lunedì 7 dicembre 2015

FAMMI UNA DOMANDA!


IL RITORNO DELLO ZERO

Argomento non nuovo e affascinante, quello dello zero, del niente, il non-numero magico che, a seconda della posizione che ha, può dare o togliere valore.
A spiegarne la lunga e complicata storia pensa uno dei più importanti autori nel panorama della divulgazione per ragazzi, Luca Novelli, e ci propone Ciao, sono Zero, nella nuova collana I genietti, dell'editore Valentina.

Luca Novelli è un maestro nel rendere semplici anche gli argomenti più complicati e lo ha più volte dimostrato, per esempio con la collana Lampi di genio di Editoriale Scienza. Anche qui, con l'aiuto delle illustrazioni, di cui è autore, ci spiega come si è passati dal niente, cioè qualcosa che non c'è e per definizione è irrilevante, ad una notazione importantissima che ha permesso di contare con molta maggiore facilità.


A quanto pare, tutto inizia con la numerazione, la necessità, cioè, di quantificare, che so, quanti lupi mi hanno circondato. Le prime civiltà, dai sumeri, agli egizi, ai cinesi, ai maya hanno inventato sistemi di numerazione ben più complessi, ma che ancora non prendevano in considerazione il niente. Diversi popoli, fra cui i romani, hanno utilizzato il primo strumento meccanico di calcolo, l'abaco. Secoli dopo in India, prende piede una nuova notazione dei numeri, comprendente anche lo zero e che è arrivata, attraverso gli arabi, fino a noi, soppiantando la numerazione romana. A portare in Europa il numero zero è proprio quel Fibonacci di cui ci ha parlato Amedeo Feniello in Il Bambino che inventò lo zero, pubblicato da Laterza.
Siamo nel tredicesimo secolo e la lotta fra abachisti e algoritmisti durerà ancora a lungo. Alla fine, con Cartesio, lo zero, generatore del piano cartesiano, entrerà gloriosamente nella matematica occidentale.
Zero, o niente, è l'origine dell'universo prima del Big Bang, zero e uno sono alla base del computo cibernetico, il linguaggio dei computer.
Dunque, dall'essere niente all'essere uno dei capisaldi del nostro pensiero scientifico.
Questo straordinario percorso Luca Novelli ce lo spiega come sempre con leggerezza, precisione e senso dell'umorismo, un mix formidabile per appassionare bambine e ragazzi dagli otto anni in poi.

Eleonora

“Ciao, sono Zero”, L. Novelli, Valentina edizioni 2015

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