lunedì 15 settembre 2014

UNO SGUARDO DAL PONTE (libri a confronto)


È ANCORA GUERRA



La Prima Guerra Mondiale, con le sue ricorrenze, un secolo dal suo inizio, si è insinuata decisamente nella narrativa di questi mesi. E arriva anche nelle mani di ragazzi e ragazze attraverso libri diversi per stile e per approccio. Ne abbiamo già parlato e credo che sia una acquisizione positiva, quella che, lontano dalla retorica, mette di fronte ai giovani lo scenario cruento del conflitto mondiale.
Se il punto di vista scelto per narrare l'inenarrabile è spesso quello dei giovani soldati, coinvolti nelle vicende belliche, Chiara Carminati sceglie un approccio diverso: raccontare la guerra dal punto di vista di chi la subisce e cerca in qualche modo di sopravvivere.
Fuori fuoco, il romanzo appena pubblicato da Bompiani, raccoglie una doppia sfida: essere un racconto trasversale, che non esclude i lettori più giovani, ma può essere ben apprezzato da lettori di tutte le età. E la sfida di raccontare la guerra dal punto di vista dei civili, di chi resta a casa e aspetta il ritorno dei cari mandati al fronte.
Siamo in Friuli, a Martignacco, l'io narrante è una ragazza, Jole chiamata affettuosamente Pajute, per i suoi capelli biondissimi, quasi bianchi: la sua vita è semplice, povera e dignitosa, con una famiglia normale e una vita normale, fino a quando il mondo non si ribalta nell'avventura bellica, e niente è più come prima. Non solo i maschi di casa, chiamati e non, se ne vanno sotto le armi e con loro il ragazzo che le fa la corte; non solo la difficoltà di lavorare, di trovare un equilibrio, una routine accettabile; non solo i bombardamenti austriaci, la famiglia dispersa; alla fine anche Caporetto e quindi la fuga da profughi, la convivenza difficile con l'esercito occupante, la paura crescente di non rivedere il padre, i fratelli.
Dopo che la madre viene arrestata per aver reagito alle molestie di un ufficiale, Jole e la sorellina Mafalda vanno ad Udine in cerca di una zia, che in realtà non è tale, insieme all'asina Modestine, un po' il filo conduttore di tutto il racconto; da Adele apprendono di avere una nonna materna, mai conosciuta, ed insieme provano a raggiungerla a Grado, viaggio interminabile sotto i bombardamenti. Una volta giunte lì e riunita la famiglia, la sconfitta di Caporetto si traduce per tutte loro in una fuga concitata nel tentativo di passare il fronte. Gli echi di questa tragedia appartengono anche alla mia infanzia, attraverso la voce di una persona di famiglia, orgogliosamente friulana, che aveva vissuto da bambina questa terribile esperienza.
Scrittura misurata, senza traccia di retorica, dà voce a quell'esercito privato di parole che è rappresentato dai civili, quelli, soprattutto donne, anziani e bambini, che la guerra non la scelgono, non la fanno, la subiscono e basta. All'inizio di ciascuno dei tredici capitoli una foto, o una cartolina, di cui non vediamo il contenuto, il lettore può riempirle con l'immaginazione e in copertina Modestine, l'asina che riesce a portare, metaforicamente, tutti in salvo.
Carminati riesce a mantenere la penna leggera, a rendere credibile il punto di vista di una ragazzina, a sfiorare, in qualche punto, la poesia. La lettura è consigliata quindi a lettrici e lettori dai tredici anni in poi.


Ai lettori un po' più grandi, che volessero continuare la ricerca dell'antieroe, o del vero eroe, a seconda dei punti di vista, consiglio di leggere anche Il collare rosso, di Jean-Christophe Rufin, portato in questi giorni in libreria da E/O: un cane molto fedele, un soldato eroe suo malgrado, anzi contro le proprie convinzioni, un giudice che stenta a capire dove sia la ragione, sono gli ingredienti di un racconto un po' surreale in cui la verità si fa strada faticosamente. Anche qui uno sguardo trasversale all'evento bellico, che mette in discussione proprio quello che i giovani in genere cercano nelle storie di epiche guerre fra il bene e il male: l'eroe, spesso identificato con i personaggi da action movie, o dei fantasy.
Bello e stimolante ragionare su questo argomento.

Eleonora

Fuori fuoco”, C. Carminati, Bompiani 2014
Il collare rosso”, J.C. Rufin, E/O 2014






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