giovedì 17 dicembre 2015

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


"È BELLO AVERE UN AMICO COME TE"

Le avventure di Lester e Bob, Ole Könnecke (trad. Alessandra Petrelli)
Beisler 2015

ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 5 anni)

"Questo è Lester.
Lester è molto conosciuto, adorato, un eroe per i bambini.
Lester è proprio un tipo in gamba.
E questo è Bob. Lui è l'amico di Lester.
E questa è la loro storia."

Lester è oca. 


Bob è orso. 



Lester è un leader, Bob un gregario. Lester fa il furbo, Bob fa le torte. Si potrebbe riassumere così la loro amicizia. Un'amicizia solida, costruita sulla differenza.
Si muovono, sempre uno davanti e l'altro dietro con un sorriso beato, il primo, e uno sguardo perplesso, il secondo.
Sei avventure che si svolgono ai margini di un campo da bocce, in una cucina, lungo la strada che li porta alla consegna dei Nobel, nel giardino di Bob, in cielo e su una distesa di neve soffice.


Lester, convinto di essere il migliore, sfida la sorte e si traveste da coccodrillo per prendere parte al torneo di bocce in corso. Purtroppo non calcola che la pioggia laverà via il suo travestimento e che i coccodrilli non prenderanno bene il suo imbroglio. L'inguaribile furbacchione, scappato dai denti aguzzi, cerca di rifarsi a spese di Bob che ha appena sfornato una torta. Questa volta è magnifica ed è di mele. Nonostante Bob sia lì ad esercitarsi per non darne a Lester nemmeno un pezzetto, a fine avventura, si ritrova ad offrigliene tre o quattro fette. D'altronde Lester è reduce dal giro del mondo e appare molto affaticato.


La diversità di Weltanschauung dei due amici emerge prepotente nella terza avventura, quando entrambi hanno intenzione di recarsi alla cerimonia di premiazione dei Nobel. Lester sarà inutilmente maestro di eleganza per Bob, il quale della raffinatezza ha una concezione molto particolare.


Un vero piccolo capolavoro dell'assurdo è la quarta avventura che li vede di nuovo affrontarsi per una torta. Questa volta è squisita ed è al mango.
Gli amici si vedono nel momento del bisogno e Lester e Bob non fanno eccezione. L'uno triste e l'altro allegro, si scambiano di ruolo, indossando l'uno la maschera del sorriso e l'altro quella del cattivo umore. Sarà un grappolo di palloncini a mandare per aria i piani di uno dei due. Talmente per aria che per un po' di tempo si troverà occupato altrove, mentre l'amico cerca di ricordarlo, facendo un pupazzo di neve a sua immagine e somiglianza. E tutto finirà per il meglio intorno a una torta. Questa volta è al cioccolato.

Solo i grandi autori hanno bisogno di poco per raccontare. Ole Könnecke guida la sua penna e tratteggia con quasi nulla il profilo di un'amicizia. E allo stesso modo la racconta con poche frasi che hanno la secchezza di un telegramma. Ma anche con la sapiente efficacia di chi vuole arrivare al cuore della questione senza tanti orpelli.
Tanto per dirne una: l'oca Lester dall'ego esagerato, attraversa la copertina del libro ostentando con lettere cubitali il proprio nome su di un cartello; Bob, orso di grande serenità interiore che rasenta la dabbenaggine, al contrario mostra con molta discrezione il proprio su un cartellino piccolo e in basso.
Ecco che i ruoli sono già configurati e chiari a tutti. Salvo rare eccezioni, Lester ostenta il sorriso della sicurezza che è al limite della spavalderia, mentre Bob, a parte altrettante rare eccezioni, si gira intorno con lo sguardo perplesso. L'ironia sottile sta nel fatto che il primo è un'oca e il secondo un orso, e se ci atteniamo all'evidenza fisica dei due, vediamo smentita nei fatti la spavalderia del primo e l'incertezza del secondo. E ancora, riuscire a raccontare la complessità di relazione che è la 'miccia' che dà il via alla quinta storia - Lester e i buoni consigli - attraverso l'espediente della maschera di circostanza per salvare l'apparenza, va considerato un colpo da maestro.


And last but not least, altrettanto per il piccolo gioiello di teatro dell'assurdo che tanto sarebbe piaciuto a Ionesco o a Beckett, da bambini, racchiuso in poche righe, poche pagine e poche battute tra un Bob che pianta cartelli di difesa contro Lester e un Lester che lo aiuta nel piantarli, totalmente incurante del loro contenuto ostile.


Costruito su piccoli dettagli (ce ne sono moltissimi e tutti molto espressivi), con un tipo di illustrazione semplice e leggibile da tutti, Le avventure di Lester e Bob conferma nel testo breve, icastico e scritto in stampato maiuscolo, la sua destinazione verso un pubblico di lettori in erba. Riprova ne è il fatto che compare nella collana Leggo già, pensata espressamente per i più piccoli che si esercitano nella difficile arte di decodificare segnetti neri su pagine bianche.



Carla

Noterella al margine. Un unico piccolo neo, correggibile in futuro: la disposizione del testo da parte del grafico, considerata anche l'utenza cui è diretto, poteva essere più curata e sensibile alle pause naturali che esistono nella lettura.


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