lunedì 23 febbraio 2015

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


ALL'ORIZZONTE, DOPO DI ME...

Amica Terra, Sabrina Giarratana, Arianna Papini
Fatatrac 2015

POESIA

"Conta il silenzio tra le parole
Per ascoltare la luna e il sole
Conta il silenzio tra dire e fare
Per ascoltare la terra e il mare
Conta il silenzio tra tanto e poco
Per ascoltare la luce e il fuoco
Conta il silenzio così com'è
Per ascoltare anche te."

Per leggere poesia occorre silenzio. Amica Terra, pubblicato per la prima volta nel 2008, è un libro di poesie un po' mascherate da filastrocche. 
 

Il punto di partenza è proprio lei, la Terra, alla quale si chiede quale sarà il nostro futuro:
...Terra farina, terra di sassi
Guarda lontano, e dimmi che c'è
All'orizzonte, dopo di me...

E dalla Terra si parte per raccontare in versi la pioggia, gli uccelli, il tuono, la nebbia e il sole. L'albero che è definito abbraccio e respiro del mondo, le montagne che sono piene di rughe, il vento che è una bocca che soffia con tutto il suo fiato, le stelle che sono occhi che brillano. Ogni manifestazione della natura filtra attraverso un codice di conoscenza che è molto umano: bocche, braccia, occhi. Tutto passa attraverso i nostri sensi e i nostri strumenti per percepire il mondo. Il mondo che ci circonda comincia infatti dalla nostra pelle in poi: il vento e la pioggia ci accarezzano, la neve ci brucia le orecchie, il mare ci culla ed abbraccia, il vento ci tira su e poi ci rimette giù.



Ventuno filastrocche per ragionare con i bambini di ciò che la Terra ancora ci offre quotidianamente, finché dura...
Ventuno filastrocche che portano il lettore a 'percepire' con le orecchie e con gli occhi ciò che percepisce tutti i giorni con il proprio corpo, semplicemente vivendo.
La sfida è quella di accendere l'attenzione sulla ricchezza che abbiamo tra le mani e davanti agli occhi, ma che potrebbe sparire da un momento all'altro se non ce ne prendiamo cura, una buona volta.
Uno struggimento di fondo nelle parole che ritrovo in qualche modo anche nelle figure.


Il grande formato del libro offre respiro alle malinconiche tavole di Arianna Papini che come cifra prediligono sagome riassuntive, icone ieratiche o creature viventi isolate e volutamente spaesate. Si affacciano sulla pagina, entrando in scena silenziose e maestose, figure umane che accennano un sorriso al vento che le spettina, alla pioggia che le bagna, al sole che le scalda. 

Mante, passeri, aironi, tucani e merli in un silenzio cercato abitano le pagine e ne sono, di volta in volta, abitanti assoluti. Ma accanto a questi grandi protagonisti c'è un brulichio di minuscoli che, altrettanto silenziosi, attraversano la pagina o la popolano rendendola cosa viva. Forse allora non tutto è perduto...

C'era una volta una favola
Che si chiamava mondo
E non era una tavola
Era tondo tondo
C'erano terra e mare
Scimmie ed uccelli
Tempo per giocare
Tutti erano fratelli
E questa favola non finisce ora:
Se c'era una volta
Ci sarà ancora.

Speriamo, ma occorre lavorarci.

Carla

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