ADIEU, LES LOUPS!
Lupo &
Lupetto-Un'arancia bellissima,
Nadine Brun-Cosme, Olivier
Tallec (trad. Tommaso Guerrieri)
Clichy 2015
ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 4 anni)
"Fu Lupo a coglierla.
Era ancora più rotonda di quanto
pensasse.
E più dolce. E più bionda.
Mentre stava per morderla, Lupo vide
lo sguardo triste di Lupetto.
Lupo guardò la bella arancia,
sospirò, poi la lanciò verso di lui.
Lupetto sorrise e tese le mani."
Tutto
ruota intorno a una bella arancia rotonda. Entrambi la vorrebbero, ma
Lupo è più grande e arriva per primo a prenderla, ma proprio perché
è più grande si sacrifica e, visto lo sguardo di delusione del
piccolo, lancia l'arancia, forse con un po' troppo entusiasmo, verso
Lupetto. L'arancia, però, sfugge e comincia a rotolare verso valle.
Verso un bosco sconosciuto, ovvero una città piena di palazzi,
macchine e pericoli. Lupetto si lancia all'inseguimento e si inoltra
tra le case in cerca. Lupo aspetta ma Lupetto non torna e così anche
lui si avventura in cerca del suo piccolo amico.
A un
angolo di strada trova l'arancia e poco più in là di Lupetto trova
solo il cappellino...Mille pensieri foschi si accalcano nell'animo
apprensivo di Lupo e comincia per lui una corsa forsennata alla
ricerca del suo piccolo che non si trova. All'improvviso, però, la
tetra città cambia aspetto e tutto si illumina come se il Sole si
fosse avvicinato un bel po'. Ma la meraviglia non finisce qui.
Avvolto in questo bagliore c'è Lupetto. Ora è lui seduto all'ombra
dell'albero a guardare lontano. Collina e albero, però, non sono gli
stessi di sempre. Qui c'è la sabbia, c'è il mare, c'è il vento che
spettina la palma sotto cui Lupetto con gli occhiali da sole, la
tavola da surf e una bibita in mano aspetta.
Tutto
è diverso. E soprattutto è differente il legame che li tiene ancora
insieme.
E'
passato del tempo dalla prima volta che questi due si sono
incontrati. Lupo all'epoca, io lo ricordo, era grande, solitario e
vagamente egoista. Lupetto era, per suo conto, piccolo, in cerca di
compagnia e vagamente invadente. Nonostante tutto hanno fatto coppia:
padre e figlio? Amici per la pelle? Fratello maggiore e fratellino?
Chi può dirlo con certezza? Con il passare del tempo, attraverso i
loro libri, Lupo & Lupetto hanno costruito la loro relazione
fatta principalmente di reciproco affetto, di cura. Ricordo
l'apprensione 'paterna' di Lupo quando Lupetto spariva. O la
trepidazione 'infantile' di Lupetto a vedere Lupo in pericolo. Il
loro reciproco sforzo di accontentare i desideri dell'altro. Ricordo
la loro sensibilità e la loro curiosità rispetto alla natura
circostante. Tutto questo lo si ritrova nell'ultimo titolo della
serie. Affetto, cura reciproca, amicizia sono il collante che li
tiene uniti anche quando si separano.
L'arancia
bellissima è pretesto per ragionare proprio su questo: sulla
separazione temporanea che allontana inevitabilmente i piccoli dai
grandi, nel momento della loro crescita. Siamo arrivati al capolinea. E' un distacco fisiologico,
sano, che alla fine del percorso -quando anche i binari finiscono nel nulla- rivede i protagonisti con i loro
ruoli invertiti. Ora sotto l'albero su questa nuova collina assolata
c'è chi tanto tempo fa si era inerpicato sulla prima in cerca di
compagnia. E ora, sulle sue tracce, c'è chi all'epoca si era
dimostrato un severo maestro di arrampicata sui rami.
Ognuno
deve essere pronto a cambiare di ruolo e a lasciare che i piccoli
diventino grandi e arrivino da soli in cima alla propria collina. E
bisogna saper accettare colline anche molto differenti tra loro. Ma
soprattutto per crescere occorre fare strada assieme, occorre essere
affettuosi e attenti reciprocamente, occorre lasciare andare e poi
seguire a distanza.
E così
il ciclo di Lupo & Lupetto, come anche il percorso di crescita, si concludono
all'unisono.
Da un
lato, a sapere che questo è l'ultimo episodio della loro storia, mi
rattristo, ma dall'altro mi compiaccio pensando che Tallec &
Brun-Cosme sono stati bravi a mantenere salda la barra del timone e a
non cedere alla tentazione di mettere in cantiere un altro titolo di
Lupo & Lupetto, nonostante il successo.
In tal
modo si separano da questi meravigliosi personaggi e dai loro lettori
senza cadute di tono.
Al
contrario, Un'arancia bellissima mi
è sembrato perfettemante all'altezza dei due precedenti, addirittura
una sorta summa di tutto il percorso, riuscendo a mantenerne
inalterato il senso poetico.
E'
l'ultima autentica e necessaria
tappa di un percorso di crescita.
Dobbiamo
lasciarli andare: in bocca al lupo, lupi!
Carla
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