mercoledì 16 dicembre 2015

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)


UN MOSTRO ESILARANTE


Ancora mostri mangia-bambini, in una storia, breve, assolutamente comica e scritta quasi in rima rimandando a una esilarante lettura ad alta voce. Questa volta abbiamo a che fare con lo Yark, un mostro davvero brutto e cattivissimo, di quelli che popolano le fiabe e che mangiano i bambini, guarda caso, buoni. Non può proprio cibarsi di quelli bricconi o monelli, gli vengono una serie di fastidiosi acciacchi, dal mal di stomaco alla flatulenza, e quindi, da bravo mostro, dirige tutte le sue attenzioni sui bambini buoni, dall'anima candida e i comportamenti irreprensibili. Gli piacciono tenerelli e profumati e prima di papparseli in un sol boccone, ne assapora il profumo d'innocenza. Nelle sue incursioni notturne capita in un faro in cui vive da sola una bambina perfettamente buona, che si affeziona al mostro al primo sguardo.


Anche lei sola, non vede del mostro la bruttezza, ma la condivisione di una triste condizione. Colpito nel profondo del suo animo, lo Yark è travolto da tanto immeritato affetto e fa di tutto per esserne all'altezza.
Ma l'istinto è più forte di lui e per non nuocere alla sua amica del cuore, decide di fuggire in un'isola abitata solo da un nugolo di ragazzini selvaggi che, per nulla intimoriti dalla sua natura bestiale, lo catturano e lo torturano, facendogli mangiare tutte le schifezze possibili. Costretto a ingoiare pezzetti fetidi di bambini perfidi, il mostro teme per la propria vita. Ma l'effetto è esattamente opposto, il crudele trattamento, dopo una notte di sofferenze, lo rende immune e lo Yark si sveglia più forte e più affamato di prima, con l'immaginabile risultato di papparsi tutti, ma proprio tutti, i piccoli selvaggi.


Tornato dalla sua amica e contento di non sentire il bisogno di mangiarsela per colazione, verrà poi convertito, per amore, a una mite dieta vegetariana.
Storia politicamente scorretta, che racconta direttamente la crudeltà dei mostri, che esistono proprio in quanto divoratori di bambini, ha un ritmo sostenutissimo e cadenzato, grazie alle rime, il più delle volte rispettate, dalla bella traduzione di Paola Gallerani; per questo può essere una strepitosa lettura ad alta voce, divertente per i piccoli ascoltatori ma anche per chi legge. L'editore, non a caso, ha voluto allegare al libro il cd con la lettura di Francesco Sangermano. Le illustrazioni seguono bene il racconto, rappresentandoci il nostro Yark brutto come dev'essere, piuttosto spaventoso, con quella sfilza di denti aguzzi e gli artigli affilati, ma non troppo.


Si ride tanto e si gioca con la paura, ma questo grande esorcismo sulle paure dei bambini è rifiutato in coro da mamme e nonne che proprio non riescono ad accettare il comico e il grottesco come terapia salvifica dalle paure, quelle vere.
Lettura esilarante per bambine e bambini coraggiosi, a partire dagli otto anni.

Eleonora

“Lo Yark”, B. Santini e L. Gapaillard, LO Officina Libraria 2015



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