IN PRINCIPIO FU L'ORSO
WONDER
BEAR, Tao Nyeu
Dial
Books for Young Readers (Penguin Group), 2008
ILLUSTRATI
PER PICCOLI (dai 3 anni)
Tutto
comincia da due bambini armati di semi, innaffiatoio e cartelli.
Stanno andando a seminare in un orto: la bambina semina cocomeri, il
bambino cappelli. L'attesa è trepidazione, aspettativa, sogno. Nella
notte, nel loro orto spunta una gigantesca pianta, quasi lisergica,
che ricorda tanto, per velocità di crescita, quella nata dal fagiolo
magico di Giacomo.
Ma la fantasmagoria deve ancora compiersi: dalla
pianta infatti spunta un gigantesco orso bianco che dal suo cappello
azzurro, altra magia, libera un branco di scimmette arancioni che
come acrobati del circo danno vita a un'altissima piramide.
I
bambini, sparati nel cielo, come 'proiettili' raggiungono iil culmine
della piramide, intanto l'orso produce bolle di sapone a forma di
leone che si trasformano in maialini entro cui le scimmie si
divertono (?) a galleggiare. Ma da quel cappello azzurro continuano a
uscire cose fantastiche: da piccoli pesci a delfini e foche volanti.
Arriva la notte anche nel sogno e il sonno reale e quello sognato ora
si uniscono e l'orso, rimessi nel letto i due bambini, riprende
tutto ciò che era uscito dal cappello, compreso se stesso, e lo
rimette all'interno e così come è arrivato, scompare nel blu di un
cielo stellato.
Che
libro!
Una storia piena di tenerezza e di colori che produce negli
occhi continuo stupore. Un libro che è morbido e rotondo nel disegno
e nella storia raccontata, che è raffinato nei colori, nel gusto e
nel riferimento all'Art Nouveau nei continui grafismi e decorativismi
ma anche a certa arte pop tra gli anni Sessanta e Settanta (mi
ricorda tanto le copertine dei dischi dei Doors, per esempio).
Raffinato anche nella cura editoriale (nella copertina figure in
lucido su fondo opaco..).
Come
allora l'arte psichedelica, anche ora in questo libro di Tao Nyeu il
disegno ha lo scopo di catturare lo sguardo in continue evoluzioni
sinuose di linee e colori.
La
serigrafia, la tecnica utilizzata da Tao, e l'uso del colore, che
parte da una scelta iniziale, mantenuta poi per l'intero libro, in
assenza di sfumature, dà alle pagine un senso di freschezza e di
luminosità, indimenticabile.
Il
riferimento al sogno come luogo ideale per lasciare che la psiche
cominci a vagare in libertà (lascerei da parte le esperienze
lisergiche, per il momento, vista l'età degli utenti) è il tema
conduttore del libro che mette insieme racconto (anche se è
silenzioso) e immagine, come dovrebbe essere in ogni albo illustrato.
Il
magico orso che mangia le foglie per poi risoffiarle all'esterno,
divenute pescetti è un mago per i due protagonisti , ma anche per
tutti quei bambini fortunati che hanno avuto o avranno tra le mani
questa magnifica prova d'artista.
Noterella
al margine
Jules,
alias, Julie Danielson nel suo scoppiettante blog Seven ImpossibleThings Before Breakfast pubblica vari post dedicati a Tao Nyeu e
io personalmente sono molto fiera che le nostre idee su Tao
coincidano spesso.
Vi
consiglio di leggere l'intervista che, come di solito, lei fa
davanti a una buona colazione.
Seconda
noterella al margine:
Il
libro Wonder Bear (che è stato il progetto di tesi di Tao
Nyeu alla School of Visual Arts di New York) lo vidi nel 2008, ma non la pardo di vista. Quindi non finisce qui. Seguirà a
breve Bunny days,meno psichedelico, ma -se possibile- ancora più tenero e poi...
Nessun commento:
Posta un commento