lunedì 2 aprile 2012

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


A SERA LA TATA MI FA IMBARCARE

NELLA TERRA DEI SOGNI, Robert Louis Stevenson, Simona Mulazzani
Rizzoli, 2012

ILLUSTRATI PER MEDI (dai 7 anni)

L'album delle figure d'inverno

L'estate muore, l'inverno è arrivato...
ditini a spilli, il mattino è gelato, 
passeri e corvi dalle ali scure
e i miei libri con le figure.

Ora che l'acqua è diventata sasso
io e la tata abbiamo lento il passo
mentre i ruscelli delle acque pure
scorrono nei libri con le figure.

Tutte le cose belle sono qui accanto
riempiono gli occhi come per incanto, 
pecore e pastori, alberi e armature
nei miei libri con le figure.


Dodici tra le poesie che Stevenson scrisse in uno dei momenti più faticosi della sua esistenza. Sono il contenuto di questo bel libro.
Convalescente in Costa Azzurra, Stevenson, al quale era stato prescritto silenzio e riposo assoluto, dovette trascorrere diverso tempo al buio per un'oftalmia e con il braccio destro immobilizzato per le forti emorragie cui andava soggetto. In queste condizioni tutt'altro che propizie e felici scrisse alcune tra le più toccanti poesie sull'infanzia, sulla sua infanzia e le dedicò alla sua adorata Cummy, la tata-infermiera che gli fu accanto quando era piccolo.
I componimenti che presero il nome di Child's Garden of Verses (Il giardino dei versi), pubblicati nel 1885, sono uno dei più significativi omaggi all'infanzia, intesa come Età d'oro: età della spensieratezza, del gioco, della felicità e dell'immaginazione e del sogno.
La dozzina di rime scelte per comporre questo albo illustrato di grande respiro e di grandi dimensioni ci porta verso i tre principali terreni dove florida cresce l'immaginazione dei bambini.


Ci porta in quel preciso momento della giornata di un bambino segnato dal suo andare a letto. Andare a dormire per un bambino è un delicato passaggio, è un piccolo salto nel vuoto, nel buio, è anche un affacciarsi su un mondo fatto di sogno e fantasie.


Ma ci porta anche nel momento del gioco dove un bambino inventa amici immaginari, dialoga con la propria ombra, dall'alto di un ciliegio decide di dominare il mondo e, tra le pieghe del copriletto, inventa battaglie di soldatini.
Ed in ultimo ci porta nel mondo dei libri. I libri di avventura, che diventano 'sceneggiatura' di un ultimo gioco dietro il divano, tra belve assetate. Oppure i libri con le figure, che letti con la tata nelle lunghe giornate dell'inverno, riempiono gli occhi e la testa di tutte le cose belle.

 
Un grande libro con le figure. Grandi pagine piene di colori, che accolgono così tante cose al loro interno, che lo sguardo viene risucchiato. Io sono d'istinto attratta dalle illustrazioni di Simona Mulazzani. Non so dirvi perché, ma mi piace come costruisce gli spazi, mi piace il colore pastoso, mi piace certa ingenuità che ricorda alcuni naives e serialità di alcune forme, mi piace la luminosità, i suoi animali e i suoi bambini, con gli occhi grandi.


Tante volte ho pensato ad alcune di queste poesie come a ideale introduzione al mio strano lavoro: lettrice pubblica e, modestamente, mediatrice di immaginari. La tata Cummy si è conquistata una così importante parte del cuore di Stevenson proprio grazie al suo ruolo di narratrice durante la sua infanzia e di generatrice di molti sogni e di fervida immaginazione. Leggere a bambini e ragazzi è un'esperienza molto paricolare e, umanamente, assai coinvolgente. Mettere un libro nelle mani di un bambino e mostrargli gli innumerevoli mondi nascosti al suo interno è proprio un bel mestiere.

Carla

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