


A buon intenditor... Metafora chiarissima del nostro distorto rapporto col mondo naturale, devastato nel nome del progresso, ma protetto, a fatica, in piccole oasi che diventano santuari del ricordo. L'ossessivo lavoro delle talpe è una bella, sintetica rappresentazione di chi produce per produrre, consuma la vita per consumi senza senso, lasciando un piccolo rettangolino verde, qualche oasi dispersa che ancora conserva qualcosa di naturale, per mettersi a posto la coscienza.


A differenza del precedente albo, Lindbergh, qui non si racconta un'avventura, si descrive, con un certo realistico pessimismo, la nostra realtà, rivolgendosi a chi ancora ha la possibilità di cambiarla.
Mettete questi libri sotto l'albero di Natale o nella calza della Befana, vale la pena, per la loro bellezza e per la loro intelligenza, condividerli con i propri figli.

Eleonora

“Il Regno Invisibile”, R. Ryan, L'Ippocampo junior 2015
“Mole town. La città sotterranea”, T. Kuhlmann, Orecchio Acerbo 2015





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