mercoledì 10 ottobre 2012

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


VA, PENSIERO.

A CHE PENSI? Laurent Moreau
Orecchio acerbo, 2012


ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 5 anni)

Lorenzo non vede l'ora che torni l'estate. 


Amir non è ancora uscito del tutto dal sogno. 


Laura evade tra le pagine.



Ma lungo la via ci sono anche Annetta, Luciano, Rosa e Antonio, Maria e Giovanni e altri ancora. Un gatto rosso, lì al margine della pagina, osserva questo via vai di persone. Si incrociano senza conoscersi, sono sedute al tavolino di un caffè, o su un panchina con il naso all'insù. Si guardano, si ignorano, si arrabbiano, sorridono, sognano o hanno in mente un progetto preciso.
Ognuno di loro segue un invisibile filo fatto di idee, ragionamenti, paure, desideri, rancori e amori.
Ognuno di loro serba un proprio pensiero nella testa, un pensiero nascosto, un pensiero che si può raccontare a parole, ma che poi diventa un'immagine.

Questo è quello che succede in un libro essenzialmente fatto di facce. Per la precisione: diciotto facce e un muso.
Una pagina per ogni personaggio, maschio o femmina, giovane o vecchio che sia, per raccontare qualcosa di lui, nel tempo fulmineo che occorre di solito al pensiero per balenare in una testa.
A questi diciannove pensieri è dedicata, di volta in volta, la pagina di sinistra dove il pensiero prende forma attraverso la parola: Luciano si ricorda con tenerezza di quando era piccolo e Annetta ha desideri zuccherati. Nella pagina di destra il pensiero diventa espressione: sguardi di sottecchi, oppure sognanti, occhi sgranati in cerca di un sogno, occhi chiusi per un bel ricordo, gesti di mani che denunciano incertezza, o di braccia serrate che trasmettono stizza, nasi all'insù per spensieratezza, bocche aperte che raccontano un ruggito, leggeri sorrisi che si generano da buone letture. E dietro queste espressioni che sono solo un assaggio di un pensiero tradotto in parole che cosa si nasconde? Ed ecco il vero stupore del libro: la pagina si alza, l'immagine si scompone e dietro ogni testa, che nella realtà come nel libro è contenitore dei nostri segreti pensieri, prende forma e colore qualcosa che forma e colore di solito non ha: il pensiero.


E allora la gelosia diventa serpente, la felicità diventa bicicletta, l'infanzia un bagno al mare, la solitudine una scogliera ventosa.
E allo stupore si aggiunge la meraviglia di vedere come dentro a una testa o sotto un quadrato di carta possa aprirsi uno spazio infinito, fatto di colori, forme, odori, sapori. E uccelli, uccelli dappertutto, come a dire che il pensiero è volo libero. Questa è l'immaginazione. Sconfinata.
E nell'ultima pagina ecco un coup de théâtre finale: quello che sembrava un repertorio di volti, diventa una comunità, un luogo dove i singoli diventano un insieme e allora quello che era stato uno entra in relazione con l'altro: e qualcosa si intreccia per diventare mondo.
La pagina finale, un po' come una foto scattata da una finestra ad una strada qualunque in un momento qualunque, sembra dire: attento, non sei solo qui, fermati e leggi il mondo che ti circonda perché c'è molto da capire.


Questo è un libro che è fatto di idee e che a sua volta ne genera altre.
Idee da mettere in condivisione per ragionare con bambini e grandi.
Molteplici sono le direzioni che la conversazione può prendere: un pensiero, di che cosa è fatto? I pensieri non hanno sempre la stessa forma? È bello che i pensieri restino nascosti se vogliamo? O è bello che i pensieri siano condivisi? Come posso capire a cosa pensa un'altra persona? A che serve capire il pensiero di un altro? Esistono due pensieri uguali?
Un libro che mette in moto la testa, così pieno di idee, che mette in moto gli occhi, così pieno di colori (su tutti impera il celeste dei mari freddi del Nord), che mette in moto lo stupore, così pieno di raffinate sorprese.
A chi ora mi chiedesse: "a che pensi?" direi: "a questo libro geniale!"

Carla

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