GALLEGGIARE NONOSTANTE
QUALCOSA GALLEGGIA, Giovanna Ranaldi
Kite Edizioni, 2011
ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 5 anni)
Questo libro è rimasto nell'anticamera della mia testa per un po' di tempo. L'avevo notato sugli scaffali della Kite mentre camminavo per la Fiera del libro di Bologna con quadernino e matita. Ero stata attratta dalle macchie di colore giustapposte che compongono l'immagine di copertina e dal formato che tanto amo (i libri quadrati di 22 cm.). L'ho preso e l'ho letto e, per storia, immagini e colore, mi è rimasto impresso. Quel rosso lì non se ne è più andato. Poi, come spesso succede, l'ho perso di vista, ma quel qualcosa ha continuato a galleggiare nella mia testa, l'ho cercato e nuovamente trovato e ora si è fermato in questa pagina.
Di notte galleggia
Nel vento e nella tempesta galleggia
Fa grandi incontri e galleggia
Nella pioggia galleggia
In un mare grigio, profondo, talvolta in tempesta, attraversato solo di rado da grandi navi all'orizzonte, qualcosa galleggia: un punto rosso. Un punto rosso, un po' piccolo e un po' grande, che cattura lo sguardo di chi sfoglia le pagine che contengono la sua avventurosa storia. Ma attira l'attenzione anche di pesci, balene e cormorani che lo guardano navigare sulla superficie dell'acqua. Non si può non vederlo, ma nessuno si avvicina e lo prende con sé. Il suo lungo viaggio termina dove il mare, diventato verde, finisce e incontra la terra. E lì sulla terra, finalmente, capiamo chi è.
Un libro di potenti immagini e poche parole per raccontare una storia che, essendo universale, può essere interpretata in molti modi diversi. Si tratta di un viaggio, un percorso di trasformazione e di crescita verso il destino che ognuno sceglie (?) per sé.
Qualcosa galleggia si presenta come una storia indefinita, incerta, 'aperta' che proprio per questo può essere letta secondo chiavi interpretative molto personali.
Giovanna Ranaldi, in questo piccolo picture book, fin dal titolo, ma in realtà ancora nelle ultime pagine, lascia il lettore in sospeso su cosa sia questo qualcosa. Solo alla fine del libro dà una sua lettura personale che però nulla toglie ad altre interpretazioni a carattere più metaforico che ogni lettore singolarmente può dare.
Tutto quel mare, così scuro e vasto, quegli incontri che non sono mai veri contatti, quel senso di solitudine, di fatica e di determinazione che circonda il punto rosso lungo tutto il suo percorso, mi hanno fatto pensare al difficile mestiere di vivere, al difficile compito di dare un senso alla propria esistenza. Non fa differenza si tratti di un bambino che da piccolo diventa grande, di un migrante in cerca di terra nuova dove mettere radici, di un salmone che segue 'per natura' un percorso tutto in salita verso la continuazione della sua specie, o di un piccolo seme che, dopo aver attraversato il mare, diventa albero, rifugio per uccelli e, a sua volta, porta in sé il seme di una nuova esistenza.
Andare avanti, nonostante tutto. Ecco il senso che io ci ho letto e che mi piacerebbe cogliessero anche i bambini.
Carla
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