martedì 8 maggio 2012

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


L'OMBRA E IL BAGLIORE

JANET LA STORTA, R. L. Stevenson, M. A.C. Quarello
SALTO, L. Tolstoj, M. Celija
Orecchio acerbo, 2012

ILLUSTRATI PER GRANDI (dai 12 anni)


Pieno di ombre, di mistero, di nero profondo è il meraviglioso racconto di Stevenson. In una Scozia remota,un giovane reverendo, spronato da grande ardore religioso, decide di non dare retta alle voci che corrono nel paese sulla vecchia Janet e la assume come sua governante. Non si cura delle dicerie che la definiscono una strega, una posseduta dal diavolo. La povera Janet, attaccata a parole e percossa violentemente dalle comari del villaggio, giura e spergiura di non aver nulla da nascondere. Ma quel 17 agosto, giorno in cui neanche l'aria è più respirabile per quanto opprimente, tutto cambia. Per Janet e per il reverendo Soulis, l'apparizione di quell'uomo nero, un'ombra diabolica, scheletrica appollaiata sul muro del cimitero, significa la fine della pace. Con una travolgente sequenza di fatti prodigiosi di cui è difficile cancellare memoria, Janet va verso una fine definitiva mentre il reverendo, un po' come noi atterriti lettori, non trova più quiete per la sua anima. Il suo sguardo a la sua solitudine ce lo ricordano ogni giorno.


Tanto sono evocativamente pieni di ombre, di lati oscuri, di neri e di blu abissali i disegni che Quarello fa per questo cupo racconto di Stevenson, tanto solari e pieni di bagliori sono invece le illustrazioni di Maja Celija per il secondo titolo di cui scrivo.


Di Lev Tolstoj Orecchio acerbo pubblica un brevissimo racconto, quasi un apologo, dal titolo secco, una sola breve parola, come un colpo di fucile, come un ordine perentorio. Ed è proprio un ordine, urlato all'improvviso, la chiave di tutta la storia. Un ragazzino, il figlio del capitano della nave, è sul ponte quando una scimmia che è a bordo, per gioco lo provoca rubandogli il cappello di paglia. Il bambino non ci sta, ne va del suo onore perché tutti, scimmia per prima, si stanno prendendo gioco di lui. La scimmia è veloce ad arrampicarsi sul più alto pennone e il piccolo la insegue senza pensare alle pericolose conseguenze. Praticamente sospeso nel vuoto ad un'altezza che non lascia scampo, così lo vede suo padre.


Nessun indugio; imbraccia il fucile, lo punta sul ragazzo e urla: Salta o sparo! Il salto in acqua per evitare il colpo è ineludibile. Un salto che diventa, metaforicamente, il suo rito di passaggio dalla vita di ragazzo a una consapevolezza oramai adulta.
Asciutto, diretto, luminoso nel suo significato profondo, questo racconto prende ulteriore luce dalle tavole di Maja Celija che ne dà, come al solito, una sua personalissima lettura.
Dunque ombre e bagliori e non a caso per questo post, ho rubato un titolo di un racconto di Jack London che nel 2010 Orecchio acerbo pubblicò nella stessa collana, come libro illustrato dalle preziose e stupefacenti tavole di Fabian Negrin, per l'occasione particolarmente ispirato.
Sebbene per dimensioni, L'ombra e il bagliore uscì, come libro extravagans, all'interno della collana Lampi light, come contenuti calzava a pennello.
I Lampi Light sono racconti presi tra i grandi classici della letteratura e riproposti in una versione illustrata ad un pubblico di adolescenti o di adulti. Una grande sfida. Tutta racchiusa in due idee strepitose e, a mio giudizio, vincenti. Da un lato proporre (andandole a scovare tra le pieghe della grande letteratura) preziosi racconti che traghettino i più piccoli verso una loro propria maturità di lettori e i più grandi a riscoprire lati meno noti di autori che noti lo sono. Dall'altro -e qui la sfida raddoppia- di non voler abbandonare l'illustrazione di qualità a nessun costo perché la si considera un medium irrinunciabile per raccontare storie, grandi storie, anche per chi bambino non è più.

Carla

Noterella al margine. Un valore ulteriore questi libri lo trovano nelle due postfazioni di Goffredo Fofi, sempre lettore attento e sapiente della letteratura e quindi, in qualche misura, di tutta l'umanità.

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