AL DI QUA E AL DI LA' DEL VETRO
COSE
CHE NON VEDO DALLA MIA FINESTRA,
Giovanna Zoboli, Guido Scarabottolo
Topipittori,
2012
ILLUSTRATO
PER GRANDI (dagli 11 anni)
Le
cose non sempre sono come noi le vediamo.
Più
volte bravi illustratori, bravi autori e bravi editori si applicano
con grande impegno e spesso anche con grande rischio al fine di
dimostrare ai più piccoli che il mondo è fatto a strati: sotto una
cosa ce n'è sempre un'altra che si nasconde, e sotto questa
nascosta, forse se ne trova un'altra ancora, sempre più profonda.
Quegli
stessi bravi illustratori, bravi autori e bravi editori al loro
pubblico di persone in crescita sembrano suggerire che nella vita si
può anche galleggiare spensieratamente tutto il tempo in suerficie
(a parte il mal di mare), ma che altrettanta bellezza si nasconde
sotto il pelo dell'acqua. Occorre tuffarsi ed esplorare. Occorre
immaginare, poi pensare e ragionare.
Ed è
soprattutto per questa ragione che, quando siamo intorno a un libro,
invito ragazzi e bambini ad andare a vedere cosa quel libro
nasconda. Se ritornano 'a galla' senza nulla nelle mani vuol dire che
quel libro non valeva niente. Raramente si sbaglia.
Cose
che non vedo dalla mia finestra
fa proprio questo: al di là del vetro (un'altra superficie
trasparente come il mio mare) vede le cose che non si vedono.
Assurdo, ma assolutamente vero.
Le
cose che non si vedono da una finestra appartengono almeno a tre
grandi categorie.
Le
cose che nessuno nota.
Le
cose che non sono lì (di questa categoria fanno parte anche le cose
che non ci sono più perché hanno finito di essere, o perché le
hanno portate via, o sono perse o fuggite)
Le
cose immaginate.
Se
guardassimo tutti da un'unica finestra tutto sarebbe più facile, ma
per fortuna ognuno ha un suo proprio punto di osservazione.
Giovanna
Zoboli guarda dalla sua, personalissima ed unica finestra (il titolo
parla chiaro). Nel farlo, attinge al suo mondo interiore che
condivide con noi, nel percorso del libro. Con lo sguardo, va
cercando e scrutando in quel profondissimo mondo personale che ognuno
dovrebbe possedere per sé.
L'esercizio
che il libro suggerisce a ogni lettore attento è proprio questo:
raccontare attraverso questa chiave di lettura ciò che non è
visibile fuori e dentro di noi. Per farlo occorre saper guardare al
di là e al di qua del vetro della finestra.
Trovare
un nostro punto di osservazione personale (in questo libro, anche
Sacarabottolo ha il suo, notato?) e 'vedere' cose che non si vedono,
che ci mancano, che non notiamo, cose che immaginiamo perché non
esistono, che vorremmo ricordare, che desideriamo.
Alcune
cose che vedremo saranno comuni anche ad altri, e saranno
riconosciute e condivise, altre saranno solo nostre e gli altri
potranno solo intuirle e sognarci sopra. Ed è bello che sia così.
Carla
Così
nasce questo catalogo poetico che Giovanna Zoboli ha stilato in uno
con Guido Scarabottolo; di nuovo insieme per testo e immagini con
l'intento raggiunto di creare un bell'albo illustrato. Un libro che
negli spazi tra immagini e parole è capace di raccontare molto
altro.
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