IL RITORNO DELLO ZERO
Argomento
non nuovo e affascinante, quello dello zero, del niente, il
non-numero magico che, a seconda della posizione che ha, può dare o
togliere valore.
A
spiegarne la lunga e complicata storia pensa uno dei più importanti
autori nel panorama della divulgazione per ragazzi, Luca Novelli, e
ci propone Ciao, sono Zero, nella nuova collana I genietti,
dell'editore Valentina.
Luca
Novelli è un maestro nel rendere semplici anche gli argomenti più
complicati e lo ha più volte dimostrato, per esempio con la collana
Lampi di genio di Editoriale Scienza. Anche qui, con l'aiuto
delle illustrazioni, di cui è autore, ci spiega come si è passati
dal niente, cioè qualcosa che non c'è e per definizione è
irrilevante, ad una notazione importantissima che ha permesso di
contare con molta maggiore facilità.
A
quanto pare, tutto inizia con la numerazione, la necessità, cioè,
di quantificare, che so, quanti lupi mi hanno circondato. Le prime
civiltà, dai sumeri, agli egizi, ai cinesi, ai maya hanno inventato
sistemi di numerazione ben più complessi, ma che ancora non
prendevano in considerazione il niente. Diversi
popoli, fra cui i romani, hanno utilizzato il primo strumento
meccanico di calcolo, l'abaco. Secoli dopo in India, prende piede una
nuova notazione dei numeri, comprendente anche lo zero e che è
arrivata, attraverso gli arabi, fino a noi, soppiantando la
numerazione romana. A portare in Europa il numero zero è proprio
quel Fibonacci di cui ci ha parlato Amedeo Feniello in Il Bambino che inventò lo zero,
pubblicato da Laterza.
Siamo
nel tredicesimo secolo e la lotta fra abachisti e algoritmisti durerà
ancora a lungo. Alla fine, con Cartesio, lo zero, generatore del
piano cartesiano, entrerà gloriosamente nella matematica
occidentale.
Zero,
o niente, è l'origine dell'universo prima del Big Bang, zero e uno
sono alla base del computo cibernetico, il linguaggio dei computer.
Dunque,
dall'essere niente all'essere uno dei capisaldi del nostro pensiero
scientifico.
Questo
straordinario percorso Luca Novelli ce lo spiega come sempre con
leggerezza, precisione e senso dell'umorismo, un mix formidabile per
appassionare bambine e ragazzi dagli otto anni in poi.
Eleonora
“Ciao,
sono Zero”, L. Novelli, Valentina edizioni 2015
Nessun commento:
Posta un commento