BOOKCROSSING o della STORIA STRAORDINARIA
C'ERA UNA VOLTA UNA STORIA,
Giovanna Zoboli, Camilla Engman
Topipittori 2013
ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 5 anni)
"Così finì che la palla lesse
la storia alla papera di gomma.
La papera di gomma all'uomo nero.
L'uomo nero alla bambola nella sua
casa.
La bambola nella sua casa, al pesce
sul davanzale.
Il pesce sul davanzale, al fiore nel
vaso.
Il fiore nel vaso, alle stelle.
Le stelle alla luna.
Poi, proprio nel momento in cui
tramontava, la luna lesse la storia al sole che sorgeva."
Tutto era
cominciato quando a quel bambino che non sapeva leggere, ma che
guardava sempre le figure del suo bel libro, la mamma lesse quella
storia. Parole e disegni della storia uscirono dalle pagine. Quella
storia tanto straordinaria suggerì al bambino l'idea di leggerla al
suo orso perché facevano colazione insieme da sempre. L'orsetto, a
sua volta, la lesse, al trenino, che la lesse alla palla perché la
stimava molto...il resto lo sapete.
Mentre c'è sempre
qualcuno che legge a qualcun altro, intorno continuano ad accadere
cose. Cose che cambiano, cose che si aggiungono, cose che si
intrecciano l'una dentro l'altra, in scenari sempre più
immaginifici.
Se nella pagina di
sinistra prosegue il bookcrossing che si chiude in modo perfetto,
laddove proprio aveva avuto il suo inizio, nella pagina di destra c'è
un vero e proprio brulichio di parole e personaggi che lievitano in
una storia a sé stante che, forse, potrebbe essere proprio la storia
tanto straordinaria che il bambino ama tanto.
Ma se così è
questo libro che in apparenza sembra essere uno, a ben vedere è un
libro doppio. Due storie parallele, la prima che racconta i passaggi
di un libro che contiene una storia straordinaria e la seconda che è
proprio la storia straordinaria. Questo fino a che la prima delle due
si impossessa anche dell'altra pagina e si avvia alla conclusione.
Tanto è perfetta
l'idea progettata da Giovanna Zoboli che funziona come un orologio
svizzero, o sarebbe meglio paragonarlo a un metronomo, l'intreccio
tra le due parti.
Camilla Engman è
illustratrice 'adatta' a questo genere di costruzione. I suoi
personaggini si muovono nella pagina di sinistra e in quella di
destra senza creare una soluzione di continuità, ma nel disegno il dondolio tra
i due racconti continua ad essere rispettato perfettamente.
Immagino questo
libro in mano a un bambino e al suo 'lettore' adulto. Cioè immagino
la situazione di partenza del libro stesso e provo a prefigurarmi
quanto godibile possa essere un libro così. E così vi elenco in
ordine sparso cosa esso offra: 1) una situazione di partenza
speculare a quella reale, ovvero un grande che legge a un bambino la
storia di un grande che legge a un bambino...2) un divertente elenco
di lettori immaginari, orsi, trenini, palle, stelle, lune e soli,
elenco che fa ridere ma che sottolinea la bellezza della pratica del
leggere e che teorizza e rafforza la lettura per contagio. 3) Una
storia piccola che lievita come un panettone, piena di personaggi,
che si aggiungono via via, che spariscono, che ritornano e che si
modificano. Seguirli nei disegni dà un enorme gusto. 4) Un finale perfetto che rimette in ordine tutto il
continuo passare di mano in mano del libro, ma che, a ben vedere, non
smentisce neanche a libro chiuso tutte le meraviglie accadute nella
storia, ciliegie comprese.
Carla
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