martedì 22 dicembre 2015

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


LA GENEROSITA' NON SI INSEGNA 
 
Il Natale più bello, Klaus Kordon, Jasmin Shäfer, (trad. Anna Becchi)
San Paolo Edizioni 2015


ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 5 anni)

"C'era una volta, tanto tempo fa, un bambino di nome Andreas che viveva in un villaggio molto povero. Soltanto di rado riusciva ad avere la pancia piena e spesso d'inverno gli toccava patire il freddo. E lo stesso valeva per i suoi fratellini, Anna e Paul.
Un giorno, in prossimità del Natale, Andreas decise di esprimere un desiderio, quello di essere più fortunato."

Il vecchio Hinnerk gli suggerisce di scrivere il suo desiderio sulla neve fresca durante la quarta domenica dell'Avvento alle quattro del mattino in punto. Il consiglio ha il tono della magia e al piccolo Andreas le magie fanno paura...
Eppure in quella famosa notte, dopo giorni e settimane di secco, nevica abbondantemente e il piccolo, scivolando nei vestiti, esce a scrivere sulla neve fresca le seguenti parole: PIU' FORTUNA e più in basso firma con il nome ANDREAS.


Arriva la notte di Natale e alla sua porta bussa uno sconosciuto signore che pare abbia tutte le intenzioni di dare ad Andreas un po' della sua fortuna. Un sacchetto per non dover più patire la fame, uno per non patire più il freddo. Sul tavolo però mette anche un terzo sacchetto con l'esplicita condizione che sia utilizzato in un modo soddisfacente per lo sconosciuto. Se così sarà ogni anno lui ritornerà e gli regalerà un sacchetto analogo. Per tutto un anno Andreas ha tempo di pensare come meglio impiegare quel gruzzolo e alla fine la scelta si concentra su un qualcosa che duri nel tempo e quindi sull'acquisto di un fazzolettino di terra da coltivare: patate, rape, bietole e un po' di frumento. 


Allo scadere dell'anno lo sconosciuto torna e considera la scelta di Andreas un passo avanti nelle direzione giusta, ma è ancora poco. Nuove monete e nuova terra, e anche del bestiame. Allo scoccare dell'anno lo sconosciuto, arrivato dal nulla, se ne compiace ma non è ancora abbastanza. Così di anno in anno, i possedimenti della famiglia di Andreas aumentano, ma l'adagio dello sconosciuto non varia. In cerca di consiglio, il piccolo Andreas capisce che la risposta la deve trovare in se stesso. 


E quando una notte gelida vede una bimbetta che è in cerca di qualcosa, ricorda e capisce. Capisce che la fortuna va spartita, altrimenti non sarà mai vera fortuna...

Lontano dalla diffusa e facile retorica che di questi tempi finisce sulle pagine dei libri per bambini a tema natalizio, Il Natale più bello, racconta una grande verità e lo fa al di là della circostanza contingente che ci vorrebbe tutti più bravi e tutti più buoni, almeno per dicembre, ovvero un mese all'anno.
Mettere in condivisione ciò che si ha, separarsi da ciò che si possiede e offrirlo a chi ne ha bisogno è un piacere che va in una direzione opposta e contraria a quello che sembra il comune sentire. In fatto di fortuna, l'essere generosi e inclusivi non è pratica diffusa. Parlarne e scriverne, costruirci sopra un racconto sembra addirittura fuori moda.
Come capita talvolta nella letteratura e nell'illustrazione per ragazzi di matrice tedesca, anche in questo racconto natalizio di Kordon e Shäfer ci si trova di fronte a storie forse un po' troppo didascaliche, ma la cui sostanza, in altre parole il nucleo di senso, è condivisibile, in tutto e per tutto.
Tento di riassumere per sommi capi.
Il bambino è in cerca di fortuna, come esige la più nobile tradizione del romanzo di formazione ottocentesco, e sperimenta, attraverso un lungo processo di elaborazione dei fatti, una via che lo porti ad essere finalmente felice e pacificato con se stesso e con gli altri. E, giustamente, viene lasciato da solo, di fronte alla prova.
La generosità non è qualcosa che si possa insegnare ed è per questo che tutti i saggi della storia si guardano bene dal dare consigli, o suggerire soluzioni e scorciatoie al quel ragazzino in crescita.
Nella vita, l'empatia può essere risolutiva per costruire una buona relazione con l'altro.


Un pezzetto di terra dà agli uomini e alle donne la consapevolezza di esistere e di essere capaci di mettere radici e di non essere, quindi, troppo effimeri...

Carla

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