TORNA PRESTO!
Il manuale dell'ospite perfetto, Teresa Sdralevich
La grande illusion 2013Il manuale dell'ospite perfetto, Teresa Sdralevich
ILLUSTRATO
L'ospite perfetto prepara il letto nella camera degli ospiti - se c'è.
L'ospite perfetto sa che una colazione sostanziosa è molto importante.
L'ospite perfetto non aspetta di
essere invitato.
L'ospite perfetto porta il sacco a
pelo - sperando di non doverlo usare.L'ospite perfetto non si alza troppo presto ma neanche troppo tardi."
L'ambiguità insita nel termine 'ospite' ci garantisce un libro dalle due facce, dai due percorsi differenti e opposti che si congiungono in un punto centrale al mezzo del libro. Ma ci assicura anche due ragionamenti diametrali su cosa significhi ospitare e cosa significhi essere ospitato. E il tutto attraverso un occhio esterno che garantisca oggettività ed imparzialità.
Con una simmetria esatta si può vedere, a parità di circostanza, le due opposte posizioni: in altre parole si può ragionare sul fatto che mentre l'ospite -l'invitante- prepara il letto nella camera degli ospiti, l'altro ospite -l'invitato- tira fuori dalla valigia il suo sacco a pelo, sperando di non doverci dormire dentro...
La voce esterna di questo libro ci racconta che, per quanto gli ospiti tra loro possano essere intimi, tuttavia è dura a sparire del tutto quella leggera patina di formalità nelle loro cerimonie di accoglienza...Ma questo è anche il bello di essere ospitato o di ospitare. E continuando in questa scomoda ma efficace lettura 'doppia' entriamo nel bagno dove l'ospite non fa mai mancare la carta igienica e l'ospite non si trattiene mai troppo a lungo, oppure il primo mette a disposizione uno spazzolino da denti nuovo di pacca mentre l'altro è disponibile a lavarsi i denti con il dito, perché lo spazzolino lo ha effettivamente dimenticato a casa.
E con questa perfetta alternanza potremmo proseguire fino al momento dei saluti finali, laddove entrambi convergono su un ecumenico TORNA PRESTO...
ma uno è un coccodrillone lacrimoso che stringe un pesce dietro la schiena e l'altro è un omino con sciarpa, cappello e borsone a tracolla che esce di tre/quarti dalla pagina.
Leggere un libro rivoltandoselo tra le
mani ad ogni giro di pagina per apprezzare le concomitanze è
piuttosto macchinoso. Quindi consiglio di leggere prima la parte
dell'ospitante e poi quella dell'ospitato, o viceversa: il godimento
è assicurato lo stesso.
Il manuale dell'ospite perfetto
è uscito nel catalogo di La grande Illusion (piccola e gagliarda
casa editrice tra sperimentazione e tradizione) sullo scorcio
dell'anno passato, ma più antico, visto che la Teresa Sdralevich lo
stampò in serigrafia per pochissime copie, già nel 2007. Rilegato con una bodoniana, quattro
colori, arancio, azzurro e nero e bianco, un segno molto grafico, e una ironia
raffinata che attraversa le pagine: il libro è a tutti gli effetti
un libro d'arte di questa artista lombarda, trapiantata in
Belgio dove si occupa di serigrafia e di cartellonistica su temi
culturali, politici e sociali.Il tema dell'ospitalità, a Bologna, per me si fa cocente. Ogni anno sono ospite da carissimi amici per il tempo della fiera e della maggioranza delle circostanze raccontate in questo libro sono stata e sono protagonista attiva o testimone oculare: ne ho comprate due copie, perché l'ospite perfetto non si presenta mai a mani vuote!
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