martedì 2 agosto 2011

IL NOCINO E IL CALORE DELL'ESTATE


La notte del 23 giugno, quella che precede la festa di San Giovanni Battista, a Genova si facevano falò in ogni piazza, dopo che per una settimana i ragazzi erano andati a raccogliere legni in tutto il quartiere per poter costruire una catasta altissima. Il fuoco con la sua funzione purificatrice rimarcava l’arrivo del solstizio d’estate.
In quella notte si raccolgono anche le noci per preparare il nocino, poiché in quel periodo le noci verdi sono al giusto punto di maturazione per essere tagliate in quattro (né troppo molli né troppo dure) e, secondo la tradizione, la rugiada notturna trasmetterebbe al liquore le sue proprietà curative.
Confesso di non avere raccolto le noci quella notte bensì qualche giorno dopo. C’è un albero nel Clivo di Scauro con alcuni rami che si allungano prepotentemente nella strada e da qualche anno, nella seconda metà di giugno, raccolgo trenta noci per preparare un litro di prezioso nocino.
Dopo aver tagliato le noci in quattro parti, occorre metterle in un litro di alcol o di grappa, insieme a cinque chiodi di garofano, due pezzetti di cannella, un pezzo di buccia di limone. Devono macerare al sole per un mese in un barattolo di vetro chiuso ermeticamente.
La fotografia l’ho fatta proprio in questa fase della preparazione: oggi, 1 agosto 2011, il barattolo è in terrazzo al sole ed è caldissimo, sta accumulando tutto il calore e la forza che poi ci darà nel freddo inverno. E’ il momento della preparazione che mi piace di più: la sensazione di raccogliere e conservare in un liquido tutta la luce e il caldo del sole dell’estate per poi assaporarlo in una fredda sera di gennaio.
Il composto deve essere agitato ogni giorno. Passato un mese, occorre aggiungere 500 gr di zucchero sciolto in un po’ di acqua e lasciato raffreddare, e far riposare per altri quindici giorni. Filtrate e aspettate almeno un mese prima di consumarlo. Le noci recuperate dopo il filtraggio possono essere utilizzate per aromatizzare la grappa.
p.s.: Non so se esiste a Roma quello che già c’è a Londra, ovvero una mappa in cui sono indicati tutti gli alberi da frutto presenti nei luoghi pubblici della città. Questo è l’indirizzo: http://www.fruitcity.co.uk/

Lulli

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