È ANCORA GUERRA
La
Prima Guerra Mondiale, con le sue ricorrenze, un secolo dal suo
inizio, si è insinuata decisamente nella narrativa di questi mesi. E
arriva anche nelle mani di ragazzi e ragazze attraverso libri diversi
per stile e per approccio. Ne abbiamo già parlato e credo che sia
una acquisizione positiva, quella che, lontano dalla retorica, mette
di fronte ai giovani lo scenario cruento del conflitto mondiale.
Se il
punto di vista scelto per narrare l'inenarrabile è spesso quello dei
giovani soldati, coinvolti nelle vicende belliche, Chiara Carminati
sceglie un approccio diverso: raccontare la guerra dal punto di vista
di chi la subisce e cerca in qualche modo di sopravvivere.
Fuori
fuoco, il romanzo appena
pubblicato da Bompiani, raccoglie una doppia sfida: essere un
racconto trasversale, che non esclude i lettori più giovani, ma può
essere ben apprezzato da lettori di tutte le età. E la sfida di
raccontare la guerra dal punto di vista dei civili, di chi resta a
casa e aspetta il ritorno dei cari mandati al fronte.
Siamo
in Friuli, a Martignacco, l'io narrante è una ragazza, Jole chiamata
affettuosamente Pajute, per i suoi capelli biondissimi, quasi
bianchi: la sua vita è semplice, povera e dignitosa, con una
famiglia normale e una vita normale, fino a quando il mondo non si
ribalta nell'avventura bellica, e niente è più come prima. Non solo
i maschi di casa, chiamati e non, se ne vanno sotto le armi e con
loro il ragazzo che le fa la corte; non solo la difficoltà di
lavorare, di trovare un equilibrio, una routine accettabile; non solo
i bombardamenti austriaci, la famiglia dispersa; alla fine anche
Caporetto e quindi la fuga da profughi, la convivenza difficile con
l'esercito occupante, la paura crescente di non rivedere il padre, i
fratelli.
Dopo
che la madre viene arrestata per aver reagito alle molestie di un
ufficiale, Jole e la sorellina Mafalda vanno ad Udine in cerca di una
zia, che in realtà non è tale, insieme all'asina Modestine, un po'
il filo conduttore di tutto il racconto; da Adele apprendono di avere
una nonna materna, mai conosciuta, ed insieme provano a raggiungerla
a Grado, viaggio interminabile sotto i bombardamenti. Una volta
giunte lì e riunita la famiglia, la sconfitta di Caporetto si
traduce per tutte loro in una fuga concitata nel tentativo di passare
il fronte. Gli echi di questa tragedia appartengono anche alla mia
infanzia, attraverso la voce di una persona di famiglia,
orgogliosamente friulana, che aveva vissuto da bambina questa
terribile esperienza.
Scrittura
misurata, senza traccia di retorica, dà voce a quell'esercito
privato di parole che è rappresentato dai civili, quelli,
soprattutto donne, anziani e bambini, che la guerra non la scelgono,
non la fanno, la subiscono e basta. All'inizio di ciascuno dei
tredici capitoli una foto, o una cartolina, di cui non vediamo il
contenuto, il lettore può riempirle con l'immaginazione e in
copertina Modestine, l'asina che riesce a portare, metaforicamente,
tutti in salvo.
Carminati
riesce a mantenere la penna leggera, a rendere credibile il punto di
vista di una ragazzina, a sfiorare, in qualche punto, la poesia. La
lettura è consigliata quindi a lettrici e lettori dai tredici anni
in poi.
Ai
lettori un po' più grandi, che volessero continuare la ricerca
dell'antieroe, o del vero eroe, a seconda dei punti di vista,
consiglio di leggere anche Il collare rosso,
di Jean-Christophe Rufin, portato in questi giorni in libreria da
E/O: un cane molto fedele, un soldato eroe suo malgrado, anzi contro
le proprie convinzioni, un giudice che stenta a capire dove sia la
ragione, sono gli ingredienti di un racconto un po' surreale in cui
la verità si fa strada faticosamente. Anche qui uno sguardo
trasversale all'evento bellico, che mette in discussione proprio
quello che i giovani in genere cercano nelle storie di epiche guerre
fra il bene e il male: l'eroe, spesso identificato con i personaggi
da action movie, o dei fantasy.
Bello
e stimolante ragionare su questo argomento.
Eleonora
“Fuori
fuoco”, C. Carminati, Bompiani 2014
“Il
collare rosso”, J.C. Rufin, E/O 2014
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