giovedì 7 giugno 2012

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)

IL PENSIERO E IL SOGNO SONO VEICOLI CELESTI (Olav Hauge)


IL SEGRETO DI GARMANN, Stian Hole
Donzelli, 2012

ILLUSTRATI PER MEDI (dai 7 anni)
 
'"Vieni Garmann, devo farti vedere un segreto', gli sussurra. Sgattaiolano insieme attraverso il parco e lungo la rete di recinzione che durante l'inverno Hanne ha convinto Garmann a leccare con un imbroglio. Poco dopo raggiungono i grandi abeti.
Johanne si guarda indietro e controlla che nessuno li veda. po prendono il sentiero che attraversa il bosco. 'Dove stiamo andando?' sussurra Garmann. 'Aspetta e vedrai' risponde Johanne.

Hanne e Johanne. Come dimenticare le due gemelle che in L'estate di Garmann (Donzelli, 2011) sono spauracchio per quel povero bambinetto biondo, perché a loro i denti da latte sono caduti e a lui no, perché loro sanno essere agili e lui è goffo? Garmann non le dimentica; le osserva di nascosto dietro l'albero della scuola mentre saltano a corda. Nonostante nessuno riesca a distinguerle, lui sa che sono diversissime. Hanne è dispettosa, permalosa e anche un po' ricattatrice, Johanne è curiosa e sa un sacco di belle cose e soprattutto ha con Garmann un segreto segretissimo, che ha a che fare con lo spazio. In un angolo del bosco ha scovato un rottame abbandonato che i due bambini immaginano possa essere un'astronave. Una navicella sovietica. Magari proprio quella di Gagarin (figurato al principio del libro).
Intorno a questa immaginaria navicella i due ragazzini ruotano e condividono sogni, tenerezze e brividi sulla pelle, ma soprattutto condividono i segreti della loro intimità. Sebbene il segreto che dà il titolo al libro sembri essere una navicella spaziale e la sua ricostruzione, in verità il segreto più grosso è la loro piccola e dolce storia di amore, fatta di dita che si sfiorano, di mani nelle mani e di un metodo infallibile per fermare il tempo... (solo leggendo il libro lo scoprirete).


Stian Hole è stato a Roma in occasione della Tribù dei lettori e ha fatto un paio di incontri con fortunati ragazzi di due scuole di Roma e provincia. E' stato molto interessante ascoltarlo mentre parlava del suo lavoro, di come per lui nascano le idee e di come queste prendano corpo. Ha raccontato ai bambini di come sia divertente e stimolante immaginare in una forma altri oggetti. Per farli ragionare su cosa volesse dire ciò, ha mostrato loro un sellino e un manubrio di bici, disposti nello spazio in una modalità precisa. A guardarli essi potevano sembrare se stessi ma anche molte altre cose, per esempio un toro, secondo la lettura che ne fece Picasso. Questo è il suo modo di lavorare: rielaborare, rielaborare e ancora rielaborare ciò che è davanti ai nostri occhi e restituirlo al lettore, trasformato.
Ha inoltre raccontato di come nell'edizione statunitense del libro siano 'saltate' certe immagini, giudicate poco consone (indovinate quali sono state censurate da quei quaccheri di americani?).
Sono molti i punti che mi fanno apprezzare questa seconda (in realtà terza) prova di Hole, che ha appena vinto il premio Andersen in Italia.
In primo luogo, l'illustrazione così innovativa, insolita, raffinata in ogni particolare, risultato finale di un lungo processo elaborativo, e così piena di citazioni.
In seconda battuta la leggerezza con cui Stian Hole racconta l'universo dei segreti, del saperli mantenere. Un mondo fatto solo di ragazzini.


Ma anche di come sia bravo nel raccontare un primo amore, attraverso delicatezze e pudori continui. L'assenza di ogni malizia, Hanne esclusa.
Bellissimo è anche il grande contenitore dell'intera storia: il bosco, in tutte le sue declinazioni, come luogo segreto per eccellenza, che viene scoperto proprio come una tenda che delicatamente si scosti per lasciar guardare cosa si nasconda al di là.


Carla


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