UN MOSTRO ESILARANTE
Ancora
mostri mangia-bambini, in una storia, breve, assolutamente comica e
scritta quasi in rima rimandando a una esilarante lettura ad alta
voce. Questa volta abbiamo a che fare con lo Yark, un mostro davvero
brutto e cattivissimo, di quelli che popolano le fiabe e che mangiano
i bambini, guarda caso, buoni. Non può proprio cibarsi di quelli
bricconi o monelli, gli vengono una serie di fastidiosi acciacchi,
dal mal di stomaco alla flatulenza, e quindi, da bravo mostro, dirige
tutte le sue attenzioni sui bambini buoni, dall'anima candida e i
comportamenti irreprensibili. Gli piacciono tenerelli e profumati e
prima di papparseli in un sol boccone, ne assapora il profumo
d'innocenza. Nelle sue incursioni notturne capita in un faro in cui
vive da sola una bambina perfettamente buona, che si affeziona al
mostro al primo sguardo.
Anche lei sola, non vede del mostro la
bruttezza, ma la condivisione di una triste condizione. Colpito nel
profondo del suo animo, lo Yark è travolto da tanto immeritato
affetto e fa di tutto per esserne all'altezza.
Ma
l'istinto è più forte di lui e per non nuocere alla sua amica del
cuore, decide di fuggire in un'isola abitata solo da un nugolo di
ragazzini selvaggi che, per nulla intimoriti dalla sua natura
bestiale, lo catturano e lo torturano, facendogli mangiare tutte le
schifezze possibili. Costretto a ingoiare pezzetti fetidi di bambini
perfidi, il mostro teme per la propria vita. Ma l'effetto è
esattamente opposto, il crudele trattamento, dopo una notte di
sofferenze, lo rende immune e lo Yark si sveglia più forte e più
affamato di prima, con l'immaginabile risultato di papparsi tutti, ma
proprio tutti, i piccoli selvaggi.
Tornato
dalla sua amica e contento di non sentire il bisogno di mangiarsela
per colazione, verrà poi convertito, per amore, a una mite dieta
vegetariana.
Storia
politicamente scorretta, che racconta direttamente la crudeltà dei
mostri, che esistono proprio in quanto divoratori di bambini, ha un
ritmo sostenutissimo e cadenzato, grazie alle rime, il più delle
volte rispettate, dalla bella traduzione di Paola Gallerani; per
questo può essere una strepitosa lettura ad alta voce, divertente
per i piccoli ascoltatori ma anche per chi legge. L'editore, non a
caso, ha voluto allegare al libro il cd con la lettura di Francesco
Sangermano. Le illustrazioni seguono bene il racconto,
rappresentandoci il nostro Yark brutto come dev'essere, piuttosto
spaventoso, con quella sfilza di denti aguzzi e gli artigli affilati,
ma non troppo.
Si ride
tanto e si gioca con la paura, ma questo grande esorcismo sulle paure
dei bambini è rifiutato in coro da mamme e nonne che proprio non
riescono ad accettare il comico e il grottesco come terapia salvifica
dalle paure, quelle vere.
Lettura
esilarante per bambine e bambini coraggiosi, a partire dagli otto
anni.
Eleonora
“Lo
Yark”, B. Santini e L. Gapaillard, LO Officina Libraria 2015
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