mercoledì 25 aprile 2012


ANELLI DI PANE MAGICI o TARALLI

Che io faccia il pane in casa è cosa nota per chi mi conosce. Che io faccia panini diversi, a tema, ogni giovedì per i bambini di Altrondo, che è un piccolo circolo di lettori ostinati alla libreria Ponte Ponente di Roma, magari lo è di meno. Ma tant'è. Da ottobre, ho fatto già ventitrè incontri con almeno 15 tipologie di pane diverse da offrire a fine lettura. Va da sé che il pane ha in sé il sapore della fiaba appena letta. Per farvi capire, treccine di pane con fogliette di prezzemolo tritato per Prezzemolina, panini con lo speck per I tre porcellini, panini alle mele con Biancaneve, panini dolci all'arancio per Le tre melarance, panini giganti per Il gigante egoista, panini con le alici per La sirenetta e così via andare. Lo potete intuire che ormai le idee scarseggiano, anche se in alcuni casi, ho stupito anche me stessa per il colpo di genio avuto. Uno di questi è stato fare i taralli, ovvero anellini di pane, in occasione della lettura della Bella e la Bestia in cui l'anello è un elemento chiave per l'intera vicenda.

Ecco qui la ricetta.


Ingredienti:
500 gr di farina 0 (io ho usato una integrale bio ecc ecc.)
200 ml di vino bianco
125 ml di olio EVO
10 gr. di sale
10 gr. di semini (i miei preferiti sono quelli di finocchio, ma ai bambini quel giorno ho messo quelli di girasole tritati)

Mettete la farina settacciata in una ciotola e il sale nel vino perché si sciolga. Quindi versate i due liquidi, olio e vino nella farina e anche i semini e cominciate a lavorare finché non ottenete un impasto morbido, unticcio. Lavoratelo su una spianatoia per una decina di minuti e poi, a palletta, rimettetelo nella ciotola a riposare per mezz'ora almeno. Fate quindi dei tocchetti, più o meno di peso analogo (12/15 grammi è un buon peso), dell'impasto, arrotolateli a salsiccetta e chiudeteli con una bella ditata (o, per maggiore sicurezza, intrecciando l'impasto). A questo punto accendete il forno a 200° (non ventilato) e mettete sul fuoco un pentolone di acqua e quando bolle buttate dentro una dozzina di anellini per volta. Quando vengono a galla, tirateli su con una schiumarola e metteteli ad asciugare su un canovaccio steso. Vedrete che avranno assunto una consistenza gelatinosa: niente paura è regolare. Quando ne avrete cotti un tot, metteteli sulla leccarda del forno ricoperta di carta forno e cuoceteli per 25/30 minuti.
Dandoli ai bambini, ho detto loro di portarsene anche uno a casa e di metterlo sul comodino la sera per vedere se anche un anello di pane poteva funzionare magicamente come era accaduto con quello che la Bestia aveva dato a Bella, per riaverla con sé. Ma questa è un'altra storia...


Carla

Noterella al margine. Vorrei che notaste che bella collezione di ciotole greche possiedo. Lo devo alla generosità del professore e alla scarsa fantasia degli artigiani di Gortina, dove lui imperversa con le sue campagne di scavo. D'altronde, chi mi conosce bene sa che le ciotole sono un'altra mia enorme passione...

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