Premessa
Se me lo permettono accenderò una
candelina e leggerò finché non si è consumata...Sabato in
libreria (Roma, Scuola e cultura) ho organizzato una Ramosiade, ovvero una maratona di lettura
su tutti i libri di Ramos che son riuscita a raccattare in giro: in
Italia un po' e un altro po' Oltralpe, ovviamente.
Questo, più degli altri già
amatissimi, merita un post.
APRÈS LE TRAVAIL, Mario
Ramos
Pastel-L'ecole de loisir, 2009
Dopo il lavoro, Cibola, la gallina
prepara per i suoi piccoli pulcini una deliziosa torta di mele.
Cibola fa la hostess sugli aerei.
Dopo il lavoro, Guglielmo,
l'ippopotamo si fa un bel bagno e non pensa più a niente. Guglielmo
è insegnante diplomato di danza classica al Conservatorio.
Dopo il lavoro, Gerardo, il
ghepardo, corre al parco per
restare in forma. Gerardo
consegna le pizze.
Venti personaggi,
maschi e femmine tra giraffe, gorilla e topini, e venti lavori o
professioni, che restano sullo sfondo per lasciare posto al meritato
tempo libero di ciascuno di loro. Lo schema del libro è presto
detto. Animale ritratto nel suo tempo di non lavoro nella tavola di
destra e, a sinistra, un breve testo di due o tre righe che
raccontano l'immagine correlata.
Ma è un libro bellissimo. Pieno di spunti.
Come al solito
l'ironia di Ramos si insinua nelle pieghe del disegno e nelle pieghe
del testo. Fa ridere un ippopotamo che fa l'insegnante di danza
(come all'epoca fecero ridere gli ippopotami di Fantasia di Disney e forse proprio da lì arriva Guglielmo) e
anche che una gallina faccia la hostess, lei che 'in natura' non ha
mai decollato. E fa ridere che il ghepardo faccia di mestiere, vista
l'innata velocità, i fattorino delle pizze. Quindi Ramos gioca con
le caratteristiche di ogni animale e le amplifica o le mette in
contraddizione con il mestiere. Ma gioca anche molto con il testo, si
diceva. Crea rime interne, Félicien le chien, Pascal le cheval,
Pistache la vache...ironizza con eleganza, come per esempio nel caso
di Bill il gorilla che dipinge solo banane e che dopo il lavoro
dipinge ad olio che è molto più difficile della pittura ad
acqua...Ma sa essere anche amaro, come per esempio, nel confronti di
chi non smette mai di lavorare per sempre più guadagnare o nei
confronti di chi il lavoro non lo ha perché è stato licenziato,
come è il caso di Sacha le chat che, come un pensionato precoce,
siede a capo chino sulla panchina di un parco e tira le mollichine di
pane agli uccellini.Ma è un libro bellissimo. Pieno di spunti.
Ramos ci ha
educato ad un tipo di libro che fa tanto ridere, ma che, a ben
vedere, mette sul tappeto anche grandi temi, grandi questioni. Penso
al diritto di essere piccoli dei piccoli (Nuno il piccolo re,
Babalibri 2008) o l'autodeterminazione e consapevolezza di sé (Il
lupo che voleva essere una pecora, Babalibri 2008) per non parlare di
Il segreto di Lu (Babalibri 2006) e Il fuoco a scuola
(Babalibri 2012) -pensati per bambini un po' più grandi, con un
testo più lungo e complesso. Anche la più conosciuta saga del lupo
che ha iniziato con Sono io il più forte! (Babalibri, 2002)
ci racconta con umorismo certe idiosincrasie, certi tic propri di noi
umani. La sua grande arte ci ha abituato al capovolgimento dei ruoli,
al colpo di teatro nell'ultima pagina, al chiamare il lettore dentro
al libro con irresistibili sistemi che giocano sulla serialità: mi
viene in mente Mamma! (Babalibri, 2001) con un'unica parola
che si ripete e si amplifica pagina dopo pagina. Lo schema è lo
stesso di Sono io il più forte! o Sono io il più bello! e
anche di questo libro francese.
Impossibile
resistere per bambini e adulti mediatori di lettura e non cadere
nella trappola della galleria di animali diversi, o nella galleria
delle quantità, o in quella dei personaggi interlocutori del
protagonista.So già che con i bambini sabato giocherò sul riconoscimento dell'animale, sulla caratteristica fisica che lo distingue, ragionerò con loro sul tipo di attività lavorativa che potrebbe fare ciascuna bestia e so già che non ci basterà una sola lettura, ma che lo leggeremo e lo rileggeremo e poi ancora...
Questo succede con i libri di Mario Ramos.
Carla
Noterella al
margine. La generosità e la grandezza di un autore le si vedono nei
dettagli. In Après le travail, la carrellata di personaggi
ritratti in ozio non ha doppioni: la copertina, la quarta di
copertina e il frontespizio sono disegni a sé che non hanno un
corrispettivo all'interno del libro stesso. Cercheremo di trovare
anche a loro un bel nome e un mestiere che gli si addica.
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