giovedì 15 ottobre 2015

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


SERENDIPITA' E ARCHEOLOGIA

Sam e Dave scavano una buca, M. Barnett, J. Klassen 
(trad. Davide Musso)
Terre di mezzo 2015



ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 5 anni)

"'Non ci fermeremo finché non troveremo qualcosa di spettacolare.' La buca diventa così profonda che finiscono sottoterra da capo a piedi. Ma non hanno ancora scoperto niente di spettacolare. 'Dobbiamo continuare a scavare' dice Dave. Così continuano a scavare."

Due bambini, armati di grosse pale e cappellini, cercano di passare il tempo di un pomeriggio autunnale. Nel giardino di casa i due scavano una grande buca, una grande e profonda buca. Scavano prima in verticale e assieme, poi, per aumentare la probabilità, si dividono e uno scava verso sinistra e l'altro verso destra. Nulla di spettacolare. Ormai quasi allo stremo, decidono di impiegare le loro ultime energie in un tunnel unico verso il basso. Hanno anche finito le loro scorte alimentari: latte al cioccolato e biscotti a forma di animale. Sfiniti, si addormentano seduti uno di fronte all'altro.

Spetta al cagnetto, che silenzioso li ha seguiti passo passo, di far vivere loro qualcosa di veramente spettacolare. Scavando, in cerca di un osso, l'ultimo diaframma che li separa dal vuoto, il cane li fa precipitare dall'alto e quindi atterrare di nuovo nel giardino di casa. Questo sì che è spettacolare.
A loro non resta che rientrare in casa per procurarsi altro latte al cioccolato e altri biscotti a forma di animale.
Raccontata così, la storia non sembra essere 'spettacolare'. Ma c'è Klassen alle matite in questo libro e allora le cose prendono tutto un altro aspetto.
Ed ecco la vera energia che un buon albo illustrato racchiude in sé.
La prospettiva, il taglio cambia nel momento in cui entrano le immagini.
E proprio di taglio si tratta: pagina dopo pagina, la buca che cresce è disegnata in sezione da quel diavolo di illustratore. E' un po' come se qualcuno avesse, per l'appunto, tagliato via una fetta di mondo e potesse guardarne la profondità. Da questa prospettiva impariamo a vedere come stanno veramente le cose e scopriamo che quei due ragazzini, nel loro scavare alla rinfusa, hanno mancato per pochissimo, e per ben tre volte, un bellissimo diamante. Bellissimi nelle loro sfaccettature sono lì, sempre più grandi, che si prendono gioco della sorte di Sam e Dave. Solo il cane, che dimostra più fiuto dei due scavatori, prova e metterli sulla giusta via, ma ogni volta loro cambiano direzione, lasciando i diamanti 'incastonati' nel terreno senza essere visti.
Eccoci di nuovo. Un libro che racconta come ciò che i nostri occhi vedono sia distante un bel po' da quello che le nostre orecchie sentono.
Ah, la perfidia che si accoccola nelle illusioni.
Crudele, surreale e basato su un raffinato gioco di piccolissimi gesti e impercettibili sguardi, Sam e Dave scavano una buca è un inno alla serendipità, ovvero al magico sfiorarsi di possibile e reale....
E, forse è la mia storia personale che me lo fa dire, più in particolare alla serendipità dell'archeologo. In fondo qual è il fine ultimo di un digger, se non quello di scavare una buca e trovare qualcosa di spettacolare? Io ne conosco uno che ha scavato in lungo e in largo in cerca del percorso dell'Aurelia romana da più dieci anni, ma ancora non l'ha trovata. In compenso è stato più fortunato di Sam e Dave e, come il loro cane, ha trovato varie ossa e anche un bel mosaico. Ma questa è un'altra storia.
Ma questo libro, come anche Extra Yarn, dove Mac Barnett e Jon Klassen sono di nuovo in coppia, è anche qualcos'altro: un inno all'immaginazione.
Jon Klassen e Mac Barnett, coetanei visionari, condividono un obiettivo nell'illustrare o scrivere libri per bambini: entrambi cercano la meraviglia.

Parlano la stessa lingua surreale che parlano i bambini e come loro si muovono con disinvoltura laddove la realtà incontra la finzione e con essa condivide dello spazio. E quello spazio di confine è l'arte, se l'arte la intendiamo come la intese Picasso che la definì una menzogna che spiega la verità. La scrittura di Mac Barnett e il disegno di Jon Klassen vanno al di là della pagina stampata e anche al di là della realtà. Le storie che raccontano sono porte che si aprono su un 'mondo di mezzo' dove la meraviglia ha qualcosa di verosimile che la rende credibile ai nostri occhi. Un mondo dove l'immaginazione irrompe per un po' nella realtà.
Questa è la chiave. E i bambini, fortunati loro, ce l'hanno sempre in tasca.


Carla

Noterella al margine.
Nel Picturebook Manifesto è detto tutto, o quanto meno molto per capire Barnett e Klassen.
E per capire chi siano i lettori di cui vanno in cerca, prendetevi un quarto d'ora di pausa e ascoltate quanto Barnett racconta sul suo modo di concepire una storia. E poi nulla sarà più come prima.

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