LA
TORTA DI ROSE
Domenica
17 giugno scorso il mio prodigioso GAS (gruppo di acquisto solidale,
il mitico RivoluzioMario) ha organizzato una gran bella festa dentro
il parco di Santa Maria della Pietà, a Monte Mario, da qui il nome.
Si festeggiava, insieme ad altri Gas di zona (cito solo Felce e
Mirtillo, perché il nome lo merita più di altri), il fatto di
essere diventati numerosi, il fatto di far conoscere ad altri
l'esperienza positiva, il fatto di passare una giornata tutti
assieme, anche con i nostri cari e amati produttori. Sono arrivati
in tanti, dai vari angoli del Lazio e hanno esposto i loro formaggi,
il loro miele, il loro yogurt, i loro saponi...In condivisione
abbiamo messo anche alcune nostre competenze: i produttori ci hanno
parlato delle api, di cosa significhi essere vegani, di come si può
fare il sapone in casa, degli insetti che ci ronzano intorno e di
come 'utilizzarli' a scopo benefico, e alcuni di noi, più
modestamente, hanno prodotto ciò che meglio sapevano fare. Giravano
telai per tessere, vaschette per la carta pesta, varie pagnotte
autoprodotte, ma la regina della festa è stata lei: la torta di
rose, portata da Marilisa di Felce e Mirtillo. Tolta dal suo
involucro che ne nascondeva la forma inaspettata, è stata
letteralmente presa d'assalto (era anche l'ora delle merenda...).
Alla vista si presentava spettacolare e assaggiata ancora di più.
Carpita
la ricetta, ve la ripropongo.
PER
CHI HA LA PASTA MADRE
INGREDIENTI
a una
quantità di pasta madre di circa 80/100 grammi aggiungere
250 gr
di farina,
100 gr
di zucchero,
1 uovo
ed
un po'
di latte (al posto della solita acqua, q.b. per un impasto morbido).
Tutti
questi ingredienti vanno mescolati insieme e lasciati lievitare per
una notte intera.
La
mattina successiva si lavora per un po' la pasta e poi la si stende
con il matterello in strisce sottili, come per la pizza e quindi si
farcisce, ovvero si spennella con marmellata o cioccolata, oppure
burro e zucchero o tutto quello che vi viene in mente.
A
questo punto si arrotola la pasta su se stessa e si tagliano dei
cilindri di 2/3 cm che si affiancano ma non si toccano in una teglia.
Colpo da maestro: inserire una mandorla o un pistacchio al centro di
ogni spirale, per aumentare l'effetto 'bocciolo' di rosa...
Se si ha tempo, si lascia lievitare ancora un po' e poi si inforna a 180° per una ventina di minuti, sino a doratura.
A torta fredda, cospargerla di zucchero a velo di canna o no, fa lo stesso.
PER
CHI NON HA LA PASTA MADRE
INGREDIENTI
5/6 gr
di lievito di birra
250 gr
di farina
100 gr
di zucchero
1 uovo
ed
un po'
di latte (al posto della solita acqua, q.b. per un impasto morbido)
Mischiare
tutti gli ingredienti e lavorarli per una decina di minuti quindi
lasciarli lievitare per almeno tre ore.
Passate
queste, si rilavora per un po' la pasta e poi la si stende con il
matterello in strisce sottili, come per la pizza e quindi si
farcisce, ovvero si spennella con marmellata o cioccolata, oppure
burro e zucchero o tutto quello che vi viene in mente, be' non
proprio tutto.
A
questo punto si arrotola la pasta su se stessa e si tagliano dei
cilindri di 1/2 cm che si affiancano ma non si toccano in una teglia.
Colpo
da maestra di Marilisa: inserire una mandorla o un pistacchio al
centro di ogni spirale, per aumentare l'effetto 'bocciolo' di
rosa...
Se si ha tempo, si lascia lievitare ancora un po' e poi si inforna a 180° per una ventina di minuti, sino a doratura.
A torta fredda, cospargerla di zucchero a velo di canna o no, fa lo stesso. Tanto è già buona comunqe.
Se si ha tempo, si lascia lievitare ancora un po' e poi si inforna a 180° per una ventina di minuti, sino a doratura.
A torta fredda, cospargerla di zucchero a velo di canna o no, fa lo stesso. Tanto è già buona comunqe.
Carla
ideale portarla come dolce in un pranzo con le zie anziane che hanno la glicemia alta...
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