L'OMBRA
E IL BAGLIORE
JANET
LA STORTA, R. L. Stevenson, M. A.C. Quarello
SALTO,
L. Tolstoj, M. Celija
Orecchio
acerbo, 2012
ILLUSTRATI
PER GRANDI (dai 12 anni)
Pieno
di ombre, di mistero, di nero profondo è il meraviglioso racconto di
Stevenson. In una Scozia remota,un giovane reverendo, spronato da
grande ardore religioso, decide di non dare retta alle voci che
corrono nel paese sulla vecchia Janet e la assume come sua
governante. Non si cura delle dicerie che la definiscono una strega,
una posseduta dal diavolo. La povera Janet, attaccata a parole e
percossa violentemente dalle comari del villaggio, giura e spergiura
di non aver nulla da nascondere. Ma quel 17 agosto, giorno in cui
neanche l'aria è più respirabile per quanto opprimente, tutto
cambia. Per Janet e per il reverendo Soulis, l'apparizione di
quell'uomo nero, un'ombra diabolica, scheletrica appollaiata sul muro
del cimitero, significa la fine della pace. Con una travolgente
sequenza di fatti prodigiosi di cui è difficile cancellare memoria,
Janet va verso una fine definitiva mentre il reverendo, un po' come
noi atterriti lettori, non trova più quiete per la sua anima. Il suo
sguardo a la sua solitudine ce lo ricordano ogni giorno.
Tanto
sono evocativamente pieni di ombre, di lati oscuri, di neri e di blu
abissali i disegni che Quarello fa per questo cupo racconto di
Stevenson, tanto solari e pieni di bagliori sono invece le
illustrazioni di Maja Celija per il secondo titolo di cui scrivo.
Di Lev
Tolstoj Orecchio acerbo pubblica un brevissimo racconto, quasi un
apologo, dal titolo secco, una sola breve parola, come un colpo di
fucile, come un ordine perentorio. Ed è proprio un ordine, urlato
all'improvviso, la chiave di tutta la storia. Un ragazzino, il figlio
del capitano della nave, è sul ponte quando una scimmia che è a
bordo, per gioco lo provoca rubandogli il cappello di paglia. Il
bambino non ci sta, ne va del suo onore perché tutti, scimmia per
prima, si stanno prendendo gioco di lui. La scimmia è veloce ad
arrampicarsi sul più alto pennone e il piccolo la insegue senza
pensare alle pericolose conseguenze. Praticamente sospeso nel vuoto
ad un'altezza che non lascia scampo, così lo vede suo padre.
Nessun
indugio; imbraccia il fucile, lo punta sul ragazzo e urla: Salta o
sparo! Il salto in acqua per evitare il colpo è ineludibile. Un
salto che diventa, metaforicamente, il suo rito di passaggio dalla
vita di ragazzo a una consapevolezza oramai adulta.
Asciutto,
diretto, luminoso nel suo significato profondo, questo racconto
prende ulteriore luce dalle tavole di Maja Celija che ne dà, come al
solito, una sua personalissima lettura.
Dunque
ombre e bagliori e non a caso per questo post, ho rubato un titolo di
un racconto di Jack London che nel 2010 Orecchio acerbo pubblicò
nella stessa collana, come libro illustrato dalle preziose e
stupefacenti tavole di Fabian Negrin, per l'occasione particolarmente
ispirato.
Sebbene
per dimensioni, L'ombra e il bagliore uscì, come libro
extravagans, all'interno della collana Lampi light, come contenuti
calzava a pennello.
I
Lampi Light sono racconti presi tra i grandi classici della
letteratura e riproposti in una versione illustrata ad un pubblico di
adolescenti o di adulti. Una grande sfida. Tutta racchiusa in due
idee strepitose e, a mio giudizio, vincenti. Da un lato proporre
(andandole a scovare tra le pieghe della grande letteratura) preziosi
racconti che traghettino i più piccoli verso una loro propria
maturità di lettori e i più grandi a riscoprire lati meno noti di
autori che noti lo sono. Dall'altro -e qui la sfida raddoppia- di
non voler abbandonare l'illustrazione di qualità a nessun costo
perché la si considera un medium irrinunciabile per raccontare
storie, grandi storie, anche per chi bambino non è più.
Carla
Noterella
al margine. Un valore ulteriore questi libri lo trovano nelle due
postfazioni di Goffredo Fofi, sempre lettore attento e sapiente della
letteratura e quindi, in qualche misura, di tutta l'umanità.
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