venerdì 8 maggio 2015

FAMMI UNA DOMANDA!


QUASI UMANI


Non è la prima volta che segnalo testi riguardanti biografie di scienziate; Primati. Le amicizie avventurose di Jane Goodall, Dian Fossey e Biruté Galdikas è però un testo particolare, per cosa racconta e come lo racconta.



In primo luogo, mette insieme le storie di tre grandi primatologhe, scienziate che hanno studiato sul campo rispettivamente gli scimpanzè, i gorilla di montagna e gli orangutan; tutte e tre incoraggiate e finanziate dal professor Leakey, il famoso antropologo britannico, studioso dell'evoluzione umana, hanno rappresentato una svolta nello studio dei nostri parenti più prossimi, quelli da cui ci divide una minima frazione di Dna. Leakey era convinto che le donne fossero più adatte a studiare le grandi scimmie sul campo, perché più pazienti ed intuitive, empatiche. Disposte a passare mesi e anni in condizioni difficili, a sopportare privazioni, a riempire innumerevoli taccuini di appunti su centinaia di osservazioni apparentemente banali. Così come aveva insegnato Lorenz, lo studio sul campo consente di osservare i comportamenti spontanei degli animali, le loro interazioni, il loro linguaggio.



Questa mole impressionante di studi, questi anni di sacrifici hanno portato a modificare sostanzialmente l'idea che abbiamo di noi stessi, 'unici' nell'universo, in realtà molto prossimi ai nostri cugini primati. L'uso di strumenti, il linguaggio, per quanto elementare, la complessità delle relazioni sociali, le guerre, le alleanze, i tradimenti, l'amicizia, la fedeltà, la solidarietà, il rimpianto: non appartengono solo a noi.

In secondo luogo, mi sembra particolarmente efficace la scelta operata dagli autori, Jim Ottaviani per i testi e Maris Wicks per le illustrazioni, di raccontare queste tre biografie parallele attraverso una graphic novel semplice, chiara e coinvolgente, che riesce bene a rendere i mondi straordinari e le vite straordinarie di tre pioniere della scienza. Si raccontano gli esordi, le difficoltà finanziarie, i matrimoni iniziati e qualche volta finiti, le diffidenze incontrate nel mondo della scienza accademica.

Racconta anche le lotte, le vittorie e le sconfitte, la fine tragica di Dian Fossey, che è sepolta accanto al suo amato Digit, un gorilla ucciso dai bracconieri.



Tutte vicende di grandissima attualità, vista l'indefessa propensione alla distruzione che le società umane esprimono; mi piace pensare che sulle orme di queste donne eccezionali si stia muovendo un esercito di ragazzi e ragazze, portatori di una diversa idea di modernità e di umanità.

La lettura è assolutamente scorrevole, adatta a lettrici e lettori amanti della natura, ma non solo, a partire dai nove anni.



Eleonora



Primati. Le amicizie avventurose di Jane Goodall, Dian Fossey e Biruté Galdikas”, J. Ottaviani, e M. Wicks, Il Castoro 2015







Noterella al margine. Per Jane Goodall, Dian Fossey e Biruté Galdikas lo studio si coniugava e si coniuga con l'impegno per la protezione degli habitat e delle popolazioni di primati. Gli autori e l'editore riportano in calce le fondazioni che si occupano di questa missione:The Jane Goodall Institute, The Dian Fossey Fund International,







Nessun commento:

Posta un commento