Mare, Ricardo Henriques, André Letria
La nuova Frontiera Junior, 2014
ILLUSTRATI PER MEDI (dai 7 anni)
"Acqua,
acquata, [...] albuquerque, [...]
caicco,
calamaro, [...] caravella,
fado, faro
[...] finisterre [...]
oriente,
orione, orzare [...]
pesca,
pescatore, pesci [...]
sardina,
sargassi, scafandro [...]
tesoro, timone,
titano [...]
vapore e
vascello..."
E' tutto blu. Un blu profondo da cui
escono pericolosi tentacoli che catturano un vascello che, piccolo
così, sembra quasi un giocattolo. Prima di cominciare a sfogliarlo,
questo grande libro, apprendiamo che vuol essere un omaggio
all'elemento più esteso del nostro pianeta: il mare.
Con la struttura dell'abecedario, il
libro naviga in lungo e in largo per le sue acque. Ne ricorda gli
abitanti, come il gambero e la medusa, o il minuscolo krill; cita i
suoi eroi, come Sir Francis Drake, il corsaro baronetto della regina
Elisabetta I, o Vasco da Gama, esploratore portoghese, Ferdinando Magellano che arrivò alla Terra del Fuoco e diede il nome al Pacifico; le sue vittime
come si legge alla parola Prestige o alla parola Tsunami...
Nettuno, le sirene, il kraken, Moby
Dick, il Nautilus costituiscono la sua mitologia. Poi ci sono le
imbarcazioni, raccontate nel dettaglio: dal timone alla gabbia,
passando a babordo, oppure esse sono divise per tipologie: dal
rimorchiatore al rompighiaccio, senza dimenticare il caicco,
l'idrovolante o la ben nota caravella.
Poi, lettera per lettera, si snocciola
l'infinito immaginario del mare, per esempio ciò che nella fantasia
dei marinai ne segna i confini: Finisterre, punta estrema della
Spagna nordoccidentale, o il lontano Oltremare, terra di conquista, o
in profondità, la mitica Fossa delle Marianne, che ogni nave attira
a sé. O ancora ciò che ne fissa l'iconografia: dalla barba dei
marinai ai 'baffi' della nave.
Che fosse un bel libro, lo si intuiva
fin dalla sua edizione originale in portoghese quando l'amico André
Letria lo mostrava alla Fiera di Bologna che gli ha conferito una menzione speciale.
Ora, tradotto e adattato sapientemente
da Marta Silvetti, è proprio una gioia leggerlo e sfogliarlo. Nella
sua struttura di attividario, il libro è uno strumento che orienta
percorsi in diverse direzioni: stimola le curiosità, crea
connessioni inaspettate, suggerisce approfondimenti, stimola la
creatività con giochi ed esperimenti, sempre concentrati nelle
pagine azzurre che si alternano alla sequenza di quelle bianche
dedicate alle definizioni vere e proprie.
Come in tutti gli abecedari deve essere
stata dura la scelta di ogni parola, a tal punto che alle escluse è
stato concesso un estremo momento di gloria nell'ultima pagina, dove
esse compaiono elencate a parziale discolpa da parte dei due autori.
E come in tutti gli abecedari, il rischio di apparire prevedibili è
sempre in agguato. Ma, si sa, in Mare nulla è mai fermo
completamente, tutto oscilla, fluttua, ondeggia, appunto. Ed è
esattamente questo il motivo per cui questo libro è sempre diverso
da se stesso, ad ogni rilettura risulta sempre nuovo anche per il
vecchio lettore.
L'illustrazione che va in molte direzioni, la
composizione della pagina movimentata contribuiscono alla sua grande
forza, insieme al tono che è sempre rigoroso, ma altrettanto
spigliato. Fin dalla premessa si intuisce che i due autori si siano
'divertiti' per primi loro a realizzare un libro tanto originale.
Carla
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