CAVALIERE
SOUVENIR, Lucia
Scuderi
Artebambini,
2012
ILLUSTRATO PER PICCOLI (dai 5 anni)
"POESIA
INDIANA. NON TI AUGURO UN
DONO QUALSIASI, TI AUGURO SOLTANTO QUELLO CHE I PIÙ NON HANNO. TI
AUGURO TEMPO PER
DIVERTIRTI E RIDERE; SE LO IMPIEGHERAI BENE POTRAI RICAVARNE
QUALCOSA. TI AUGURO TEMPO PER IL TUO FARE PER IL TUO PENSARE,
NON
SOLO PER TE STESSO, MA
ANCHE PER DONARLO AGLI ALTRI. TI AUGURO TEMPO,
NON PER AFFRETTARTI E CORRERE, MA TEMPO PER ESSERE CONTENTO."
Nei
risguardi di copertina di questo libro, fitta fitta, scritta in
bianco su fondo rosso, tutta a stampatello, si legge una poesia
indiana sul tempo. Su un tempo per trovare se stessi, per crescere,
per stupirsi, per fidarsi e non soltanto per guardarlo nell'orologio.
Tempo per la vita.
Eustachio,
lui, non ha mai tempo, è occupato in mille affari. Corre sul suo
cavallo e quando questo si ferma per brucare, lui non può indugiare,
ma deve proseguire.
Si
arrampica a piedi e in tutta fretta su un gigante che lo invita a
fermarsi. Impossibile, occorre andare. Anche quando incontra su un albero una
bella ragazza che gli fa girare la testa, deve continuare in tutta fretta il
suo percorso.
Precipita in un fiume, ma non c'è tempo per nuotare, bisogna andare e andare. Davanti a un drago che lo asciuga e gli propone un'avventura, Eustachio non coglie l'occasione ed è di nuovo in cammino. Ormai è davvero molto stanco e vorrebbe un po' sostare, ma no continua a camminare. Ma come al solito succede, sono dei bambini a chiarire la questione: Ma dove corri, dove vai e cosa diamine cerchi? E così Eustachio finalmente si ferma, si siede a raccontare di giganti, donne belle e draghi, ma i bambini, eccitati da tanta avventura, si azano di scatto e lo trascinano con loro verso un nuovo gioco...non c'è tempo da sprecare.
Libro
su un tema a me caro che mi ha conquistato per questo e per il fatto
che è illustrato da Lucia Scuderi, i disegni della quale di solito
mi piacciono. È curioso da dire, ma la cosa più bella, dal punto di
vista del contenuto del libro, sono i suoi risguardi che contengono
una poesia indiana che, come un mantra, rievoca il senso che ognuno
di noi dovrebbe dare al proprio tempo.
Velocità,
tempo, pausa, ricordo.
L'ultima
tappa è proprio il ricordo, cui allude il nome del Cavaliere
Souvenir, alias Eustachio, il quale si ferma alla fine del suo
viaggio, per ricordare, 'souvenir' di cose trascorse. Ed è proprio
quello che succede: una precipitosa corsa verso non si sa che cosa,
per poi fermarsi a guardare indietro ciò che si è lasciato
indietro.
Il
percorso che il cavaliere, simbolo della velocità, intraprende lo
porta a 'toccare', solo 'toccare' una serie di personaggi che invece
varrebbe la pena di conoscere meglio, meriterebbero altra attenzione,
altro tempo.
Lucia
Scuderi si riconferma nel suo modo di disegnare. La sua scrittura in
versi avrebbe richiesto forse maggiore meditazione. Come Eustachio,
anche lei ha corso troppo, ma come Eustachio, alla fine del libro,
avrebbe dovuto sedersi un po' più a lungo, a guardarsi indietro prendendo per sé un poco più di tempo...
Carla
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