mercoledì 12 dicembre 2012

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


DI NON AVER PENSIERI SONO MOLTO FELICE...

MR. MÜNCHAUSEN. UN RESOCONTO DELLE SUE PIÙ RECENTI AVVENTURE, John Kendrick Bangs
Biancoenero 2012



NARRATIVA PER MEDI (dai 7 anni)

"'Mi invii per posta il suo manoscritto e le farò sapere', dissi rassegnato.
'Non posso farlo, non ci sono uffici postali dove mi trovo'.
'Non ci sono uffici postali?! e dove sta, all'inferno?!', esclamai a quel punto.
'Sì, precisamente e come certo saprà, i trasporti fra il vostro mondo e il mio sono in un'unica direzione, dalla terra all'inferno, mai viceversa'".

Declassato, perché all'inferno i titoli nobiliari non valgono, da morto l'ex barone più famoso e più bugiardo di ogni tempo sta contrattando con un editore vivo la pubblicazione delle sue ultime avventure.
La proposta sembra troppo allettante anche per il più prudente e scettico degli editori. Essendo impossibile mandare il manoscritto, però le nuove gesta arrivano via telefono.
Che l'ex barone le abbia sempre sparate grosse lo sapevano e anche da morto sembra non aver perso l'abitudine e così racconta di quando ammaestrò un' ape re, di nome Jang, di quando le insegnò a leggere e a scrivere, a un'ape del Siam, regione in cui l'intrepido barone era andato per vender ghiaccio...


Di quando usava le api come cani da guardia, di quando il leone gli entrò in casa e di quando esse lo punsero a tal punto che lui si morsicò così tante volte che alla fine morì sullo scendiletto del barone che se lo trovò tra i piedi la mattina.
Per non parlare di quando egli ebbe come animale da compagnia un boa constrictor, molto colto e gentile ma nello stesso tempo abile nella guardia a tal punto da essere capace di uccidere due ladri e poi gettarli nel Rio delle Amazzoni. Fu un collarino d'argento troppo stretto a portarlo via all'adorato barone.
Grandiose le sue rocambolesche fughe dai cannibali, sconfitti da una lanterna magica e una seconda volta dal sapor del pepe o dal temibile squalo anfibiano a tre gambe. Verrebbe quasi il dubbio che siano tutte delle frottole...


Ma la sua ultima avventura, quella più recente, è certamente autentica. Quella in cui si narra di una cimice che, chiusa nel panno della macchina da scrivere, comunicò al mondo, e lo fece in rima, il perché del suo sbattere la testa contro il muro e fu pressappoco così: 

di non aver pensieri sono molto felice
perché altrimenti credo,
anzi ne son sicuro
che avrei dovuto smettere di sbattere la testa al muro.

Un sapiente recupero di un grande autore umorista della letteratura americana tra fine Ottocento e inizi Novecento, da parte di Biancoenero. Neanche una virgola della sua comicità si è persa nel tempo: i suoi racconti, strutturati secondo uno schema narrativo preciso -che da lui prende il nome di bangsian fantasy- vedono un personaggio storico 'ritornare' dall'aldilà per raccontare ancora un altro po' di sé.
Dopo aver fatto ridere i ragazzini con Le avventure del Barone di Münchausen, arriva questa ideale prosecuzione, possibilmente ancora più assurda ed esilarante di quella di Raspe, già pubblicata nella stessa collana degli Strani Tipi nel 2010.
Finalmente un esempio di buona editoria che ha come obiettivo quello di proporre ai ragazzini, in particolare quelli che si avvicinano alla lettura 'in proprio', racconti divertenti e spensierati, senza per questo abbassare di un millimetro il livello di qualità.

Carla

Noterella al margine. Come sempre Biancoenero batte la bandiera dell'alta leggibilità, ovvero attenzione alla sintassi e al lessico, capitoli brevi e paragrafi tra loro spaziati, righe di lunghezza sempre diversa per seguire il ritmo narrativo, font studiato per i dislessici, carta color crema che stanca meno la vista.

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