IL TAPPETO DI TIGRE, Gerald Rose
Nord-Sud Edizioni, 2012
ILLUSTRATO PER PICCOLI (dai 4 anni)
"Tigre era molto magro e viveva al limitare della giungla. Era triste perché stava invecchiando e faceva sempre più fatica a procurarsi il cibo. Le scimmie gli tiravano le noci di cocco e lo prendevano in giro. Di notte guardava il palazzo del sultano e a volte, da dietro le finestre, lo vedeva che cenava con la sua famiglia nel salone caldo e confortevole. Avrebbe tanto voluto essere con loro..."
L'occasione gli si presentò quando vide, in una bella mattina di sole, un servo del sultano che batteva i tappeti in giardino. Tra questi c'era anche una pelle di tigre...Idea! E' bastato nascondere in un cespuglio la pelle logora, appendersi al suo posto sul filo dei panni e trasformarsi in tappeto, per aver accesso alle stanze e soprattutto al cibo del sultano.
Dopo essere stato con cura sbattuto dal servo che lo aveva trovato particolarmente polveroso, tigre diventò felicemente il tappeto del sultano. Ogni sera accoglieva sulla sua logora pelliccia i giochi del sultano e della sua famiglia, ma quando tutti andavano a dormire, a lui rimaneva la gioia immensa di mangiarsi le briciole avanzate e di bere una ultima tazza di buon tè. Ma si sa, mangia briciole oggi, mangiale domani, la pelliccia diventa ogni giorno più bella e in salute e le forme riprendono ad essere rotonde, e la vita da tappeto sembra essere in pericolo...ma la soluzione è lì dietro l'angolo, no, per la precisione, è lì alla finestra...
Albo illustrato esilarante per l'assurdità della storia raccontata e per l'ironia delle bellissime illustrazioni. Alludo in particolare alla vita da tappeto cui deve soggiacere Tigre per arrivare a quelle poche briciole serali...Sbattuto dalla polvere, trascinato lungo le scale, schiacciato sotto il peso dell'intera famiglia del sultano, strigliato con uno spazzolone, appeso a un filo a sgocciolare, il povero Tigre subisce serenamente (non a caso siamo in India) all'idea di quella buona tazza di tè indiano, cui oggi non rinuncerebbe più per nulla al mondo.
La storia è esilarante, ma il grande pregio della storia risiede, a mio avviso, nelle illustrazioni. I colori vivaci, la sapiente capacità di tratteggiare espressioni o atteggiamenti dei singoli personaggi della storia, fanno di Gerald Rose un illustratore di razza. Spesso attivo al fianco della moglie, ha divertito con le sue storie di animali montagne di bambini in giro per il mondo, e adesso è il nostro turno...EVVIVA!
Carla
Noterella al margine: Questo bell'albo è stato pubblicato per la prima volta nel 1976 e nel 2011 Bloomsbury ha pensato di rimetterlo in circolazione. Questo a riprova di quanto ha detto e ridetto mille volte Roberto Denti nella sua libreria: 'anche se il libro è vecchio, sono nuovi i bambini che lo leggono...'
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