lunedì 9 marzo 2015

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)

 EDUCARE AL BELLO

Quando il sole si sveglia, Giovanna Zoboli, Philip Giordano


ILLUSTRATI PER PICCOLISSIMI (dai 2 anni)

"Quando il sole si sveglia
la luna scompare
il fiore sboccia
la mosca ronza..."

È cominciato un nuovo giorno.
E molte creature si mettono in movimento: rondini, cani, gatti, bambini. Si muove anche la macchina e le porte e le finestre della casa si aprono. 
Il percorso del sole nel nostro cielo porta la luce nella nostra giornata. E luce vuol dire veglia, movimento, attività. Al suo calare, il sole lascia posto al buio e alla luna che attraversa il cielo diventato scuro. E la notte significa quiete, silenzio, sonno e sogni. E tutto quello che si era mosso durante il giorno ora si ferma, ciò che si era aperto, ora si richiude, chi cantava ora tace. Chi si era messo in piedi ora si accuccia.


Un libro cartonato sullo scorrere del tempo. Su quella porzione di tempo, il giorno, che anche un piccolissimo può capire. L'unica che effettivamente conosce. Infatti, grazie a una serie di meravigliose reazioni chimiche che si attivano nei viventi, dai batteri agli esseri umani, l'orologio biologico comincia a funzionare da subito e lo scorrere del tempo detto naturale mette in moto a sua volta un'altra meraviglia: quello che si chiama ritmo circadiano. Sebbene alcuni pupetti se ne beffino di questo ritmo, scambiando il giorno per la notte, tutti gli altri bambini hanno ben chiaro che quando c'è luce tutto si muove, quando c'è buio tutto rallenta o si ferma. Anche se il tema non sembra essere una assoluta novità, tuttavia questo illustrato cartonato presenta una serie di 'anomalie' interessanti.


La prima: la scelta di non mettere il bambino come protagonista primario, quanto piuttosto quella di considerarlo osservatore esterno del risveglio di un mondo ben più grande del suo personale. Questo fa sì che non ci siano pappe o bagnetti serali che scandiscono la sua giornata, ma ci sia una prospettiva visiva più ampia e meno banale che anche lui può riconoscere, ma che non è solo sua.
La seconda: la scelta di colori e forme che non è per nulla consueta. Partiamo dai colori che, molto lontani dalla gamma cui si attinge di solito per questo tipo di libro, spaziano invece tra i mezzi toni: grigi, sfumature diverse del marrone, del verde petrolio e del blu carta da zucchero. Quindi le forme, che sono sintetizzate in giustapposizioni geometriche, vere sigle grafiche dei modelli originali. 


Tanto per fare un esempio: cerchi consecutivi di colore pieno sono rispettivamente nuvola, fumo di scappamento e fumo di camino su un tetto.
La scelta di Giordano, di grande coerenza con il suo segno, a tal punto che sembra di essere davanti a delle vere e proprie 'autocitazioni', pare di grande azzardo se si tiene a mente che si tratta di un libro per bambini molto piccoli. Azzardato pare anche il suo gioco con i limiti della pagina. A partire dalla copertina dove il 'bollone' giallo del sole antropomorfo fa capolino, o ancora nella luna che, nella pagina successiva, fa sparire la sua gobba lungo la linea orizzontale del margine del disegno. Azzardi sembrano anche le zoomate su alcuni soggetti: il gallo che mostra principalmente la sua cresta, oppure il senso di movimento dell'automobile che esce dalla visuale per più di metà del suo profilo. 


Tutto questo è un raffinato linguaggio che conosciamo per albi illustrati pensati per bambini più grandi che qui, invece, è proposto a lettori che -gli esperti ci dicono- preferiscano la mimesi totale tra rappresentazione della realtà e realtà medesima. Ma gli azzardi, se consapevoli e ben gestiti, spesso ci fanno fare strada.
Già in precedenza, Topipittori lo ha dimostrato. Con Facce (in uno con la sua applicazione) di Abbatiello, si è visto che anche ai più piccoli si può mettere in mano un oggetto che della realtà dia una sua lettura 'di estrema sintesi', pur senza creare in loro disorientamento. Anzi, godimento.
La terza: la volontà di dire attraverso il non detto. Mi riferisco al formato orizzontale del libro che suggerisce un dinamismo interno, confermato dalle immagini in movimento che seguono tutte una direzione convergente verso il centro del libro (e della storia) che è il bambino. Per poi fermarsi, visto che il sole ha lasciato il campo alla luna e alla notte, residenza elettiva della stasi e della quiete.
Così come il giorno si chiude su se stesso, laddove sole e luna si incontrano per un attimo in cielo, Giordano decide di suggellare questa congiunzione con la presenza del bambino tra loro, avvolto in una tuta da astronauta e in un sogno.


La quarta: il testo. Un testo che comincia, munariamente, già dalla copertina e che si snoda con un rigore che, direi, frutto di una lenta e meticolosa ricerca di parola dopo parola. Parole 'esatte', non sempre consuete, che hanno una loro musicalità interessante: ronza, sboccia, sbadiglia, si accuccia. Brillano accanto a parole piane, come vola, canta, nuota.
Educare al bello passa anche per qui.

Carla


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